Sistri: le falle del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti

di Redazione 285 views60

Il Sistri è “poco efficace e troppo oneroso. Non a caso il settore è in allarme e non certo per timore di lasciar venire alla luce irregolarità, quanto per gli alti costi che esso comporta, senza il vantaggio di avere realmente arginato il fenomeno delle ecomafie“. Claudio Rispoli, chimico ed esperto di gestione rifiuti, opera da 23 anni nel settore (in particolare in quello dei rifiuti pericolosi) ed è a diretto contatto con gli operatori i quali, racconta all’ADNKRONOS, sono “molto preoccupati” per una serie di aspetti relativi al nuovo sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Le criticità sono molte e la prima “appare persino banale, ma è cruciale: al di là delle valutazioni di merito sul disegno complessivo, resta il fatto che chi vuole continuare a smaltire illegalmente i rifiuti potrà continuare a farlo perché ovviamente non si iscriverà al Sistri. Ecco, quindi, perché tale sistema è di fatto un’arma spuntata contro le ecomafie“.

TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI?
Non solo. “Per le aziende che gestiscono rifiuti i costi saliranno e questo in un momento di crisi economica come quello attuale non è certo un fattore irrilevante. Tali incrementi di costi potrebbero, in alcuni casi, essere causa di diminuzione di organici o, per i trasportatori, di vendita di veicoli. Lungo la catena gli oneri ci sono per tutti: produttori, trasportatori e destinatari finali. Quanto ai primi – osserva Rispoli – esistono migliaia di piccole aziende che producono rifiuti e che non hanno né la capacità informatica, né le disponibilità tecnologiche per mettere in atto il nuovo sisitema (che richiede iscrizione e dotazione di chiavetta token Usb con i relativi costi). Senza contare che ci sono zone dove non c’e’ neppure la necessaria copertura Adsl“. Per i trasportatori, fa notare, “i costi sono anche piu’ alti visto che sono tenuti a dotarsi di sistemi satellitari per consentire il controllo dell’automezzo durante il percorso“.

IL SISTRI
Ci sono poi degli aspetti normativi ancora non definiti“, rimarca l’esperto. Il Sistri, per fare un esempio, sostituisce gli attuali documenti di gestione rifiuti (registri, Mud, formulari) ma il decreto ministeriale che lo istituisce nulla dice a proposito delle sanzioni attualmente vigenti per la omessa o incompleta compilazione di questi documenti. Apparentemente, quindi, restano comunque in piedi, allo stato attuale delle norme, le sanzioni previste dal decreto legislativo 152 del 2006, il cosidetto Testo Unico Ambientale. Previsioni sanzionatorie in virtu’ delle quali gli operatori per il momento devono continuare a produrre registri, Mud, formulari, oltre che quanto previsto dal Sistri.

I RIFIUTI PERICOLOSI
Il Sistri – fa notare Rispoli – è nato sulla scia del sistema di controllo adottato in Campania durante l’emergenza, il cosiddetto Sitra, che ha mostrato evidenti lacune e problematiche di funzionamento“. C’è poi da dire, prosegue, che “il nuovo sistema non fa chiarezza anche su altre questioni: il 50% dei rifiuti italiani, soprattutto quelli pericolosi, è destinato ad impianti di smaltimento finale all’estero (Francia, Germania, Austria). Come verrà gestito dal Sistri il tratto italiano percorso dai trasportatori stranieri?“.
C’è dell’altro. “Aprendo il sito del Sistri – dice – si legge che, in caso di gravi difficoltà applicative del sistema, un pronto intervento è garantito entro 72 ore, ma e’ un tempo infinito per chi è sul campo e sta caricando o scaricando rifiuti“. L’assitenza, insomma, “deve essere garantita in tempo reale”.

TEORIA E PRATICA
Insomma, rileva Rispoli, “nessuno si oppone all’adozione dei sistemi informatici e di implementazione di controllo, ma è la modalità del Sistri che non funziona. Si potevano e si potrebbero sviluppare sistemi meno vessatori e più efficaci. Questo decreto ministeriale – conclude – si basa su un concetto di tracciabilità dei rifiuti parziale e superficiale essendo la realtà molto più complessa. Il Sistri, infatti, non è in grado di colmare lacune preesistenti che spesso invalidano la tracciabilità. Mi riferisco in particolare al sistema delle autorizzazioni con cui operano gli impianti di smaltimento o di recupero. Un sistema fortemente disomogeneo sul territorio a volte anche fra province adiacenti. Tale disomogeneità crea notevoli difficoltà non solo agli operatori ma anche agli enti di controllo. Se, infatti, i quadri prescrittivi su cui si basano le autorizzazioni cambiano così fortemente sul territorio, i rifiuti con piu’ facilita’ si ‘perdono’“. In altre parole “il Sistri riesce a tracciare i viaggi compiuti dai rifiuti, ma non sana storiche inefficienze relative a quel che succede dentro gli impianti autorizzati sia di smatimento che di recupero. Inefficienze che inficiano alla radice la tracciabilità, nonostante il Sistri“.

