Per spostarsi in automobile con il cane è bene ricordare alcuni accorgimenti basilari. In Italia è consentito tenere il cane libero nell’abitacolo dell’automobile a differenza di altri paesi europei e del mondo, a meno che non intralci o distragga il guidatore. E’ meglio però abituare da subito il cucciolo di cane a viaggiare in automobile nello spazio posteriore diviso da una grata dal resto dell’automobile. Quello spazio sarà lo spazio del cane, il suo ambiente durante il viaggio e dovrà essere attrezzato con un materassino o con dei panni morbidi dove potrà riposare, la sua coperta preferita e il suo giocattolo preferito. Un altro metodo per spostarsi in automobile con il cane è quello di usare il suo trasportino/gabbia calibrato sulla taglia del cane, sempre che il cane sia abituato ad esso.
Stop ai finti eco-shopper: quelli contenti ECM non sono a norma
Gli shopper di plastica ‘tradizionale’ con l’aggiunta dell’additivo chimico ECM non posso essere pubblicizzati e venduti come biodegradabili e compostabili perché non rispettano le condizioni e i tempi previsti dalla normativa comunitaria e nazionale di settore. E’ quanto afferma l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dando ragione a Legambiente. Il 4 febbraio 2010 Legambiente aveva segnalato all’Autorità che si stavano diffondendo sacchetti in plastica che, grazie all’aggiunta dell’ECM Masterbatch Pellet, venivano presentati dall’azienda Italcom come biodegradabili e compostabili in modo del tutto ingannevole, inducendo in errore i Comuni italiani, gli esercizi commerciali e le catene della Grande distribuzione che si stavano adeguando all’entrata in vigore, il 1 gennaio 2011, del bando delle buste.
Le università australiane bandiscono l’acqua nelle bottiglie di plastica
L’università di Canberra, nella capitale federale, è il primo campus in Australia a mettere al bando la vendita di acqua in bottiglia, creando un precedente che gli ambientalisti sperano faccia da modello per il resto del Paese. Nei caffé e nei negozi del campus l’acqua in bottiglia sarà sostituita da distributori automatici che riempiono contenitori, acquistabili separatamente, di acqua refrigerata liscia o gassata, a prezzi inferiori di quella in bottiglia. Il sistema è stato organizzato dal gruppo ambientalista Do Something! (Facciamo qualcosa!) dopo una campagna lanciata dagli studenti.
Mondo libero dal petrolio già dal 2030: è possibile
In un Pianeta che dipende all’80% dai combustibili fossili e in cui l’apporto delle rinnovabili non va oltre il 13% la visione di un mondo mandato avanti solo grazie a vento, acqua e sole puo’ sembrare un’utopia, ma non secondo lo scenario disegnato da due ricercatori californiani: con ‘appena’ qualche milione di turbine eoliche, 90mila centrali solari e pochi altri ingredienti sarebbe possibile abbandonare petrolio e simili gia’ dal 2030. Secondo i calcoli pubblicati sulla rivista Energy Policy da Mark Delucchi dell’universita’ della California e Mark Jacobson di Stanford la ‘lista della spesa’ per un mondo con solo energia verde comprende 4 milioni di turbine eoliche da 5 megawatt, 90mila grandi centrali solari da 300 megawatt, sia del tipo fotovoltaico che a concentrazione, e 1,7 miliardi di piccoli pannelli fotovoltaici da 3 chilowatt da installare sui tetti di praticamente tutte le case del pianeta.
Viaggiare con il cane -parte prima-
I cani devono imparare a viaggiare sin da quando sono ancora cuccioli. Devono essere addestrati a viaggiare, a spostarsi con voi con diversi mezzi di trasporto in modo sicuro, specialmente in automobile. Il cucciolo di cane viaggerà in automobile per andare dal veterinario o per andare in gita con voi, potrà dover viaggiare in aereo per viaggi molto lunghi e anche in treno, è importante perciò abituarlo fin da piccolo a questo tipo di esperienza.
Cominciate con l’abituare il vostro cucciolo di cane a viaggiare in automobile facendogli fare dei giri di prova di dieci minuti a giorni alterni, per un paio di settimane.
