Molte volte, quando si pensa a come riciclare l’albero di Natale, la prima soluzione che ci viene da pensare è quella del rimboschimento ovvero piantare il nostro abete nel bosco per infoltire un po’ il verde in un momento storico in cui purtroppo sono tante le situazioni al limite dove gli spazi verdi sono sempre meno. Ma non sempre il rimboschimento è una buona idea. O meglio: in alcuni casi non è sicuramente la strada migliore da seguire. Per quale motivo?
3 buoni propositi per un 2016 meno inquinato
Partiamo con i buoni propositi per il 2016, visto che il nuovo anno è appena cominciato: come sperare in un 2016 meno inquinato? Un grande aiuto, in questo senso, può darlo ciascuno di noi comportandosi in modo corretto, sempre nel totale rispetto dell’ambiente. Il futuro del mondo insomma è nelle nostre mani e dovremmo tutti cercare di fare del nostro meglio per proteggerlo. E allora ecco 3 buoni propositi per un 2016 meno inquinato.
Gli italiani vorrebbero vivere in un mondo più green
Gli italiani vorrebbero vivere in un mondo più green solo che non sanno come fare: è quanto ha scoperto la start up EcoSost in occasione di Cop21, la conferenza mondiale sul clima in corso a Parigi. La ricerca ha messo in evidenza una certa voglia, da parte degli italiani, di vivere in un modo più eco-sostenibile nella misura del 98%: 4 italiani su 10 non sanno perà come fare ed ecco che si notano grandi disparità da regione a regione con Milano che primeggia e Roma che, invece, si piazza in classifica lontanissima dai primi posti.
Gli ulivi del Salento protagonisti del film Mare d’Argento
Gli Ulivi del Salento sono al centro di Mare d’Argento, cortometraggio che vede nel cast Alessio Vassallo, Nando Popu dei Sud Sound System, Chiara Torelli e il giovanissimo Danilo Palmisano. Una pellicola la cui prima nazionale andrà in onda venerdì 18 dicembre a Fasano (Brindisi) e che punta a salvaguardare la salute dell’albero simbolo del Mediterraneo il cui futuro è decisamente in bilico.
Il Buthan rinuncia al progresso e dona le sue foreste al mondo
I cambiamenti climatici sono argomento all’ordine del giorno ed è di questo che si sta discutendo a Parigi, nella Conferenza che ha chiamato a raccolta tutte le maggiori forze mondiali, unite per decretare le basi di quella che dovrà essere la guerra all’inquinamento che sta mettendo in ginocchio il mondo e disegnando scenari poco felici per il futuro. E dal Bhutan, piccolo paese sperduto tra il Tibet e l’India, arriva un esempio straordinariamente bello.
Cambiamenti climatici, solo il 10% prodotti dai paesi poveri
Si parla tanto di pericolo legato ai cambiamenti climatici ed ecco che a mettere benzina sul fuoco è il nuovo rapporto di Oxfam, Disuguaglianza climatica, che rende pubblici nuovi dati legati alle emissioni di gas nocivi da parte dei paesi poveri e di quelli invece molto avanzati. E i dati evidenziano un aspetto: solo il 10% dei cambiamenti climatici sono provocati dai paesi cosiddetti poveri, che sono anche però i primi a risentire degli effetti negativi di tale fenomeno.
Raccolta rifiuti legno, cresce in Italia grazie al progetto Rilegno
Rilegno è il Consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno in Italia ed importante è il suo raggio di azione sul territorio nazionale. Garantisce infatti il riciclo e il recupero dei rifiuti in nome del rispetto dell’ambiente e di una corretta gestione dei rifiuti in Italia.
Glifosato, pesticida cancerogeno o no?
E’ accesissimo il dibattito sul glifosato, uno dei pesticidi più utilizzati che da tempo è stato considerato cancerogeno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Ma tutto viene rimesso in gioco da un rapporto pubblicato dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) che sembra poter aprire nuovamente la strada al rinnovo dell’autorizzazione comunitaria di questo erbicida.
Energia dalla buccia degli agrumi: l’esempio della Sicilia
Utilizzare la buccia degli agrumi per fornire preziosa energia: è questa la teoria sulla quale si base il progetto pilota messo a punto dalla Università di Catania e il Distretto Agrumi di Sicilia. La buccia di arance e limoni insomma può trasformarsi in biomassa da cui ricavare elettricità e così il vantaggio è doppio: si rispetta l’ambiente circostante e si risparmia un bel po’, riducendo anche di gran lunga gli sprechi (visto che la buccia della frutta è generalmente destinata al cesto della spazzatura).