Il rinoceronte di Sumatra -parte seconda-

di Redazione 267 views1

 Il rinoceronte di Sumatra viene suddiviso in tre sottospecie: il D. s. sumatrensis, noto come rinoceronte di Sumatra occidentale, di cui rimangono solo 170 – 230 esemplari, in gran parte distribuiti nei parchi nazionali di Bukit Barisan Selatan e Gunung Leuser a Sumatra. Altri 75 esemplari sopravvivono nella Malaysia peninsulare. I fattori che più minacciano questa sottospecie sono la distruzione dell’habitat e il bracconaggio. Tra i rinoceronti delle zone occidentali e orientali di Sumatra è presente una leggera differenza genetica. In passato gli esemplari della penisola malese venivano attribuiti ad un’altra sottospecie, D. s. niger, ma successivamente è stata verificata la loro stretta parentela con gli esemplari più occidentali di Sumatra; il D. s. harrissoni, noto come rinoceronte di Sumatra orientale o rinoceronte del Borneo, un tempo molto diffuso in tutta l’isola del Borneo; attualmente si ritiene che ne sopravvivano solo 50 esemplari. La popolazione più conosciuta risiede nel Sabah. Voci di avvistamenti non confermati, tuttavia, provengono anche dalle aree del Sarawak e del Kalimantan. Questa sottospecie prende il nome da Tom Harrisson, scienziato che negli anni ’60 lavorò intensamente a stretto contatto con zoologi e antropologi dell’isola. Questa sottospecie ha dimensioni notevolmente più ridotte rispetto alle altre due; il D. s. lasiotis, noto come rinoceronte di Sumatra settentrionale, diffuso un tempo in India e Bangladesh, ma ormai dichiarato estinto in questi Paesi.

Orecchie pelose
In base a testimonianze non confermate si sospetta che potrebbe sopravviverne una piccola popolazione di rinoceronte di Sumatra nel Myanmar, ma la situazione politica del Paese rende impossibile la verifica di tali voci. Il nome lasiotis deriva da un termine greco che vuol dire «orecchie pelose». Studi successivi hanno dimostrato che i ciuffi sulle orecchie di questi animali non erano più lunghi di quelli degli altri rinoceronti di Sumatra, ma D. s. lasiotis rimase una sottospecie a tutti gli effetti, dato che presentava dimensioni notevolmente più grandi delle altre due.

La specie più arcaica
I rinoceronti ancestrali si separarono dagli altri Perissodattili nell’Eocene Inferiore. Le analisi del DNA mitocondriale fanno ipotizzare che gli antenati dei rinoceronti moderni si separarono dalla linea evolutiva che avrebbe portato agli Equidi circa 50 milioni di anni fa. L’attuale famiglia, i Rinocerotidi, fece la sua prima comparsa in Eurasia nell’Eocene Superiore e gli antenati delle specie attuali iniziarono a disperdersi nel resto del mondo nel Miocene. Il rinoceronte di Sumatra è ritenuto la specie più arcaica tra quelle oggi presenti e mostra molti tratti in comune con i suoi antenati del Miocene.

E’ dotato di due corni
Un rinoceronte di Sumatra adulto misura 120-145 centimetri di altezza al garrese, è lungo 250 centimetri e pesa 500 – 800 chilogrammi, sebbene alcuni esemplari allevati negli zoo possano raggiungere anche i 1000 chilogrammi. Come le specie africane, è dotato di due corni. Il più grande è quello situato sul naso; è lungo generalmente solo 15-25 centimetri, ma in un caso documentato ha raggiunto gli 81 centimetri. Il corno posteriore è molto più piccolo, non supera quasi mai i 10 centimetri, e spesso non è altro che un moncone. Il corno sul naso viene detto anche corno anteriore, mentre quello più piccolo viene detto frontale. Il colore di questi corni è grigio scuro o nero. I maschi hanno corni più lunghi delle femmine, sebbene per il resto non sia presente dimorfismo sessuale. In natura il rinoceronte di Sumatra può vivere per 30-45 anni, mentre il record di sopravvivenza in cattività è attribuito a una femmina della sottospecie lasiotis, la quale morì a 32 anni e 8 mesi di età presso lo Zoo di Londra nel 1900.

Commenti (1)

  1. la foto presentata si riferisce al rinoceronte bianco africano ( ceratotherium simum ) e non al rinoceronte di sumatra.

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