Educazione ambientale: dall’Ispra arriva Vaddi, un gioco per capire i cambiamenti climatici

di Redazione 470 views0

 Giocare per gestire le difficoltà legate ai cambiamenti climatici. E’ la proposta che l’Ispra offre ai giovani attraverso Va.d.di. (acronimo di ‘Vallo a dire ai dinosauri’), gioco-simulazione che insegna ad affrontare una tematica così delicata in prima persona, per rafforzare la coscienza civica ed indurre a riflettere sui problemi e le loro possibili soluzioni, utilizzando un modello simulato della realtà che viene messo in funzione (sulla base di regole) attraverso le decisioni dei giocatori.

Va.d.di.
Il ‘gioco’ è in realtà un kit di materiali didattici destinato agli studenti delle scuole superiori, coinvolgendo anche gli adulti e in particolare i docenti, che svolgono un ruolo di facilitazione, da apprendere attraverso corsi dedicati che l’Ispra organizzerà in una fase successiva. Ogni giocata, che coinvolge 50 persone, è ambientata nella regione di Pycaia e nei tre centri di Molaria, Naraoia e Santacaris, che prendono il nome da altrettanti fossili, da cui il riferimento ai dinosauri. I giocatori possono ricoprire diversi ruoli e sono chiamati a prendere decisioni sulle problematiche legate al riscaldamento globale.

Come si gioca
I ragazzi possono interpretare il ruolo di amministratori (sindaci, assessori, presidente di regione), cittadini comuni, esperti e giornalisti per discutere ed infine elaborare un piano di sviluppo dell’intera regione di Pycaia, che prevenga o riduca al minimo i danni provocati dai cambiamenti climatici. Per ciascuna delle tre comunità interessate, al termine della simulazione, verrà anche tracciato un profilo di sostenibilità, basato sulle scelte dei singoli partecipanti.

Capire i cambiamenti climatici divertendosi
Il kit risponde alle finalità dell’educazione orientata alla sostenibilità, indicate dalla Strategia per il decennio Onu dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile, in corso fino al 2014, e trova le sue origini nell’organizzazione, da parte di Ispra, della Conferenza Nazionale sui cambiamenti climatici del 2007.
In quell’ambito, assieme al Cts e alla professoressa Paola Rizzi, docente dell’Università di Alghero, fu realizzata la Conferenza Junior, con l’obiettivo di coinvolgere anche la fascia più giovane della cittadinanza, nella ricerca di strategie e nella costruzione di un impegno individuale e collettivo per affrontare il problema dei cambiamenti climatici, nelle due prospettive della mitigazione e dell’adattamento.
Nella prefazione al kit, il ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo, ricorda come ”educare i ragazzi all’ecosostenibilità, a una crescita armonica del pianeta ma anche del territorio in cui si vive, sia compito fondamentale dei politici, degli insegnanti, dei genitori”.

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