La terra continua a tremare e ormai sembra non avere più tregua. Anche l’Italia deve fare i conti con nuove scosse di terremoto, qualche giorno fa quella in Toscana, avvertita anche a Firenze e poi a Città di Castello, lo sciame sismico continua tra Umbria e Marche.
terremoto Emilia Romagna
Il monitoraggio delle torri emiliane dopo il sisma
Fin dai giorni successivi alla prima forte scossa di terremoto che ha sconvolto l’Emilia Romagna, un gruppo di ricercatori della sezione bolognese dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si sono impegnati in una serie di misure di laser scanning che hanno fornito diverse informazioni utili sui danneggiamenti provocati dal sisma – la loro attenzione in particolare si è concentrata sui campanili.
Terremoto in Emilia: i modelli matematici per individuare le faglie
Continuano le analisi dei ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – l’INGV – per individuare con la massima precisione le faglie su cui sono avvenuti i terremoti. Lavoro complesso che deriva dall’incrocio di dati geologici e sismologici, con le immagini della zona riprese dai satelliti italiani COSMO-SkyMed.
Terremoto Emilia Romagna: secondo la Federpetroli non c’è correlazione terremoti-trivellazioni
Noi avevamo già preso posizione qualche giorno fa sul fracking in un post. Oggi ne ritorniamo a scrivere perché la polemica sulle trivellazioni ha provocato pure la risposta della Federpetroli – ovvero della Federazione Internazionale del Settore Petrolifero.
Terremoti: le previsioni per il futuro
Fino a qualche giorno fa non sapevo nemmeno chi fosse. Poi mi sono imbattuto in Alessandro Martelli, direttore dell’Enea di Bologna e ingegnere sismico, su diversi blog. Alla faccia della bufala del fracking ha affermato più volte che il terremoto in Emilia Romagna era stato previsto. Ovviamente bisogna utilizzare un bel paio di pinze quando si usa la parola previsioni insieme alla parola terremoto: un professionista serio del settore non potrebbe mai arrischiarsi ad affermare che un sisma di una certa potenza possa avvenire in un dato luogo il tal giorno…
Terremoto Emilia. forse è la rottura di una faglia
Grossomodo novecento scariche dalla prima scossa avvenuta nella notte del 20 maggio – più le repliche della stessa portata di ieri, 5,8 gradi della scala Richter contro i 6,1 del 20 maggio. secondo il sismologo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Alessandro Amato:
La zona più attiva è quella più occidentale, tra Modena, Moglia e Mirandola, ma si sta estendendo verso ovest.
Anticipare i terremoti: Giampaolo Giuliani ci riuscirebbe
Stamattina mi sono imbattuto in questo video proveniente dal blog di Beppe Grillo. In sintesi sembra che ci sia una persona – si chiama
Giampaolo Giuliani – in grado di anticipare di un breve lasso di tempo – si parla di un intervallo compreso tra le 6 e le 24 ore – il manifestarsi di un terremoto.
Terremoto in Emilia Romagna: la bufala del fracking
Secondo Wikipedia il fracking o fatturazione idraulica,
è lo sfruttamento della pressione di un fluido, in genere acqua, per creare e poi propagare una frattura in uno strato roccioso. La fratturazione, detta in inglese frack job (o frac job), viene iniziata da una trivellazione eseguita in una formazione di rocce petrolifere, per aumentare l’estrazione e il tasso di recupero del petrolio e del gas naturale contenuti nel giacimento.
La mappa dei terremoti in Italia negli ultimi 150 anni
Dopo aver visto le tragiche immagini del terremoto in Emilia Romagna tutti cercano informazioni sui terremoti. Il terremoto di domenica scorsa mi ha incuriosito e ho fatto qualche ricerca: tra le cose interessanti che si possono trovare in rete c’è una mappa che mostra dove sono avvenuti i maggiori terremoti dall’Unità d’Italia ad oggi.
Terremoto Emilia Romagna: monitorare le scosse con l’app INGVterremoti
Sull’argomento terremoti la massima autorità italiana è senza ombra di dubbio l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – ovvero l’INGV. Costituito nel 1999, l’Istituto raccoglie e valorizza le competenze e le risorse di cinque istituti già operanti nell’ambito delle discipline geofisiche e vulcanologiche: l’Istituto Nazionale di Geofisica; l’Osservatorio Vesuviano; l’Istituto Internazionale di Vulcanologia; l’Istituto di Geochimica dei Fluidi; l’Istituto per la Ricerca sul Rischio Sismico.