Centrale nucleare di Trino: approvato il decreto di disattivazione

di Redazione 113 views0

La centrale nucleare Enrico Fermi di Trino, a Vercelli, non è più attiva dal 1987. Si tratta della prima iniziativa industriale in Italia che riguarda il campo del nucleare, ma il Ministero dello sviluppo economico ha finalmente approvato il decreto per lo smantellamento definitivo della centrale.

Nata nel 1961, la centrale ha iniziato a produrre energia elettrica nel ’64: da Edison è passata sotto il controllo dell’Enel e nel 1987 è stata fermata definitivamente. L’impianto è stato disattivato in toto solamente nel 1990 e da allora la struttura è stata comunque mantenuta in sicurezza per evitare che arrecasse danni sia all’ambiente che alla popolazione.

Solamente adesso, nel 2012, è stato approvato il decreto di disattivazione e la Centrale di Trino è la prima tra le quattro centrali italiane a beneficiarne. A renderlo noto è la Sogin (Società di Stato per la bonifica dei siti nucleari) che si occuperà del caso. Il piano di bonifica prevede un investimento di 234 milioni di euro per lo smantellamento e il conferimento dei rifiuti dal deposito nazionale. Prima del 2024 tuttavia il territorio non sarà riutilizzabile, ma le operazioni di smantellamento dovrebbero concludersi già nel 2019.

Già nel 1999, comunque, sono stati smantellati i trasformatori che collegavano la centrale alla rete elettrica; successivamente, nel 2002, sono state demolite le torri di raffreddamento ausiliarie e l’anno successivo sono stati decontaminati i generatori di vapore e demoliti gli edifici che ospitavano i generatori diesel d’emergenza e gli spogliatoi del personale. Nel corso degli anni, quindi, più parti della centrale sono state già eliminate. Anche nel 2006, è stata eliminata la traversa sul Po, sono stati smontati i componenti dell’edificio turbina, tra gli altri lavori effettuati e che procedono tutt’oggi.

Sono stati compiuti passi in avanti anche per quel che riguarda la gestione e messa in sicurezza dei rifiuti, per la quale sono state utilizzate le tecnologie più innovative, speriamo soltanto che almeno questa volta gli impegni presi verranno mantenuti.

Photo Credits | Thinkstock

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