Belgio, riaprono le centrali nucleari chiuse per micro crepe

 I Verdi al Parlamento Europeo si sono espressi duramente contro la recente decisione del Belgio di riaprire le due vecchie centrali nucleari di Doel3 e di Thiange, chiuse per micro crepe nelle camicie di contenimento dei reattori. Secondo i Verdi la scelta presenta notevoli fattori di rischio.

Da Lione ad Avignone, una catena umana per dire no al nucleare

Dopo il disastro di Fukushima, anche i nostri cugini di Oltralpe sembrano accorgersi che l’energia nucleare non è poi così conveniente. E così oltre sessantamila persone si sono trovate tra Lione ed Avignone per manifestare con una catena umana la loro opposizione al nucleare in occasione del primo anniversario del terribile incidente giapponese – ovvero l’11 marzo scorso.

La liberalizzazione e le scorie nucleari

L’Italia forse è definitivamente uscita dal nucleare con i referendum del giugno scorso. Ma anche se molti non lo sanno noi continuiamo a vivere a contatto con il nucleare. Essenzialmente si tratta delle scorie radioattive che le centrali nucleari italiane hanno prodotto durante la loro breve vita e che ora lo Stato si trova sul groppone – e dovrà pagare il costo del loro immagazzinamento ancora per migliaia di anni.

Foche irradiate a Fukushima ritrovate morte in Alaska?

Più di sessanta foche morte e un’ottantina di animali malati sono state ritrovate nello scorso dicembre sulle coste dell’Alaska, e lo stesso fenomeno è stato osservato in Russia e Canada. Non è stata ancora stabilita la causa dei decessi e delle malattie. Tra le possibilità che sono state pensate c’è anche la contaminazione radioattiva – ovviamente causata dall’incidente di Fukushima – degli animali – ed è anche l’ipotesi che inquieta maggiormente gli scienziati.