La bioarchitettura secondo aka architetti

di Redazione 100 views0

 L’ interesse nei confronti delle potenzialità della bioarchitettura è negli ultimi anni enormemente cresciuto. Committenti pubblici e privati si stanno impegnando in questa direzione in interventi su edifici esistenti e in nuove costruzioni, nonostante una normativa ancora in fase di definizione.

UN PROGETTO DI BIOARCHITETTURA
In questo contesto la Proholz Gmbh di Chemnitz ha invitato studi di architettura a partecipare a un concorso per lo sviluppo di un prototipo di casa unifamiliare in legno da commercializzare in Italia, Svizzera e Germania. Ha vinto il primo premio lo studio a.k.a. architetti, impegnato nella ricerca di un punto di incontro tra sostenibilità ambientale e qualità architettonica, con un modello di abitazione biocompatibile adattabile a diversi contesti e personalizzabile in base alle esigenze dei proprietari. Il concetto di abitazione ecologica non riguarda, infatti, solo il rispetto di determinati parametri di risparmio energetico, ma è più in generale relativo alla creazione di ambienti salutari e piacevoli, così da favorire una vita di qualità e in armonia con la natura.

I PRINCIPI DELLA BIOARCHITETTURA
Il modello di bioarchitettura proposto dal design team di a.k.a., composto da Federica Caccavale, Alessandro Casadei e Paolo Pineschi, si approccia al bioclima iniziando dagli spazi esterni, organizzando l’ edificio con una forma compatta in modo da ridurre l’ occupazione di suolo, preservando dove possibile la vegetazione esistente, scegliendo e posizionando le nuove essenze arboree in modo da bloccare i venti freddi d’ inverno e proteggere dal sole d’ estate. Per l’ unità abitativa tipo è stata, inoltre, prevista la possibilità di realizzare un piccolo orto domestico di frutta e verdura.

LA CASA SECONDO LA BIOARCHITETTURA
L’ idea dominante dello studio romano era quella di preservare una forte comunicazione, sia visiva che funzionale, tra esterno e interno, tra casa e giardino, in particolare per gli spazi di uso collettivo e diurno – soggiorno, pranzo, cucina.

L’ ISOLAMENTO TERMICO
Spesso si tende a pensare che le esigenze di isolamento termico siano in conflitto con il piacere di mantenere questo tipo di relazione intensa con la natura o l’ ambiente circostante. Sono invece disponibili sul mercato sistemi di vetrate ad alto valore isolante e, con l’ uso di schermature dal sole ed aperture ben studiate, le facciate possono contribuire al riscaldamento invernale e al raffrescamento estivo. In particolare gli spazi a doppia altezza in corrispondenza del soggiorno e delle scale funzionano come “camini bioclimatici” nella stagione estiva, aspirando l’aria calda dagli ambienti attraverso lucernari nel tetto, e come serre in nella stagione invernale, immagazzinando il calore del sole.

AUTO-SUFFICIENZA ENERGETICA
A questi dispositivi naturali a.k.a. architetti affianca dispositivi attivi per la produzione dell’ energia, scelti a seconda delle caratteristiche del contesto naturale: pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici, impianti geotermici domestici, caldaie a biomasse, pompe di calore reversibili.

Nel modello di casa unifamiliare proposto è prevista anche la possibilità di raccogliere e utilizzare l’ acqua piovana, per irrigazione o per uso domestico (attraverso la lavatrice) in quanto priva di calcare. I materiali e le finiture, infine, saranno riciclabili, atossici, antiallergici e, dove possibile, scelti tra i materiali naturali prodotti e lavorati nella zona.

Per informazioni: Federica Caccavale
a.k.a. architetti – piazzale Portuense 3 – 00153 Roma, Italia
tel. +39.06.6382335 fax +39.06.39380525
e-mail: [email protected]
web: www.akaproject.it

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