Commenti (60)

  1. E’ VERO CHE IL POPOLO ITALIANO E’ UN POPOLO DI PECORE, MA NON VI SEMBRA DI ESAGERARE, SIETE DEI LADRI AUTORIZZATI.FATE VERAMENTE PENA,SPERO CHE CON OGGI ABBANDONATE TUTTO, ANCHE PERCHE’ L’IDEA E’ SOLA ITALIANA NON EUROPEA PER CUI NO CI RIUSCIRETE MAI.INVECE DI INCREMENTARE IL LAVORO INCENTIVARLO,PENSATE SOLO A COLPIRE LE AZIENDE E A RIEMPIRE LE VOSTRE TASCHE.CHE FIGURA AI FATTO MINISTRO.
    ARRITIRATI

  2. in data odierna ho provato ad eccedere al sistema sistri per partecipare al CLICK DAY, ma il sistema non mi permette di farlo perchè si blocca

  3. oGGI HO PROVATO AD EFFETTUARE OPERAZIONI DI CARICO E/O SCARICO, E COME AL SOLITO DA CIRCA 6 MESI, NON SONO RIUSCITA A COMPLETARE L’OPERAZIONE.
    LA MIA E’ UN’ AIENDA CON 3 UNITA’ LOCALI E MAI NESSUN TOKEN HA FUNZIONATO!!!!!!!!!

  4. in data odierna ho provato ad eccedere al sistema sistri per partecipare al CLICK DAY, ma il sistema non mi permette di farlo perchè si blocca
    SELEZIONE AUTO

  5. Ho provato ad accedere al sistri, ma non è funzionante.

  6. Nel giorno del Click-Day non siamo riusciti ad effettuare il collegamento con il Sistri e quindi effettuare la simulazione del carico dei rifiuti.

  7. HO PROVATO A FAR PARTIRE IL SISTEMA,MA SISTEMATICAMENTE,COME DA PROVE PRECEDENTI,NON FUNZIONA(MI NEGA L’ACCESSO).

  8. oggi 18/05/2011 sto tentando invano di accedere al sistri nel 2° click day ma come nel primo non ci fa entrare ed ho pure pagato il contributo la cosa mi sa di truffa / avevano ragione le IENE

  9. IN DATA 18/05/2011 ORE 12.10 ABBIAMO TENTATO INVANO DO PO I VARI AGGIORNAMENTI ED ISTALLAZIONI MA IL SISTEMA CI NEGA L’ACCESSO NONOSTANTE OGGI SIA IL CLICK DAY.

  10. Follow up al click days:

    Alle ore 10,10 del 20.05.2011 (giorno qualsiasi), ho tentato innumerevoli volte l’accesso al sistema, onde fare almeno qualche prova in più, in vista dell’inferno del 1° giugno: ecco il risultato:
    • 10,10 apertura del sistema.
    • 10,17 per quattro volte non riconosce ora la password (scritta in maiuscolo)
    ora il PIN
    • 10,21 finalmente riconosce PIN e Password – Risultato: ACCESSO NON
    AUTORIZZATO
    • 10,23 ripeto tutta la procedura, (molto adagio, perché la cineseria sembra essere
    molto precaria nella sua inaffidabilità)
    • 10,28 riconosce PIN e Password – Risultato: ACCESSO NON AUTORIZZATO
    • Decido di cedere le armi per non rovinarmi i nervi più del necessario, visto che in azienda c’è ben altro da fare che giocherellare con un aggeggio (cineseria, per l’esattezza) che NON FUNZIONERA’ MAI, specialmente con il sovraccarico di rete, esattamente come durante il recente Click Day. Quindi, nelle rush hours delle utenze, il sistema si blocca sistematicamente, perché nessuno ha considerato gli intasamenti per sovraccarichi di rete.
    • Poiché siamo alla vigilia del macello che è stato appioppato come l’Ottavo Castigo di Dio su migliaia di piccole aziende, sicuramente nello stesso tempo in cui io cercavo di aprire il sistema, moltissimi altri utenti avranno avuto la stessa idea. Totale: si è verificato lo stesso intasamento avvenuto durante il Click Day scorso, tal per cui in moltissimi non fummo neppure in grado di eseguire alcuna registrazione, perchè il sistema informava che: “Si è verificato un errore – Il sistema non è disponibile” oppure “Ritorna alla pagina principale” .Per quello che mi riguarda, mi costò 18 minuti di tempo sprecato.
    • MAGARI DURANTE LA NOTTE FUNZIONA, ma deve essere accompagnato da un
    buon Notturno di Chopin o di Mozart.

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