Negli ultimi anni, l’impegno delle aziende verso la sostenibilità ambientale è diventato sempre più evidente: l’attenzione per il pianeta e per la sua salvaguardia è infatti un tema che coinvolge sempre più marchi, dai grandi gruppi multinazionali alle piccole realtà locali, pronti a investire su azioni mirate per far sì che il proprio impatto ecologico sia più basso possibile. Da chi ha reso più naturali i cicli produttivi a chi ha riprogettato gli uffici per renderli più efficienti, ecco alcuni esempi di brand che hanno mostrato maggiore attenzione al problema.
Tesla
Azienda americana specializzata nella produzione di veicoli elettrici e di pannelli solari, Tesla si pone come obiettivo centrale della propria mission quello di accelerare la transizione verso l’energia sostenibile, riducendo l’impatto ambientale del settore dei trasporti. Un risultato non facile e con molti punti controversi, che tuttavia sembra migliorare anno dopo anno: grazie ai veicoli elettrici, infatti, Tesla ha ridotto le emissioni di anidride carbonica di milioni di tonnellate e ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della mobilità sostenibile aprendo importanti discussioni a livello globale sull’opportunità di trovare alternative valide ai tradizionali combustibili fossili.
Patagonia
Statunitense è anche Patagonia, azienda specializzata nell’abbigliamento outdoor la cui missione è quella di costruire il miglior prodotto possibile, senza causare danni inutili e utilizzando le risorse della Terra con saggezza. L’azienda mostra da sempre un forte impegno verso la sostenibilità ambientale e ha investito in diverse iniziative per ridurre l’impatto ambientale della sua produzione, per esempio con il lancio della campagna “Don’t Buy This Jacket” per invitare i consumatori a riflettere sulle conseguenze del consumo eccessivo e con l’introduzione di materiali innovativi e sostenibili come il cotone biologico e il poliestere riciclato.
PokerStars
Grande interesse ha destato dentro e fuori il web anche l’operato di PokerStars, brand famoso nel settore dei giochi online come il poker, con i suoi servizi dedicati all’uso dei passatempi da casino via web. Il noto marchio è infatti già da diverso tempo in prima linea in occasione dell’annuale Giornata Mondiale della Terra, alla quale partecipa fissando internamente obiettivi di natura ecologica da raggiungere, come nel caso della riduzione dell’uso della plastica ottenuta sostituendo il packaging monouso del ristorante interno con materiali biodegradabili o con l’efficientamento energetico degli uffici attraverso l’isolamento termico degli edifici, l’installazione di una cisterna per la raccolta e la purificazione dell’acqua piovana e il montaggio di stazioni di ricarica per veicoli elettrici nei parcheggi delle sedi.
IKEA
Anche il colosso svedese dell’arredamento IKEA lavora da anni con impegno per ridurre l’impatto ambientale della sua produzione, utilizzando materiali sostenibili come il legno proveniente da foreste certificate FSC e promuovendo il riciclo dei propri prodotti. IKEA ha lanciato anche iniziative per la promozione dell’energia rinnovabile, come l’installazione di pannelli solari sui suoi negozi e la collaborazione con fornitori che condividono la sua visione di sostenibilità.
Coca-Cola
L’impegno in termini ambientali vede protagonista anche Coca-Cola, uno dei marchi più famosi al mondo nel settore delle bevande. L’azienda si è infatti mossa da tempo con l’obiettivo di ridurre l’impatto della sua produzione, utilizzando materiali riciclabili per le sue bottiglie e promuovendo la raccolta differenziata dei rifiuti. Coca-Cola ha inoltre investito sulla comunicazione verso il proprio vasto pubblico di consumatori, lanciando una campagna per sensibilizzare questi ultimi sull’importanza del riciclo e della riduzione dei rifiuti.
Ecover
Interessante anche l’approccio di Ecover, un’azienda belga che produce detergenti e prodotti per la pulizia della casa. La filosofia del marchio è quella di produrre prodotti efficaci e rispettosi dell’ambiente, utilizzando ingredienti naturali e biodegradabili, e di ridurre l’impatto ambientale dal punto di vista del packaging, spingendo per l’uso di imballaggi riciclabili e promuovendo la raccolta differenziata dei rifiuti. Considerando l’elevato consumo di detergenti chimici e l’ingente quantità di rifiuti prodotti da questo settore, si tratta di un comportamento estremamente positivo e rivoluzionario, che oggi per fortuna sta attecchendo anche all’interno delle maggiori realtà che lavorano questo tipo di sostanze.
Unilever
Non si può non chiudere con Unilever, una delle più grandi multinazionali nel settore dei beni di consumo, che comprende alcuni dei brand più famosi nel campo dei prodotti alimentari, dei detergenti e della cosmetica. L’azienda si è infatti impegnata in questi anni per mettere in atto un piano finalizzato a raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2039, oltre ad aver adottato diverse iniziative per ridurre sin da subito l’impatto ambientale della sua produzione, per esempio con la riduzione dell’imballaggio plastico, l’utilizzo di energie rinnovabili e l’adozione di pratiche agricole sostenibili per le materie prime.