Viaggio in una Cina sempre più tech ma anche green

di La Redazione 774 views0

Quasi un anno fa, parlavamo dell’avanzata green della Cina, dei suoi programmi di afforestazione sull’Altopiano dell’Himalaya e della scoperta di tutto questo attraverso un viaggio organizzato dall’Agenzia di comunicazione I SAY per tre social influencer italiani. Ebbene, un’altra squadra è in partenza oggi per una settimana – con un programma fitto di appuntamenti tra Pechino e Shanghai. Parole-chiave: sviluppo sostenibile. Dalla mobilità a terra e nell’aria e le infrastrutture fluviali e portuali all’architettura urbana e il high-tech. Senza dimenticare il connubio tra modernità e tradizione, dalle vecchie case agli antichi templi e ai giardini classici, che queste enormi città hanno saputo preservare.

Si comincerà a Pechino, con una visita alla sede della Xiaomi. La nuova protagonista nel mondo delle auto per via della berlina Xiaomi SU7, considerata la nuova sfida alla Tesla e che si annuncia davvero innovativa in termini sia di performance, sia di sostenibilità. Capace di accelerare da 0 a 200 km/h in meno di 11 secondi ed equipaggiata di controlli, carica-batterie e compressori in carburo di silicio – di maggiore efficienza energetica e quindi di grande aiuto per l’agognata neutralità climatica.

Da Pechino, i nostri social influencer andranno a Tsinghua per conoscere il suo Parco tecnologico – il principale scientifico-universitario della Cina. Che si estende su 25 ettari, dei quali 690mila metri quadri di edifici dedicati ai laboratori di ricerca nelle tecnologie applicate, alla formazione, alla cooperazione internazionale e alle startup dell’high tech. Il tutto in chiave green, dalla ricerca all’educazione e al campus, tant’è che l’Università di Tsinghua è considerata un modello per tutte le altre accademie simili del Paese del Dragone. 

Seguirà Tianjin – o, meglio, la fabbrica di assemblaggio degli Airbus che stanno cambiando il volto dell’industria aeronautica cinese. Non solo in termini di quantità o di potenza, vista la costruzione della seconda linea, ma soprattutto in termini di sostenibilità. A cominciare dal carburante. Infatti, a settembre 2023, il marchio-madre ha chiuso un accordo con l’americana DG Fuels per la fornitura del suo prodotto (Sustainable Aviation FuelSAF) ottenuto da scarti cellulosici e fonti rinnovabili. Un accordo che a fine 2023 interessava soli cinque stabilimenti, dei quali due in Francia, due in Germania e un quinto, appunto, a Tianjin.

Infine, Shanghai. Che riesce a ospitare sia la Città vecchia, due templi antichi e un incredibile giardino tradizionale di 2 ettari, sia il porto fluviale e d’alto mare più grande e importante in assoluto, 5 chilometri di lungofiume libero dal traffico e due delle torri più alte al mondo, avveniristiche e super-tecnologiche ma anche verdi e sostenibili – dalla costruzione al funzionamento. In programma dunque, il Tempio Jing’an, il Tempio del Dio della Città, il Giardino Yuyuan, il porto di Shanghai, il Huhui Riverside, la Oriental Pearl TV Tower e la Shanghai Tower. Tra le diverse tappe, la visita di alcune cosiddette “aree” nelle quali le case in architettura tradizionale ospitano gallerie d’arte, studi fotografici, botteghe artigiane, negozi e luoghi dedicati alla gastronomia.

Sette giorni intensi ma anche slow, pensati non di consumo bensì di conoscenza ed esperienza. Protagonisti, come dicevamo, quattro beniamini dei social – Beatrice Asia Barutta, Federico Fontana, Luca Lattanzio e Cristina Musacchio – seguiti da quasi 5 milioni di follower tra Instagram, YouTube e TikTok. Assieme a loro, come guida e accompagnatore, Alex Zarfati – socio fondatore dell’Agenzia di comunicazione I SAY che ha organizzato il viaggio e appassionato divulgatore della Cultura orientale.

Un “Buon viaggio” dunque: aspettiamo notizie e immagini da una Cina fortemente innovativa e sempre più sostenibile.

 

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