Parlamento Europeo, un’ etichetta di sostenibilità da parte di Emas

di Redazione 77 views0

 Una eco-targa Emas campeggia ora su un’ ala dell’Europarlamento a certificarne la sostenibilità. Il progetto Emas (Sistema Comunitario di Ecogestione ed Audit) lanciato nel 2004 vede il Parlamento Europeo in prima fila nella lotta al cambiamento climatico grazie a un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 dei propri edifici di un terzo entro il 2020.
E infatti la targa è simbolica dell’ impegno delle istituzioni europee a risparmiare le risorse non infinite della terra per le generazioni future.

I CONSUMI DEL PARLAMENTO EUROPEO
Il Parlamento impiega attualmente oltre 5000 funzionari nelle sue tre sedi di Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo. I suoi uffici occupano oltre 900.000 metri quadrati e utilizzano oltre 800 tonnellate di carta ogni anno.
Inoltre, la bolletta dell’ energia elettrica del Parlamento ammonta ogni anno a circa 6 milioni di euro.

UN ESEMPIO PER L’ ECONOMIA DOMESTICA
Il Parlamento fortemente impegnato nella promozione della legislazione ambientale, vuole così applicare alla propria ”economia domestica” i principi che difende. Il Parlamento europeo ha iniziato ad operare in questo ambito nel 2001, valutando innanzitutto l’impatto ambientale delle proprie attività e individuando successivamente alcuni obiettivi. Infine, nel dicembre 2005, il suo ufficio di presidenza ha approvato un programma di gestione ambientale (sostenuto da una piccola struttura di gestione interna).

LA CERTIFICAZIONE EMAS
Dopo la validazione del programma effettuata tramite un audit esterno, è finalmente arrivata in porto l’ attesa registrazione Emas primo passo dell cammino verso una diminuzione delle emissioni e dell’ impronta di carbonio, del 30% entro il 2020.

VERSO L’ ECOSOSTENIBILITA’
Altri passi sono avviati: il nuovo palazzo a Lussemburgo avra’ pannelli solari installati sul tetto, termo energia dal suolo e riscaldamento a biomassa. In uno degli edifici di Bruxelles, l’ Antall e Brandt, e’ stata montata una cisterna di 145.000 litri d’acqua piovana (a Bruxelles piove praticamente tutti i giorni) per essere riutilizzata quale scarico del water, 8 pannelli solari rotanti sono stati collocati per riscaldare l’ acqua e gli uffici sono dotati di rivelatori di presenza che controllano luci, riscaldamento e ventilazione. La flotta di macchine europee verrà gradualmente sostituita con vetture ibride. Sempre più spazio viene gia’ data alle video conferenze e schermi nelle sale conferenza per risparmiare sulla carta. Il Parlamento dall’inizio del 2008 ha gia’ raggiunto una diminuzione del 17% delle emissioni di CO2 grazie all’introduzione dell’uso della sola energia verde (non nucleare) nei suoi 3 luoghi di lavoro ecogestiti.

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