Anche i jeans possono essere sostenibili

di Redazione 116 views0

Abbiamo già visto quale può essere l’impatto ambientale della produzione di jeans e gli effetti che possono riversarsi anche sulla salute dell’uomo. Ma un modo per produrre dei jeans sostenibili c’è eccome, lo ha spiegato Marco Lucietti, direttore marketing della Isko di Sanko Holding, che produce filati in Turchia.

La società Isko serve i più importanti brand di jeans, ogni anno produce 200 milioni di metri di tessuto che finiscono in tutto il mondo e questo avviene in maniera sostenibile. Si tratta di un grande traguardo, se si tiene in considerazione che il denim è uno dei materiali più inquinanti da produrre.

In un’intervista comparsa su La Stampa, Marco Lucietti ha spiegato:

Isko ha scelto di essere ecosostenibile. La sostenibilità è un punto chiave, ma bisogna essere completamente ecosostenibili altrimenti non si è corretti. L’attenzione all’ambiente deve essere posta su tutta la filiera, a cominciare da come viene coltivato il cotone, non si tratta semplicemente di risparmiare acqua (il 90% dell’acqua che utilizziamo viene depurata e resa potabile) ma di porre attenzione a tutto.

Sembra molto semplice, ma in realtà la produzione del denim ha un impatto notevole sull’ambiente: ogni paio di jeans richiede 70 litri d’acqua, ma non bisogna tralasciare nemmeno i processi che precedono la produzione dei jeans, come la coltivazione del cotone e l’utilizzo di sostanze tossiche e fertilizzanti da parte dei contadini, che fanno male sia a loro che alla terra.

La coltivazione del cotone non è propriamente conveniente: dopo che su un terreno è passato il cotone, infatti, per poter coltivare altre piantagioni è necessaria una rizollatura completa di tutto il campo, perché il cotone desertifica. Il cotone organico copre un 10% dell’intera produzione, cioè circa 20 milioni di metri di tessuto l’anno, ed è certificato dal Gots (Global organic textile standars). È importante che ci sia un organismo di certificazione per evitare truffe.

Il problema principale, come già detto, rimane la sabbiatura (o sandblasting), ma Lucietti assicura che si può creare un jeans allo stesso modo, senza utilizzare sostanze dannose, in alcuni casi si può realizzare anche a mano. Ancora una volta, dipende tutto dalla volontà effettiva delle aziende di lavorare al meglio, senza trascurare l’ambiente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>