I criteri di biodegradabilità dei biosacchetti

di Redazione 22 views0

Ultimamente è esplosa la polemica sui bioshopper, sulla Gazzetta Ufficiale sono stati finalmente pubblicati i parametri di biodegradabilità dei sacchetti di plastica, è vietata la vendita dei sacchetti che contengono additivi, le aziende rispetteranno la norma?

Per avere un sacchetto biodegradabile, è necessario che venga garantita la sua compostabilità secondo la norma europea EN13432, quindi niente additivi, che invece in Italia sembrano andare per la maggiore. Lo spessore minimo è di 200 micron per le buste ad uso alimentare e 100 micron per tutte le altre. Se lo spessore è inferiore, invece, il sacchetto deve avere una composizione completamente compostabile, così non potrà provocare alcun danno ambientale.

Chi non dovesse rispettare tali parametri potrebbe incorrere in una multa che oscilla dai 2.500 € ai 25.000 € che in presenza di grandi quantità può essere anche quadruplicata. Stefano Ciafani di Legambiente ha dichiarato:

Grazie all’impegno rispettato dal Ministro Clini, l’Italia completa nel migliore dei modi la rivoluzione iniziata con il bando dei sacchetti di plastica inserito nella finanziaria 2007, che ha già permesso una forte riduzione degli shopper usa e getta in tutto il Paese e la riscoperta della sana abitudine delle sporte riutilizzabili. Con la legge di ieri l’Italia si conferma paese leader al mondo nella lotta all’inquinamento da plastica e nella promozione di produzioni industriali innovative e rispettose dell’ambiente.

Ma vediamo cosa prevede la suddetta norma e quali sono i parametri affinché un sacchetto possa essere realmente definito compostabile:

  1. Almeno il 90% deve degradarsi nell’arco di sei mesi se si trova in un ambiente ricco di anidride carbonica.
  2. Se a contatto per almeno tre mesi con altri materiali organici, la massa del materiale deve essere costituita per il 90% da frammenti che devono avere dimensioni inferiori ai 2 mm.
  3. I valori di PH devono rientrare nei limiti prestabiliti.
  4. Il materiale non deve avere effetti negativi sul processo di compostaggio.
  5. Anche il contenuto salino deve rientrare nei limiti stabiliti.
  6. Lo stesso vale per la concentrazione di solidi volatili.
  7. I metalli pesanti additivi al materiale devono essere presenti solo a bassa concentrazione.
Photo Credits | Thinkstock

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>