Avvistato uno squalo bianco al largo dell’arcipelago toscano

E’ un esemplare di quattro metri lo squalo bianco che è stato avvistato al largo delle coste toscane, e l’avvenimento ha gettato scompiglio nella piccola comunità dell’Isola di Capraia. Da quando la notizia si è diffusa, infatti, i bagnanti si sono rifiutati di entrare in acqua per fare il bagno, anche se lo squalo si troverebbe in realtà a una distanza tale da essere equidistante tra la Toscana e la Sardegna.

Resta il fatto che l’avvistamento è quantomeno “strano”, perché, secondo gli esperti, in 25 anni non si era mai visto un esemplare di squalo in quella zona. “Al massimo un paio di verdesche o squali-manzo”. E così le opinioni si dividono…

La storia di Happy Feet e la strada verso l’antartide

La storia è di quelle che intenerisce il cuore… eppure non è la trama di un cartoon o di una fiaba, ma è una storia vera. E’ la storia di un giovane pinguino imperatore – ribattezzato ora Happy Feet – che si è perso ed è finito per arenarsi – completamente solo – su una spiaggia della Nuova Zelanda. Il poverino, confuso, aveva ingerito della sabbia, scambiandola per neve, ma fortunatamente è stato salvato da un’équipe dello zoo di Wellington. Happy Feet è così stato trasportato allo zoo e operato allo stomaco da John Wyeth, un noto chirurgo di gastroenterologia che solitamente opera sugli esseri umani.

Le meduse, voraci predatori oceanici


Meduse: difficile pensarle come voraci predatori dell’oceano anziché fastidiosi esserini gelatinosi che possono lasciare dolorosi ricordini sulla pelle… eppure un recente studio del Virginia Institute of Marine Science ha approfondito il ruolo della medusa nel suo ambiente naturale, tracciandone un ritratto a molti inedito, dovuto al suo ruolo nella catena alimentare oceanica. Lo studio, pubblicato sulla rivista Pnas, mostra come la medusa sia in grado – se in branchi particolarmente numerosi – di distruggere la catena alimentare in cui si inserisce.

Cuccioli di leopardi e pantere nelle valigie

 Aveva riempito le sue valigie di cuccioli di leopardi, pantere, scimmie e perfino di un orso. E come se nulla fosse ha cercato di imbarcarsi, con tanto di biglietto di prima classe, su un volo diretto a Dubai. Ma le autorità di sorveglianza dell’aeroporto di Bangkok, in Thailandia, lo hanno fermato per tempo e gli hanno sequestrato tutti i cuccioli di animali, affidandoli alle cure dei veterinari. L’uomo, un 36enne con cittadinanza degli Emirati Arabi Uniti, è stato bloccato mentre si trovava in fila per il check in da alcuni agenti in incognito impegnati proprio sul fronte della lotta al traffico di animali. Lo stavano tenendo d’occhio da tempo e quando sono stati certi di avere a che fare con un trafficante, sono usciti allo scoperto e lo hanno ammanettato.

Agente contro scoiattolo a colpi di spray

 Un video caricato su YouTube nel quale si vede un agente di polizia che attacca uno scoiattolino con dello spray al peperoncino ha provocato un’ondata di proteste e forti discussioni nella blogosfera. Il poliziotto difende il suo intervento. Si è messo fra gli alunni di un istituto scolastico e l’animale perchè immaginava che il piccolo roditore avesse la rabbia. Attaccandolo con lo spray urticante avrebbe dunque solo cercato di tutelare i ragazzi dall’animale apparentemente malato.
La curiosa vicenda, alla quale anche i grandi organi d’informazione Usa hanno dato ampio spazio, arriva dal Texas.

Islanda: ucciso un altro orso bianco

 Per gli orsi polari l’Islanda non é una terra felice: martedì la polizia ha abbattuto un orso polare di quattro anni, il quarto esemplare in pochi anni. Come i suoi predecessori anche stavolta il plantigrado aveva viaggiato per centinaia di chilometri in mare prima di arrivare all’isola. Jón Gnarr, il comico diventato sindaco di Reykjavik col suo Partito Migliore, aveva conquistato il Paese impegnandosi per una maggiore tutela degli orsi bianchi. Una promessa che finora non è stata mantenuta.
L’allarme è stato lanciato lunedì da un gruppo di pescatori islandesi: su una spiaggia remota in Islanda hanno individuato un orso polare. Con ogni probabilità il grosso mammifero sarebbe approdato in Islanda viaggiando dalla Groenlandia per centinaia di chilometri in mare aperto a bordo di un lastrone di ghiaccio staccatosi dalla calotta polare.

Il ritorno del gipeto sulle Alpi. E’ nato Siel, il primo da 100 anni

 Il Parco del Gran Paradiso ha un nuovo nato tra gli animali selvatici, tra gli uccelli. E’ un maschietto, si chiama Siel («cielo» nel dialetto valdostano), vive a Valsavarenche dove è appena uscito dal suo guscio. E’ un gipeto e questo fa della sua nascita un grande evento naturalistico. Dall’ultima schiusa delle uova di questi uccelli sono passati almeno 98 anni. Questo rapace fu per anni abbastanza diffuso nelle Alpi, almeno fino ai primi del 900, quando la sua presenza cominciò a diminuire. La causa? L’uomo e i suoi abbattimenti. L’ultimo esemplare di questo rapace fu ucciso nel 1913, nella Val di Rhêmes; da allora il gipeto sparì.