Terremoto nella Pianura Padana Emiliana: il resoconto della conferenza stampa

di Redazione 46 views0

Il 30 maggio si è tenuta a Roma la conferenza stampa sul terremoto che in questi giorni ha colpito la Pianura Padana Emiliana, provocando una grande emergenza per l’alto numero di sfollati ed anche diversi morti. Il sisma è stato avvertito chiaramente in tutto il Nord Italia, ma ci sono state scosse anche al Sud, in particolare in Calabria ed in Basilicata.

Durante la conferenza, sono stati resi noti i dettagli sull’estensione dell’area colpita dal sisma:

La sequenza sismica della Pianura Padana Emiliana sta interessando un’area che si estende peroltre 50 km parallelamente al fronte della catena appenninica e al fiume Po. La zona interessatadall’attività sismica coincide con una struttura geologica sepolta sotto la pianura padana. I terremotidi questi giorni hanno mostrato che il fronte attivo si muove in maniera coerente raccorciando lazona in senso nord-sud, lungo faglie orientate in direzione est-ovest.

Ci sono stati moltissimi terremoti, quasi tutti di piccola entità, ma anche sei terremoti di magnitudo maggiore di 5, ben più rischiosi:

I dati geologici mostrati durante la conferenza stampa hanno fornito un’interpretazione, sia purepreliminare, delle faglie attivate con le scosse di questi giorni. Sono stati inoltre illustrati e spiegatigli estesi fenomeni di liquefazione e i cosiddetti vulcani di fango osservati dopo il terremoto, dovutialla presenza, nel sottosuolo padano, di livelli sabbiosi saturi di acqua.

Al momento nella zona dell’epicentro sono presenti squadre di esperti che stanno analizzando il territorio, per monitorare il sisma con tutti gli strumenti possibili. Per ascoltare l’audio della conferenza: http://www.youtube.com/user/INGVterremoti

Intanto, chi si trovasse nelle zone colpite dal sisma può seguire il terremoto in tempo reale, monitorandolo grazie all’app INGVterremoti. L’Istituto in questi giorni ha utilizzato proprio la rete come strumento rapido per la diffusione di informazioni, avvalendosi anche di Twitter. Sui social network le notizie corrono al doppio della velocità, così come le informazioni sull’assistenza e i consigli su come comportarsi durante l’emergenza.

 

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