L’energia eolica è la prima vittima del decreto sulle rinnovabili

di Redazione 51 views0

 Il numero degli impianti eolici realizzati in Italia nel 2010 è notevolmente diminuito , lo si constata dai dati presentati da Anev, l’Associazione nazionale dell’Energia del Vento, e accade a causa dei tagli attuati dal decreto sulle energie rinnovabili. C’è stata una riduzione del 20% della potenza annua installata rispetto al 2009.
Nel corso dell’ultimo anno abbiamo assistito a un’assurda campagna nazionale volta a screditare l’energia eolica definita, in una escalation senza precedenti, come nemica del paesaggio, foriera di capitali di dubbia provenienza, inutile e dannosa. In realtà l’energia eolica ha generato ricchezza, creato migliaia di nuovi posti di lavoro con una prospettiva di raggiungerne oltre 67.000 al 2020, aumentato la sicurezza energetica del nostro Paese, riducendo la bolletta e l’inquinamento atmosferico.

Continui cambiamenti della normativa
Le ultime scelte del Governo italiano, con la proposta di Decreto di attuazione della Direttiva rinnovabili, rischiano di assestare un colpo definitivo all’energia eolica. Questi continui cambiamenti della normativa e degli incentivi scoraggiano nuovi investimenti, inducendo imprese e banche a fermare nuove iniziative imprenditoriali. In questo modo, l’Italia non riuscirà mai a raggiungere i suoi obiettivi in materia di riduzione delle emissioni.

In Spagna
Quando si apprende che in Spagna l’energia eolica ha coperto nel 2010 ben il 16% dei consumi elettrici, e il 35% è coperto assieme alle altre rinnovabili, si capisce quanto questo tipo di tecnologia spaventi le grandi industrie dell’energia fossile e la lobby nucleare con tanti amici nel Governo italiano.

Fonti: Greenpeace Italia

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