Anche l’Italia ha la sua isola di plastica

di pask 3.870 views0

Il Mar Mediterraneo ospita una nuova “isola”. Sfortunatamente, questa non è un’isola di spiagge idilliache e uliveti, è una gigantesca macchia di rifiuti di plastica galleggianti accumulati al largo della costa della Corsica, un’isola montuosa del Mediterraneo. I ricercatori hanno notato che una colossale “isola” galleggiante di inquinamento da plastica si è raccolta tra l’isola francese della Corsica e l’isola italiana dell’Elba. Fortunatamente, a differenza del famigerato immondezzaio del Grande Pacifico e delle famigerate “isole di plastica” dell’Atlantico, si spera che quest’isola sia solo una “zona di accumulo temporaneo“, guidata da correnti che sono state peggiorate da condizioni meteorologiche anomale. Sebbene transitoria, la situazione mostra l’entità dell’inquinamento da plastica che colpisce le acque altrimenti blu del Mediterraneo.

La disposizione delle correnti significa che c’è molto regolarmente una concentrazione molto, molto alta in quest’area“, ha detto a France Blue, una radio locale, François Galgani, dell’istituto francese di ricerca marina IFREMER. “Le correnti nel Mediterraneo nord-occidentale sono organizzate in modo tale che l’acqua risale lungo la costa italiana, e quando arriva alla base dell’isola d’Elba, non può passare e si precipiterà nel canale corso ed è per questo che abbiamo densità più elevate. Quando abbiamo condizioni meteorologiche avverse, ad esempio il vento da nord-est in estate, abbiamo arrivi massicci sulla costa corsa“.

In un enorme rapporto dello scorso anno, il World Wildlife Fund (WWF) ha avvertito che il Mediterraneo corre il rischio di diventare “un mare di plastica”, con livelli crescenti di inquinamento da microplastiche che minacciano l’ecosistema. Il loro rapporto ha rilevato che il Mediterraneo ha una concentrazione di oltre 1,25 milioni di frammenti di plastica per chilometro quadrato di mare. Il Mediterraneo detiene solo l’1% delle acque mondiali, eppure il 7% delle microplastiche globali. Ciò è dovuto principalmente al fatto che la costa mediterranea ospita 150 milioni di persone, per non parlare dei milioni di turisti internazionali che ogni estate si riversano sulle sue spiagge. Oltre a ciò, l’Europa è il secondo produttore mondiale di plastica, rivaleggiata solo dalla Cina.

Gli impatti dell’inquinamento da plastica nel Mediterraneo si fanno sentire anche in tutto il mondo e stanno causando gravi danni sia alla natura che alla salute umana“, ha osservato John Tanzer, Oceans Leader del WWF International, parlando del rapporto nel 2018. “Il peggioramento dell’inquinamento da plastica minaccerà la reputazione globale del Mediterraneo per il turismo e i prodotti ittici, minando le comunità locali che dipendono da questi settori per il proprio sostentamento. Il problema della plastica è anche un sintomo del declino generale della salute del Mediterraneo e deve servire da appello per un’azione reale“.

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