Guida alla pulizia ecologica della casa: acqua ossigenata e alcol denaturato

 Dopo aver imparato a ridurre gli sprechi, vediamo quali sono gli amici naturali per le pulizie casalinghe…

ACQUA OSSIGENATA
L’ acqua ossigenata è un perossido di idrogeno in soluzione acquosa. Viene venduta con un titolo (per esempio, 12 volumi) che indica i litri di ossigeno liberati da un litro di soluzione per la scissione totale in acqua e ossigeno.
L’ acqua ossigenata agisce liberando atomi di ossigeno molto reattivi, con un forte potere sbiancante, in che ne fa un buon candeggiante. Non lascia residui pericolosi nell’ ambiente. I dosaggi dell’ acqua ossigenata per il candeggio vanno calcolati in base alla titolazione: più alta è e minore sarà la quantità di acqua ossigenata richiesta. Poiché tende a reagire e a combinarsi con le sostanze con cui viene in contatto, l’ acqua ossigenata va maneggiata con cautela.
Il contenitore non deve essere agitato, né tenuto sotto pressione, né esposto a fonti di calore.

La permacultura

 Rientrano nella definizione di agricoltura naturale anche altre due esperienze: la permacultura e il natural farming. Vediamo più da vicino la permacultura…

LA PERMACuLTURA
Permacultura è la sintesi dell’ inglese “permanent culture”, cioè coltura permanente. Concepita dall’ australiano Bill Mollison, è un approccio di vita che riguarda non soltanto l’ agricoltura, ma ogni ambito della vita. la permacultura insegna a progettare insediamenti umani che imitino il più possibile gli ecosistemi naturali. Tre i fondamenti etici:
* prendersi cura della terra
* avere rispetto delle persone
* limitare il nostroconsumo alle nostre necessità per condividere in maniera equa e solidale

Pulizie ecosostenibili: un programma per detergenti più green

 L’ ecosostenibilità conquista le imprese. Ma non solo. Anche istituzioni ed enti pubblici ne sono sempre piu’ catturati. Tanto che ben il 69% di loro è disposto a pagare di più per prodotti green secondo una ricerca di GfK Eurisko che rivela l’attenzione crescente nei confronti della sostenibilità dei prodotti. Ben il 67% degli intervistati, infatti, ritiene che il rispetto ambientale sia un criterio di grande importanza nella scelta dei prodotti per la pulizia e il 69% dichiara che sarebbe disposto a pagare mediamente anche il 18% in più per prodotti sostenibili, ovvero realizzati garantendo il pieno rispetto delle persone e dell’ ambiente.

SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE PULIZIA DELLA CASA
La ricerca, presentata in occasione della Tavola Rotonda sul tema della sostenibilità ambientale organizzata presso la Fiera Pulire da Assocasa, l’ Associazione Nazionale detergenti e specialità per l’ industria e per la casa che fa parte di Federchimica, è stata condotta da GfK Eurisko su un campione di 106 fra imprese private e di pulizia, Istituzioni ed enti pubblici.

Bioedilizia e prodotti ecosostenibili per la casa: vernici, detergenti e prodotti vegetali

 Prodotti tecnologicamente validi a basso impatto ambientale… sembra utopia, ma invece è realtà. A realizzarli è Durga, azienda che tratta da anni prodotti per la biedilizia che offre colori e vernici naturali. Infatti, fin dal 1995 sono conosciuti nel campo del restauro e dell’ edilizia sostenibile. I prodotti Durga oggi compongono un catalogo di circa 50 articoli, tutti biodegradabili, comprendenti vernici, diluenti, pitture e colori murali, detergenti e prodotti per la casa.

CHIMICA E LEGGI NATURALI
L’azienda nasce e si sviluppa come risposta ad una domanda: è possibile lavorare ad una chimica applicata, mantenendo gli equilibri chimici e fisici, esistenti in natura? Accogliendo le tematiche della Bioarchitettura e della Bioedilizia, l’ azienda si pose come obiettivo lo sviluppo di una produzione di vernici e pitture in base a criteri ecologici.

COMPONENTI ED EMISSIONI SERRA
Rigorosamente esenti da materie prime di origine petrolifera, senza l’ ausilio di derivati da piante provenienti da deforestazione, questi prodotti aiutano a combattere le emissioni serra.
Di fatto l’ utilizzo di materiali vegetali da fonti rinnovabili dona all’ ambiente il risparmio d’ inquinanti, e in special modo di CO2 serra (oltre 1,4 kg per litro di formulato, anche rispetto ai prodotti all’ acqua).

La Lombardia? Eco-Insostenibile. 8 milioni di euro da fondazione Cariplo per i virtuosi

 In Italia l’ edilizia abitativa consuma circa il 40% dell’ energia disponibile a livello nazionale, di cui una grossa parte viene importata dall’ estero, e nonostante si faccia un gran parlare di bioedilizia e risparmio energetico, anche a livello ufficiale delle normative edilizie, gli sprechi in campo energetico sono immensi.

