Ecoincentivi e mercato dell’auto: meno Co2 e più coscienza verde

di Redazione 32 views0

I grandi mercati europei tirano le somme di un 2009 caratterizzato ovunque dagli incentivi alla rottamazione di vetture vecchie, più inquinanti e meno sicure dei nuovi prodotti oggi presenti sul mercato. Germania e Francia hanno chiuso con ampi attivi (rispettivamente +23,2% e 10,7%), l’Italia ha tenuto, ripetendo praticamente i risultati del 2008, mentre Regno Unito (-6,4%) e Spagna (-17,9%) hanno contenuto la flessione grazie a misure tardivamente varate. E l’apporto di questi mercati consente all’Europa dell’automobile di chiudere il mese di dicembre -secondo quanto comunicato dall’Acea- con 1.074.438 immatricolazioni (+16%) e l’intero anno con 14.481.545 unita’ (-1,6%)”. E’ il commento dell’Unrae, l’Associazione delle case estere in Italia, ai dati sulle immatricolazioni in Europa.

GLI ECOINCENTIVI
In Italia sono state immatricolate 2.158.010 vetture, con una flessione ridotta al solo -0,2%. Il risultato e’ dovuto alle importanti misure di sostegno, che hanno consentito la rottamazione e il successivo acquisto incentivato di oltre 900.000 vecchie vetture con oltre 10 anni di anzianità, con un netto miglioramento dei valori ponderati di CO2, scesi di oltre 8 punti a 136,6 g/km, rispetto ai 144,8 del 2008, mentre nel solo mese di dicembre il valore medio e’ stato di 133,5 g/km”, continua l’Unrae.

MENO EMISSIONI DI Co2
L’effetto benefico degli ecoincentivi – ha commentato Loris Casadei, presidente dell’Unrae- trova conferma nel notevole svecchiamento del parco circolante che ha portato ad un abbassamento delle emissioni di CO2 e che nello stesso tempo ha consentito al settore dell’automotive di difendere meglio le sue strutture e i suoi dipendenti dalle conseguenze piu’ pesanti della crisi economica”.
Il presidente Casadei ha anche accennato ad un problema di non secondaria importanza che affligge il settore: ”Molti dei nostri Associati e le loro Reti di vendita, già in difficoltà per le restrizioni creditizie da parte delle banche, sono ancora in forte credito nei confronti dello Stato per le anticipazioni degli incentivi erogate ai clienti”. Secondo i calcoli degli analisti Unrae, il settore deve ancora recuperare circa 900 milioni di euro.

L’UTILITA’ DEGLI ECOINCENTIVI
Quanto alla reiterazione degli incentivi, Casadei ritiene che si debba agire in fretta e con misure analoghe a quelle del 2009: ”E‘ importante che la domanda resti sostenuta, cosa che oggi è merito esclusivo di quelle Case che hanno varato iniziative analoghe a quelle adottate lo scorso anno dal Governo, ma avrebbe poco senso ridurre i contributi per la rottamazione e i bonus per le motorizzazioni alternative: quanto accaduto nel 2008 deve far riflettere”.
Inoltre – conclude Casadei – nel perseguire l’obiettivo ecologico, la formulazione degli incentivi non deve alterare le leve di concorrenza oggi in essere”.

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