Addestrare il cucciolo di cane al comando “fermo”
Per addestrare il cucciolo di cane ad imparare il comando “fermo” dovete usare un tono di voce diverso da quello usato per insegnargli il comando “al passo” e altri comandi. I comandi “seduto”, “sdraiato” e “al passo” vengono dati al cucciolo di cane con una voce autoritaria, ferma e secca, mentre la voce con cui viene dato il comando “fermo” deve essere più lenta. Iniziate questo addestramento mettendo il cucciolo di cane seduto al vostro fianco e la vostra mano destra di fronte al suo muso con la palma rivolta verso di lui. Non spaventate il cucciolo di cane con un gesto brusco e improvviso della mano. Mantenete i vostri gesti calmi e tranquilli.
Addestrare il cucciolo di cane ad andare al passo
Quando il vostro cucciolo di cane ha imparato in modo corretto il comando “seduto”, potete insegnargli a “stare al passo“, cioè a camminare di fianco a voi sia con il guinzaglio che senza. Sarebbe meglio cominciare l’addestramento del cucciolo di cane per andare “al passo” solo dopo averlo fatto abituare al guinzaglio. L’addestramento del cucciolo inizia con il far mettere il cane nella posizione “seduto” alla vostra sinistra. Dite “al passo” e cominciate a camminare con il piede sinistro. Per far partire assieme a voi il cucciolo di cane sollecitatelo tirando gentilmente il guinzaglio. Se il cucciolo di cane va tropo forte o rimane indietro, guidatelo gentilmente con il guinzaglio per riportarlo al vostro fianco. Camminate alla stessa velocità e nella stessa direzione guidando il cucciolo di cane con il guinzaglio ogni volta che non si mantiene “al passo” e lodatelo quando il cuciolo di cane esegue correttamente il comando.
Progetto Negozio Verde – Valore Verde
Il progetto Negozio Verde, Valore Verde nasce per opera di Ecodialogando, società di servizi brianzola impegnata sin dal 1995 nel settore della sostenibilità ambientale.
L’obiettivo è quello di innovare il mercato dell’arredo e promuovere i concetti di ecosostenibilità, rispetto ambientale e risparmio energetico sensibilizzando i negozi di arredamento e gli artigiani verso questo tematiche.
La forza del consorzio risiede proprio nella motivazione di negozianti ed artigiani nel proporre soluzioni d’arredo per una “casa sana” orientata al benessere abitativo e gli esercizi commerciali in oggetto proporranno prodotti che hanno ottenuto la certificazione ambientale, sostenuta dal Comune di Lissone, da Progetto Lissone S.p.a. e patrocinata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza.
Riciklo, il sito web per chi vuole consumare meno e aiutare l’ambiente
Capita a tutti di avere cose che non si utilizziamo o che, semplicemente, non vi piacciono più e di cui non sappiamo cosa fare. Per ridare una nuova vita a questi oggetti, si fa largo, già da diverso tempo la vendita online. E così, anche i regali di natale non graditi, possono tornare in circolo e contribuire ad aiutare l’ambiente e la società in cui viviamo a consumare meno. Con questo obiettivo nasce approda sul web Riciklo (www.riciklo.com), il nuovo sito che offre ai propri utenti la possibilità di scambiare, vendere, compensare e regalare oggetti. Riciklo offre anche la possibilità di proporre i propri oggetti a più utenti contemporaneamente, in modo da aumentare le probabilità di raggiungere un accordo. Riciklo, inoltre, permette di compensare, cioè di scambiare un oggetto con un altro oggetto con l’aggiunta di denaro.
Etichette alimentari: cresce la voglia di sapere cosa si mangia
La Cia sottolinea che le emergenze alimentari hanno accresciuto l’attenzione dei nostri connazionali sulla provenienza del prodotto. L’83 per cento sceglie il ”made in Italy” perché è più sicuro e perché c’è fiducia negli agricoltori e negli allevatori del nostro Paese. La nuova emergenza diossina rafforza la ”voglia” da parte degli italiani di un’etichetta chiara con l’indicazione d’origine in etichetta. Nove su dieci la ritengono quanto mai essenziale, poichè permette di conoscere subito la provenienza del prodotto alimentare. Mentre l’83 per cento dei nostri connazionali preferisce il prodotto ”made in Italy”, soprattutto se tipico, tradizionale e biologico, in quanto lo ritiene più sicuro, l’82 per cento dice ”no” agli Ogm.