Secondo una recente ricerca del progetto Audit Gis di Fondazione Cariplo, eseguita sugli edifici di 650 Comuni in Lombardia con meno di 30mila abitanti, con interventi di efficienza energetica sugli immobili di proprietà dei Comuni si potrebbero ridurre i kWh di oltre il 40% e la CO2 di 25mila tonnellate, l’ equivalente delle emissioni di un esercito di 12.000 utilitarie che viaggiano per 12.000 km l’ anno.

LA BIOEDILIZIA NEGLI EDIFICI PUBBLICI
La stima dei fondi necessari a questa riduzione è di circa 110-120 milioni di euro: a fronte di 231 chilowattora al metro quadro per i consumi termici per edifici destinati principalmente a scuole o asili (63%), municipi e uffici (21%), palestre e impianti sportivi (8%), centri ricreativi e residenze sanitarie (2%) e assistenziali, nel 47% dei casi occorrerebbero interventi sull’ involucro dell’ edificio, nel 25% la sostituzione delle caldaie, in un altro 25% l’ aggiornamento delle utenze elettriche, nel 3% gli impianti di produzione di acqua calda.

Rischio idrogeologico: le città italiane a rischio inondazione. L’ allarme dell’Anbi

 Aumentano gli eventi meteorologici estremi, come le piogge torrenziali e si alza il rischio idrogeologico in Italia, al punto che “se si fermassero le idrovore sarebbero a forte rischio di allagamento la città di Mantova, alcuni quartieri di Padova, gli aeroporti di Fiumicino e Venezia Tessera, la ferrovia Roma-Napoli e tratti dell’ autostrada del Sole e del Brennero“. Questo l’ allarme lanciato dall’ Anbi, l’ Associazione nazionale bonifiche che chiede una maggiore integrazione tra politiche private, quelle dei consorzi di bonifica e pubbliche, quelle dello Stato.

Edifici pubblici a consumo zero entro il 2015: la PA darà il buon esempio

 La revisione della direttiva europea sul rendimento energetico degli immobili (EPBD) ha fatto un nuovo passo avanti. Il Parlamento europeo in plenaria a Strasburgo ha approvato il testo elaborato dalla Commissione energia e trasporti (ITRE) ed ora, per la fase conclusiva, si passa all’ approvazione del Consiglio Ue. Con 549 voti a favore il testo di progetto di direttiva è passato a Strasburgo senza cambiamenti radicali.

LA FUNZIONE GUIDA DEGLI EDIFICI PUBBLICI
Si è voluto però mettere l’ accento sulla funzione guida degli edifici pubblici. Questi ultimi, vecchi o nuovi che siano, dovranno applicare i requisiti richiesti dalla direttiva per realizzare immobili a consumo zero energia entro il 2015, con tre anni di anticipo rispetto a tutti gli altri tipi di edifici.

Parlamento Europeo, un’ etichetta di sostenibilità da parte di Emas

 Una eco-targa Emas campeggia ora su un’ ala dell’Europarlamento a certificarne la sostenibilità. Il progetto Emas (Sistema Comunitario di Ecogestione ed Audit) lanciato nel 2004 vede il Parlamento Europeo in prima fila nella lotta al cambiamento climatico grazie a un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 dei propri edifici di un terzo entro il 2020.
E infatti la targa è simbolica dell’ impegno delle istituzioni europee a risparmiare le risorse non infinite della terra per le generazioni future.

I CONSUMI DEL PARLAMENTO EUROPEO
Il Parlamento impiega attualmente oltre 5000 funzionari nelle sue tre sedi di Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo. I suoi uffici occupano oltre 900.000 metri quadrati e utilizzano oltre 800 tonnellate di carta ogni anno.
Inoltre, la bolletta dell’ energia elettrica del Parlamento ammonta ogni anno a circa 6 milioni di euro.

Misure per gli eco-edifici, l’ Europa dice sì

 L’ ambiente in casa paga un prezzo amaro: riscaldamento, elettrodomestici, aria condizionata. E così il 40% di energia in Europa se ne va pur non muovendosi di casa. Gli edifici, infatti, sono fra le principali fonti di emissioni di CO2. E gernerano costi altissimi.
Negli ultimi due anni, le bollette non hanno smesso di aumentare. In media in Europa il prezzo dell’ elettricità è cresciuto del 15%, del 21% il gasolio e del 28% il gas naturale. Se si considera che ci sono oltre 160 milioni di edifici in Europa, che in tutto assorbono il 40% dell’ energia primaria, è facile dedurre che le nostre case sono responsabili di una buona parte delle emissioni di CO2, e contribuiscono massicciamente alla nostra dipendenza energetica.

Mose di Venezia, archiviata la procedura di infrazione

 Con un sopralluogo aereo del ministro per le politiche europee Andrea Ronchi e un incontro sullo stato dei lavori, il progetto Mose per la salvaguardia di Venezia ha virtualmente voltato pagina dopo l’ archiviazione della procedura d ‘infrazione della direttiva comunitaria “habitat rete natura 2000” sulla tutela degli uccelli.
A fare il punto sullo stato dei lavori – la cui conclusione è prevista per il 2014 – sono stati, insieme al ministro, il sottosegretario all’ economia e finanze Alberto Giorgetti, l’ assessore regionale ai trasporti Renato Chisso e il presidente del Magistrato alle acque di Venezia, Patrizio Cuccioletta.