Museo del Riciclo: piace l’arte che “esce” dal cassonetto

di Redazione 119 views1

 Più di un milione di click con oltre 75mila contatti in dodici mesi. Questo il bilancio del primo anno di vita del Museo del Riciclo, il portale del consorzio Ecolight che vuole sensibilizzare su un corretto recupero dei rifiuti comuni ed elettronici. Inaugurato nel febbraio del 2010, il sito ha attirato l’attenzione in media di 5mila visitatori unici al mese; dato in crescita quest’ultimo: solamente a marzo 2011 i contatti unici sono stati più di 6.400. «C’è molta attenzione attorno al tema dell’ambiente e dei rifiuti», osserva il presidente di Ecolight, Walter Camarda. «Come consorzio che si occupa della gestione dei Raee, ovvero i rifiuti da apparecchiature elettriche, rifiuti eletronici, delle pile e degli accumulatori, abbiamo lanciato un progetto aperto a tutti per valorizzare le azioni di ciascuno in favore della tutela dell’ambiente, ponendo però l’accento su come i normali rifiuti, quegli oggetti che normalmente destiniamo al bidone, possono invece trovare nuova forma e un nuovo utilizzo».
Tra le oltre 200 opere esposte, realizzate da più di trenta artisti, ci sono vecchi elettrodomestici, parti meccaniche di utensili non più funzionanti e semplici scarti trasformati in quadri, istallazioni e oggetti d’arredo. Ma anche strumenti musicali, oggetti da collezione e accessori. Non c’è veramente limite alla fantasia: «Ogni artista ha saputo dare vita ad un oggetto unico nel suo genere, attraverso il quale lanciare il proprio messaggio. Denominatore comune è però stata l’attenzione per l’ambiente e per il riutilizzo dei rifiuti», prosegue Camarda.

Utilizzando dei neon esausti
Per celebrare il primo compleanno è stata scelta un’opera di Camillo Fiore. Dopo “Lucetrice”, utilizzata per il lancio del Museo, viene proposta “NeoNtrice”: una lampada costruita utilizzando dei neon esausti, con l’inserimento di schede elettroniche provenienti da vecchi elettrodomestici. «Il tema delle lampadine è uno degli argomenti di maggiore interesse -ricorda il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio- Le lampadine a fluorescenza, come sono i neon e quelle a risparmio energetico, sono classificate come Raee: necessitano quindi di un’attenzione particolare e devono essere raccolte separatamente per essere gestite in modo corretto. Occorre ricordare che sono pericolose per l’ambiente perché contengono, anche se in bassissima quantità, mercurio». Ad oggi però, la raccolta delle lampadine rappresenta una quota estremamente bassa all’interno dell’intero capitolo Raee. «Basta vedere che, quanto raccolto nel 2010, ha rappresentato solamente il 13 per cento circa di quanto è stato immesso sul mercato l’anno precedente», prosegue il direttore di Ecolight.

Riciclo capace di diventare arte
Dall’arte fatta con il riciclo al riciclo capace di diventare arte, il passo è breve. «Attraverso il Museo vediamo l’arte creata riciclando i rifiuti; ma siamo convinti che il riciclo, in quanto “buona pratica”, sia una forma d’arte capace di insegnare a rispettare maggiormente l’ambiente», conclude Dezio.
Dopo la presentazione nell’ultima edizione di Ecomondo, il Museo del Riciclo si prepara a vivere una nuova stagione con l’avvio di nuove sezioni che possano rendere omaggio alle opere ospitate e la rinnovata collaborazione con il premio internazionale “Rifiuti in cerca d’autore” di Salerno in Arte.

Il consorzio Ecolight
Ecolight, costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.200 aziende, è il secondo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. Rappresentando più del 90 per cento del settore, è punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e per i produttori di apparecchi di illuminazione. Tratta tutte le tipologie di Raee. www.ecolight.it.

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