Disastri petroliferi, per la BP sanzione da 4,5 miliardi di dollari

di Redazione 297 views0

 Alla fine la British Petroleum arriva a un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, per il disastro petrolifero della Deepwater Horizon dovrà pagare una sanzione da 4,5 miliardi di dollari, la più alta di sempre negli Stati Uniti.

Il terribile disastro petrolifero della Deepwater Horizon verificatosi nel Golfo del Messico nel 2010, costerà alla BP, la British Petroleum, la cifra di 4,5 miliardi di dollari, sanzione senza pari nella storia degli Stati Uniti. Una multa colossale che non eliminerà magicamente i gravissimi danni ambientali causati dalla compagnia petrolifera, ma quanto meno stabilisce un utile precedente. Utile in quanto può agire da deterrente nei confronti delle trivellazioni selvagge, della superficialità nella pratica di estrazioni che potenzialmente, non bisogna mai dimenticarlo, possono sempre significare enormi danni all’ecosistema.

Il presidente della British Petroleum, Carl-Henric Svanberg, ha dichiarato:

Riteniamo che l’accordo odierno sia nel miglior interesse di Bp e dei suoi azionisti. Rimuove due significativi rischi legali e ci consente di difenderci vigorosamente contro le restanti accuse civili.

La BP si dichiara, in sede di difesa, colpevole di 11 dei reati a essa imputati, che riguardano anche la tragica morte di 11 persone durante l’incidente della piattaforma Deepwater Horizon, che riversò petrolio per quasi tre mesi nel Golfo del Messico. Alla sanzione di 4,5 miliardi di dollari si vanno ad aggiungere tutti i risarcimenti già pagati dalla BP e quelli che ancora dovrà pagare ad altri privati o ad altri enti. E tuttavia, se qualcuno si fosse aspettato grandi scuse dalla BP, è rimasto (prevedibilmente deluso). Lo dimostra la nota, tanto breve da apparire quasi beffarda, dell’amministratore delegato Bob Dudley:

L’accordo mostra che abbiamo accettato la responsabilità delle nostre azioni. Siamo spiacenti del nostro ruolo nell’incidente.

Perché comunque, tra l’altro, la British Petroleum continua a incolpare della sciagura principalmente la società Transocean, proprietaria della Deepwater Horizon, dalla quale la BP tenterà ancora con tutte le sue forze di ottenere un colossale risarcimento. In tutta questa bagarre, resta fermo un punto positivo: la BP non avrà imparato la lezione ma dovrà pagare la sanzione più alta della storia USA, ed è già qualcosa.

Photo Credits | California DFG su Flickr

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>