Il rinoceronte di Sumatra -parte prima-

di Redazione 341 views0

 Il rinoceronte di Sumatra (Dicerorhinus sumatrensis G. Fischer, 1814), uno dei cinque rinoceronti esistenti, è una specie della famiglia dei Rinocerotidi. È l’unica specie del genere Dicerorhinus. Con un’altezza al garrese di 120 – 145 centimetri, una lunghezza di 250 centimetri e un peso di 500 – 800 chilogrammi, è di gran lunga il rinoceronte più piccolo. Come le specie africane, è dotato di due corni; quello sul naso, di maggiori dimensioni, è lungo solitamente 15 – 25 centimetri, mentre l’altro è quasi sempre ridotto a un moncone. Gran parte del corpo è ricoperta da una peluria marrone-rossastra.
Il rinoceronte di Sumatra un tempo abitava le foreste pluviali, le paludi e le foreste della nebbia di India, Bhutan, Bangladesh, Myanmar, Laos, Thailandia, Malaysia, Indonesia e si incontrava anche nelle regioni sud-occidentali della Cina, specialmente nel Sichuan. Ora è gravemente minacciato e in natura ne rimangono solamente sei popolazioni di maggiore entità: quattro a Sumatra, una nel Borneo e un’altra nella Malaysia peninsulare. Il numero degli esemplari di rinoceronte di Sumatra è difficile da valutare, poiché è una creatura solitaria che si sposta molto attraverso il proprio areale, ma è stato stimato che ne rimangano meno di 275. Il declino del rinoceronte di Sumatra va attribuito in prevalenza al bracconaggio per i suoi corni, di grandissimo valore nella medicina tradizionale cinese, valutati sul mercato nero non meno di 30.000 US$. Inoltre questa specie ha sofferto molto per la perdita dell’habitat: le foreste in cui viveva, infatti, sono state abbattute per ricavarne legname o per fare spazio alle coltivazioni.

Un essere solitario
Al di fuori del periodo del corteggiamento e dell’allevamento dei piccoli, il rinoceronte di Sumatra è un essere solitario. È la specie di rinoceronte più loquace e inoltre comunica con gli altri esemplari della sua specie calpestando il suolo con i piedi, piegando piccoli alberi o depositando escrementi. Conosciamo molto meglio le abitudini di questo rinoceronte rispetto a quelle del parimenti minacciato rinoceronte di Giava, soprattutto grazie ai 40 esemplari mantenuti in cattività allo scopo di salvaguardare la specie. Il programma di allevamento in cattività, però, venne considerato un disastro perfino dai suoi promotori; la maggior parte degli esemplari morì e il primo piccolo nacque solo dopo 20 anni: un calo demografico ancora peggiore rispetto a quello registrato in natura.

Il primo esemplare
Il primo esemplare di rinoceronte di Sumatra di cui si abbia notizia venne ucciso in una località a 16 chilometri di distanza da Fort Marlborough, nei pressi della costa occidentale di Sumatra, nel 1793. Alcune raffigurazioni dell’animale e una descrizione scritta vennero inviate all’allora presidente della Royal Society di Londra, il naturalista Joseph Banks, che nello stesso anno pubblicò uno studio sull’esemplare. Fu solo nel 1814, comunque, che la specie ricevette un nome scientifico, da parte di Johann Fischer von Waldheim, uno scienziato tedesco curatore del Museo Statale Darwin di Mosca in Russia.

Aveva due corni
Il nome scientifico Dicerorhinus sumatrensis deriva dai termini greci di (δι, «due»), cero (κέρας, «corno») e rhinos (ρινος, «naso»). Il nome sumatrensis deriva invece da Sumatra, l’isola indonesiana su cui questa specie venne scoperta per la prima volta. In origine Carlo Linneo aveva classificato tutti i rinoceronti nel genere Rhinoceros e proprio per questo motivo il primo nome con cui venne chiamata la specie fu Rhinoceros sumatrensis. Poiché aveva due corni, però, nel 1828 Joshua Brookes ritenne giusto classificare il rinoceronte di Sumatra in un genere distinto da Rhinoceros, che comprende solo specie con un unico corno, a cui dette nome Didermocerus. Nel 1841 Constantin Wilhelm Lambert Gloger propose il nome Dicerorhinus. John Edward Gray, invece, nel 1868, propose di chiamarlo Ceratorhinus. Negli anni successivi il nome che ricevette maggior fortuna fu Didermocerus, quello proposto per primo, ma nel 1977 il Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica stabilì che bisognava utilizzare il nome Dicerorhinus .

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