Auto elettrica, una realtà per ridurre sin da subito le emissioni di Co2

di Redazione 46 views1

L’auto elettrica è già il presente, ed è una delle soluzioni concrete per ridurre le emissioni di anidride carbonica”. Lo ha sottolineato Jacques Bousquet, Ad di Renault Italia, uno degli ospiti di Challenge 21, la conferenza sulle sfide del millennio organizzata dal Centro Pio Manzà. ”I trasporti -ha aggiunto- sono una delle cause principali dell’inquinamento urbano, sia per l’anidride carbonica che per le polveri sottili. Una vettura elettrica è una auto normale, non c’è niente di particolare. E’ una vettura con un motore elettrico, una trasmissione continua e una batteria che, a seconda dei modelli, si trova sul pianale sotto la macchina o dietro, però è una vettura che non ha niente di particolare in termini di utilizzo. I vantaggi però sono enormi”.

Auto elettrica, una scelta concreta
Per Bousquet ”l’auto elettrica diventa una scelta per un futuro prossimo veramente concreta. Inoltre è l’auto del presente. Esiste già da cent’anni. Però oggi diventa interessante, perché c’è veramente stata l’evoluzione delle tecnologie della batteria, che ha permesso questo salto molto forte. Oggi la batteria con una tecnologia vincente è quella a ioni di litio. Abbiamo tutti l’immagine di una vettura elettrica piccola, che non ha potenza, ma questo fa parte del passato. Oggi una vettura permette delle potenze competitive, con delle soluzioni a motore termico, con un design moderno e attraente”.

I vantaggi dell’auto elettrica
Anche la percezione dei clienti, aggiunge, ”è cambiata. Se chiediamo ai clienti qual è l’aspettativa per la loro prossima auto, ci sono tanti elementi sul fronte dei consumi ridotti, alimentazione alternativa, emissioni ridotte, che non c’erano negli studi precedenti. Prima si parlava di comodità, di dimensioni, di potenza. Quando si chiede qual è la migliore tecnologia per l’auto di domani, la risposta al 26% è l’auto elettrica, l’ibrida è al 19%, l’auto a bio-carburante e poi l’auto a idrogeno, che oggi non esiste. Questo vuol dire che i clienti sono consapevoli che non c’è una tecnologia vincente, unica, per il domani, ma che probabilmente ci vorrà una coabitazione di diverse soluzioni per riuscire ad abbassare le emissioni e avere vetture più responsabili”.

La consapevolezza degli automobilisti
Per Bousquet i tempi e la consapevolezza degli automobilisti sono maturi. ”La metà degli intervistati sono molto favorevoli e interessati ad acquistare una macchina di questo tipo, un’altra metà è scettica o non interessata. La metà però la considera una soluzione molto valida. In termini di performance attese, si capisce da parte dei clienti che una vettura elettrica non andrà a 200 km all’ora, non avrà un’autonomia oltre i 500 km, si capisce anche che l’auto ha bisogno di un certo numero di ore per essere ricaricata. Da questo possiamo ricavare che le aspettative sono mature e coerenti. La visione di un mercato di vetture elettriche è del 10% tra una decina di anni, nel 2020, il che vorrebbe dire 5 milioni di veicoli elettrici a livello mondiale. Non sarà una soluzione unica, sarà una delle soluzioni concrete, con tanti vantaggi, per arrivare a una soluzione concreta”.

Gli incentivi per le politiche urbane
Ci sono poi dei fattori chiave di successo anche per il Paese. Servono -spiega Bousquet- degli incentivi alle località nazionali e regionali, per sviluppare politiche urbane a beneficio dell’ambiente e dei consumatori. Non servono incentivi alle imprese che svilupperanno le reti di ricarica, inoltre secondo noi serve uno sforzo all’educazione e alla formazione sui temi ambientali, per far capire che oggi sul tema dei trasporti c’è la capacità di avere dei mezzi di trasporto simpatici, con un buon design, che vanno velocemente e hanno tutte le capacità di una vettura a motore termico, ma anche con dei vantaggi enormi per l’ambiente. Secondo me questo deve essere spiegato alle popolazioni, soprattutto a quelle giovani, che vedono la mobilità in modo diverso”.

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