Ogm: sempre meno Paesi europei li coltivano. E l’Italia che fa?

di Redazione 109 views0

 Si sono ridotti a 6 su 27, i Paesi europei dove si coltivano organismi geneticamente modificati (ogm), con un crollo del 12% delle semine. Una riduzione registrata in Spagna, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia, e mentre la Polonia ha mantenuto la stessa superficie coltivata; solo in Portogallo è aumentata, mentre in Germania vige il divieto posto nell’aprile 2009. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti, a seguito della fine della moratoria Ue con il via libera alla prima patata transgenica e l’annuncio della Commissione Europea di presentare entro l’estate una proposta per far decidere liberamente ai singoli Stati membri se coltivare o meno Ogm sul proprio territorio, invertendo l’attuale quadro normativo.

MENO OGM IN EUROPA
Entrando nel dettaglio degli ettari coltivati con Ogm in Europa nel 2009, la Coldiretti sulla base di dati Isaaa, evidenzia che nella Repubblica Ceca sono stati 6.480 con un calo rispetto al 2008 del 23%, in Romania 3.245 ettari (-47 %), in Slovacchia 875 ettari (-55%), in Portogallo 5.093 ettari (+ 5%), in Spagna 76.057 ettari (-4 %) e in Polonia 3.000 ettari per un totale di 94.750 ettari coltivati con Ogm in Europa. ”Il modello produttivo cui è orientato l’impiego Ogm è il grande nemico della tipicità e della biodiversità e il grande alleato dell’omologazione, che è il vero nemico dell’agroalimentare italiano e per questo siamo contrari” conclude il presidente della Coldiretti Sergio Marini.

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