Nasce Pimby, l’ associazione che premia la cultura sostenibile del fare

di Redazione 114 views0

 Avete mai sentito la parola “Nimby”? Letteralmente significa Not in My Backyard, ovvero “non nel mio cortile” ed indica la mentalità per la quale puoi fare qualunque cosa, ma non nel mio cortile, per l’ appunto… lontano da casa mia. Per contrastare questo atteggiamento associazione Pimby, Please In My BackYard, nata nel 2007, premia gli Amministratori locali che diffondono una cultura sostenibile del fare. L’ obiettivo, si legge in una nota, è valorizzare l’ esperienza di quelle Amministrazioni pubbliche che hanno scelto di realizzare opere sul proprio territorio, coniugando il rispetto delle regole con il consenso dei cittadini.

COSA FA PIMBY
Pimby vuole contribuire a portare alla luce esperienze virtuose nel campo della corretta informazione, della comunicazione ambientale e del coinvolgimento dei portatori di interesse di un territorio. Iniziative che hanno prodotto un dibattito serio e privo di pregiudizi sulle modalità con cui realizzare le infrastrutture necessarie per lo sviluppo economico e sociale del Paese.
Pimby ha inoltre selezionato cinque Amministrazioni che hanno partecipato all’ edizione 2009 del Premio Pimby, per le seguenti categorie di infrastrutture: energia, rifiuti, mobilità, trasformazioni sul territorio.

I PREMIATI DA PIMBY
La Provincia di Rovigo è stata premiata per il rigassificatore inaugurato lo scorso ottobre. Il Comune di Caorso per la gestione e lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi della centrale nucleare e il Comune di San Vittore del Lazio per l’ ampliamento del termovalorizzatore. Al Comune di Genova è stato assegnato il riconoscimento per l’ approvazione del progetto del tratto autostradale della Gronda di Ponente. Il progetto è frutto del primo dibattito pubblico alla francese svoltosi in Italia che ha riguardato un’ opera infrastrutturale di tali importanza e dimensioni. Infine, è stato premiato il Commissario Delegato per l’ emergenza socio economico ambientale della viabilità di Mestre per il Passante di Mestre.

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