Edifici pubblici a consumo zero entro il 2015: la PA darà il buon esempio

di Redazione 122 views0

 La revisione della direttiva europea sul rendimento energetico degli immobili (EPBD) ha fatto un nuovo passo avanti. Il Parlamento europeo in plenaria a Strasburgo ha approvato il testo elaborato dalla Commissione energia e trasporti (ITRE) ed ora, per la fase conclusiva, si passa all’ approvazione del Consiglio Ue. Con 549 voti a favore il testo di progetto di direttiva è passato a Strasburgo senza cambiamenti radicali.

LA FUNZIONE GUIDA DEGLI EDIFICI PUBBLICI
Si è voluto però mettere l’ accento sulla funzione guida degli edifici pubblici. Questi ultimi, vecchi o nuovi che siano, dovranno applicare i requisiti richiesti dalla direttiva per realizzare immobili a consumo zero energia entro il 2015, con tre anni di anticipo rispetto a tutti gli altri tipi di edifici.

NIENTE PIU’ STUDIO DI FATTIBILITA’
Una limatura del testo ITRE prevede l’ eliminazione dello studio di fattibilità, prima obbligatorio, sull’uso delle rinnovabili negli immobili. Una modifica che non è piaciuta all’ Erec (European Renewable Energy Council), soddisfatto, invece, per l’ aspetto che riguarda i meccanismi di finanziamento previsti nel testo.

PIU’ FONDI DALL’ EUROPA
L’ accordo del Pe prevede che la Commissione europea avanzi proposte legislative entro il 2010 che stabiliscano tassi Iva agevolati per i prodotti e i servizi legati alle energie rinnovabili e all’ efficienza energetica. Le proposte dovranno anche considerare un aumento dell’ ammontare massimo dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale a sostegno di energia rinnovabile ed efficienza energetica. Inoltre dovrà essere creato un fondo per gli investimenti fatti negli edifici in efficienza energetica e energia rinnovabile grazie ai contributi del bilancio comunitario, della Bei e degli Stati membri

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