Il più vecchio parco africano rischia di scomparire

di Redazione 34 views0

Periodo di brutte notizie. Ieri vi avevamo scritto della caccia alle foche finanziata dal governo canadese. Oggi ci tocca la storia del più vecchio parco nazionale africano – quello di Virunga, situato nella Repubblica Democratica del Congo.

a quanto sembra il governo locale ha rilasciato dei permessi di prospezione petrolifera all’interno del parco. Greenpeace ed il WWF, una volta venuti a conoscenza della notizia, si sono detti costernati per una tale misura e stimano che l’Europa debba urgentemente intensificare la pressione affinché le autorità del Congo facciano rispettare la legge e assicurino la protezione del parco.

Il parco di Virunga è stato creato nel 1925, si estende su 790.000 ettari – nella parte orientale del paese – e copre in parte le montagne Virunga, vicino al confine con Ruanda ed Uganda. Presenta una delle densità di popolazione più elevata dell’Africa, con più di 400 abitanti per km².

Il parco si distingue per la diversità degli habitat: dalla catena di vulcani attivi, alla steppa, alla savana, alle paludi, alla vegetazione afro-alpina e ai ghiacciai dei monti Rwenzori – le cui vette superano i 5.000 metri. Al suo interno trovano ospitalità migliaia di ippopotami, i gorilla di montagna, uccelli provenienti dalla Siberia…

Anche per questo il parco di Virunga è stato iscritto nel patrimonio mondiale dell’Unesco nel 1979. Chissà fino a quando resterà in questo elenco: nel giugno 2010, violando le leggi del suo paese – la legge del 22 agosto 1969 sulla conservazione della natura -, e le convenzioni internazionali – in particolare la Convenzione del patrimonio mondiale dell’Unesco -, il presidente congolese ha autorizzato attività di prospezione sull’85% del territorio del parco.

E nel settembre del 2011, la società SOCO International ha iniziato delle attività di esplorazione. Contro questa situazione si è espresso finora solo il ministro degli esteri belga Didier Reynders, che ha ricordato come l’estrazione del petrolio sia in conflitto con le legge congolese e con gli accordi internazionali.

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