Allocco -3-

di Redazione 389 views0

 I giovani dell’allocco non volano se non quando sono sicuri e solo su brevi distanze, ma, in autunno, quando sono in cerca di un proprio territorio, vagano in parecchie direzioni, allontanandosi fino a oltre 200 km dal luogo d’origine. Questo uccello rapace notturno ha bisogno in media di 60 g di cibo al giorno, pur riuscendo a consumarne fino a 170 g. La dieta di questo animale selvatico comprende 45 specie di mammiferi e un centinaio di uccelli.
Ciascuna delle due borre, della dimensione di 48 mm di lunghezza e 24 di larghezza, che questo uccello rapace notturno rigetta ogni giorno, mentre caccia, contiene ciò che rimane dei suoi pasti: da 2 fino a 5 prede e talora fino a 8 o 9. In quarantott’ore un allocco particolarmente ingordo può produrre quattro borre con i resti di 20 arvicole e 3 topi selvatici.
L’alimentazione di questo animale selvatico, come per il gufo comune, è costituita da piccoli mammiferi, in particolare i topi. Questo uccello rapace non disdegna scoiattoli, ghiri, donnole, uccelli vari, anfibi e anche invertebrati.

E’ specie particolarmente protetta
L’allocco è specie particolarmente protetta ai sensi della legge 157/92. In Italia questo uccello rapace notturno è stazionario, ma inegualmente diffuso e scarso, si può avvistare in particolare in ottobre.
L’allocco in Italia è sempre più in diminuzione particolarmente per via del fenomeno del disboscamento, dall’ampliamento delle aree urbanizzate con pochi alberi ad alto fusto nei giardini dei paesi e delle città, dall’eccessiva antropizzazione e per le superstizioni che, a partire dal Medioevo hanno spinto molti esseri umani ad ucciderlo perché veniva considerato, come la civetta, un uccello di malaugurio. L’allocco viene allevato per essere utilizzato in falconeria e a scopo di ripopolamento.

A causa delle superstizioni
A causa della loro vita notturna, del loro verso considerato inquietante, gli allocchi nel Medioevo, a causa delle superstizioni inculcate nella mente daegli esseri umani dal cristianesimo bigotto, erano associati alle streghe e venivano inchiodati dagli ignoranti fuori dalla porta di casa per allontanare gli spiriti maligni. Altri ignoranti pensavano che questo animale selvatico avesse proprietà afrodisiache, altri stolti ancora pensavano che mangiare gli occhi di questo uccello rapace notturno servisse a migliorare la vista.
Inoltre una persona impacciata e un po’ credulona veniva e viene definita dagli stolti ignoranti “un allocco”, forse a causa dell’aspetto un po’ sognante e “addormentato” dei piccoli dell’allocco, ma questo uccello rapace notturno è tutt’altro che goffo, credulone e impacciato.

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