Gli scienziati cinesi hanno sviluppato una nuova tecnologia per il riprocessamento del carburante nucleare, capace di risolvere potenzialmente il problema di approvvigionamento cinese dell’uranio. Lo riporta la televisione cinese CCTV. La tecnologia e’ stata sviluppata nei laboratori della China National Nuclear Corp nel deserto del Gobi e permette il riuso del carburante gia’ irradiato.
Secondo quanto riferisce il China Daily che riprende la notizia televisiva sul suo sito web, con la nuova tecnologia, il riuso delle risorse di uranio cinesi gia’ stoccate potranno essere riusate per altri 3000 anni.
riciclo materiali pericolosi
Ecoguida ai prodotti elettronici di Greenpeace: bene Philips, Nokia e Sony Ericsson
Bene Philips, HP, Nokia e Sony Ericsson nella sedicesima edizione dell’Eco-guida ai prodotti elettronici pubblicata da Greenpeace. L’associazione premia Philips per l’iniziativa Econova TV, il primo televisore senza PVC e ritardanti di fiamma a base di bromo messo in commercio dall’azienda. In linea con l’impegno di eliminare le sostanze pericolose entro l’anno, Philips raggiunge la vetta dei leader nella produzione di TV.
“Negli anni è cresciuto il divario fra le aziende impegnate con profitto nell’innovazione verde e chi continua a fare solo promesse – commenta Vittoria Polidori, responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace – Philips ha superato i problemi tecnici riscontrati nella rimozione di PVC e ritardanti di fiamma dai suoi articoli. Ora gli altri produttori di TV non hanno più scuse“.
Sistri: la Prestigiacomo chiede la rimozione del segreto di stato
Sul Sistri, il nuovo sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti, il ministro dell’Ambiente ha chiesto alla presidenza del Consiglio “di rimuovere il segreto di stato per rendere trasparente tutto il processo“. Lo ha annunciato Stefania Prestigiacomo intervenendo al question time alla Camera, rispondendo al parlamentare piacentino Tommaso Foti.
L’interrogazione di Foti
Il tema dell’interrogazione di Foti (insieme con il collega Baldelli) era legato alla “gestione dei rifiuti che ha assunto una rilevanza sempre maggiore, che riguarda non solo la tutela dell’ambiente, ma anche la difesa della legalità” e per il quale Foti ha chiesto chiarimenti al ministero.
Riciclo materiali pericolosi: un nuovo futuro per gli oli lubrificanti
Nel primo semestre 2010, più del 25% delle basi lubrificanti consumate in Italia, provenivano dalle aziende della rigenerazione. Su circa 225mila tonnellate di oli lubrificanti, oltre un quarto provengono infatti dalle aziende che trasformano un rifiuto pericoloso come l’olio usato in un lubrificante ecosostenibile e di qualità. E’ quanto emerge dal rapporto Consorzio Obbligatori Oli Usati.
Sistri: pubblicati gli aggiornamenti per la tracciabilità dei rifiuti
Abbiamo già parlato del Sistri, un sistema integrato per il controllo e la tracciabilità dei rifiuti per prevenire e reprimere le frequenti illecità che si configurano nella gestione dei rifiuti, che ha avuto origine dalla entrata in vigore dell’art. 1, comma 1116, della legge 27 dicembre 2006, n.296 (legge Finanziaria 2007). Il dm 17 dicembre 2009 ha riunito in un provvedimento legislativo i precedenti legislativi in materia, al fine di permettere l’informatizzazione della tracciabilità dei rifiuti speciali (sia pericolosi che non pericolosi) ed anche dei rifiuti urbani per la Regione Campania (infatti, per la sola Regione Campania, al sistema Sistri saranno iscritti anche i Comuni che effettuano la raccolta dei rifiuti urbani).
Sistri: le falle del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti
Il Sistri è “poco efficace e troppo oneroso. Non a caso il settore è in allarme e non certo per timore di lasciar venire alla luce irregolarità, quanto per gli alti costi che esso comporta, senza il vantaggio di avere realmente arginato il fenomeno delle ecomafie“. Claudio Rispoli, chimico ed esperto di gestione rifiuti, opera da 23 anni nel settore (in particolare in quello dei rifiuti pericolosi) ed è a diretto contatto con gli operatori i quali, racconta all’ADNKRONOS, sono “molto preoccupati” per una serie di aspetti relativi al nuovo sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Le criticità sono molte e la prima “appare persino banale, ma è cruciale: al di là delle valutazioni di merito sul disegno complessivo, resta il fatto che chi vuole continuare a smaltire illegalmente i rifiuti potrà continuare a farlo perché ovviamente non si iscriverà al Sistri. Ecco, quindi, perché tale sistema è di fatto un’arma spuntata contro le ecomafie“.
Classifica elettronica verde di Greenpeace: Apple, Sony e Nokia sempre più eco
Apple, Sony Ericsson e Nokia fanno passi avanti nella classifica ‘Elettronica Verde’ di Greenpeace con buoni progressi nell’eliminazione di sostanze tossiche dai prodotti elettronici. Segue HP che di recente ha immesso sul mercato prodotti completamente liberi da PVC e ritardanti di fiamma bromurati (BFRs). Al contrario, Samsung, Dell, Lenovo e LGE, spiega Greenpeace, sono state penalizzate per non aver rispettato gli impegni all’eliminazione di sostanze tossiche dai loro prodotti. Queste compagnie avevano preso l’impegno di eliminare queste sostanze entro il 2009, ma hanno poi spostato la scadenza al 2011 o ancora più in là. “Servono meno chiacchiere e più fatti per una reale rimozione dei veleni dai prodotti elettronici – spiega Alessandro Giannì, Direttore delle Campagne di Greenpeace – Apple, Sony Ericsson, Nokia e la stessa HP dimostrano che è possibile agire da subito. Si è mossa pure Cisco, che non è nemmeno inclusa nella nostra classifica: per gli altri, non ci sono scuse!“.
Riciclo rifiuti: olio usato, che farne?
Molto spesso inquiniamo senza rendercene conto: quante volte abbiamo scaricato l’olio avanzato dalla frittura in un lavandino o abbiamo deciso di cambiare l’olio al nostro motore, spargendo quello usato sul
Guida al riciclo: cosa portare alla piattaforma ecologica
Ci sono materiali che – soprattutto nel periodo delle feste natalizie – non possono essere riciclati con la raccolta differenziata casalinga. Alcuni rifiutim infatti, vanno portati alla piattaforma ecologica locale oppure negli appositi centri di raccolta, in modo che i rifiuti vadano opportunamente smaltiti. Ecco allora una piccola e rapida guida che vi sarà utile in caso di dubbi.
RIFIUTI PERICOLOSI
I rifiuti pericolosi sono i seguenti:
* medicinali
* pile e betaterie
* barattoli e bottiglie (con residui ad esempio di vernici, solventi e detergenti) con i simboli di contrassegno di prodotti pericolosi (come nell’immagine qui sotto).
I rifiuti pericolosi vanno smaltiti negli appositi contenitori. I medicinali presso le farmacie; le pile presso i rivenditori; gli altri rifiuti pericolosi presso le piattaforme ecologiche.