Agriturismo a chilometri zero, una proposta di Coldiretti

 Non solo cibo locale prodotto in azienda, nelle campagne arriva l’agriturismo ristrutturato a chilometri zero dove sono banditi l’utilizzo materiale, di arredi e la progettazione di particolari architettonici del tutto estranei al territorio”. A lanciare l’idea è Simone Ferri Graziani, presidente di Coldiretti Livorno ed esponente nazionale dell’associazione Terranostra ad Agri@tour, il salone dell’agriturismo, dove ha raccontato la propria esperienza innovativa. Sono ben 19.019 gli agriturismi italiani che segnano il paesaggio delle campagne e continuano ad aumentare (+2,9% secondo Istat), per questo ”negli interventi di recupero dei nostri casali e delle nostre fattorie -sostiene Ferri Graziani- dobbiamo mettere al bando l’utilizzo di materiali che non siano espressione del territorio. Non è corretto ricostruire antichi solai con legni o con elementi che non hanno niente a che vedere con la realtà locale”.

Bioedilizia: a che punto sta l’Italia?

 Progettare e costruire gli edifici secondo una nuova concezione dove la parola d’ordine è ‘sostenibilità’. E’ questa la sfida del futuro perché anche una casa ‘può risparmiare da sé’. Ma bisogna pensare secondo una nuova ottica quella della bioedilizia che ha la necessità di far coesistere l’avanzamento della tecnica con il risparmio energetico. L’interesse verso i prodotti ‘green’ legati al settore dell’edilizia è in continua crescita e lo dimostra anche l’attenzione posta all’Expo di Shangai. E settembre è proprio il mese che il Padiglione Italiano dell’Esposizione di Shanghai, dedica all’architettura. ‘Active Sustainable Design Now’ è stata la prima conferenza in programma, promossa da GranitiFiandre e Iris Ceramica, interamente dedicata all’argomento dell’architettura sostenibile, uno dei principali concetti promossi dall’Esposizione Universale di Shangai sul tema ‘Better City, Better Life’. Un’occasione per il Bel Paese per sfoggiare i propri ‘fiori all’occhiello’. La bioedilizia, dunque, è una sfida che deve essere affrontata.

Fertilizzanti green e mini celle solari dalle piante: i progetti del Mit

 Il futuro della chimica appare sempre più green. Ed a renderla eco-compatibile stanno provando anche due scienziati del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston (Usa). I ricercatori Christopher Cummins e Daniel Tofan che hanno infatti sintetizzato il fosforo, elemento base di detergenti, fertilizzanti e pesticidi, grazie ai raggi ultravioletti e senza ricorrere al classico processo con il cloro, nocivo per la salute degli operatori e per l’ambiente. A riferirlo è Galileonet.it sottolineando che la nuova metodica eco-friendly è riportata sulle pagine di Angewandte Chemie.

L’eco-lifestyle si impara a scuola: l’importanza del riciclo in classe

 Per circa 8 milioni di studenti italiani sta per scattare l’ora X del ritorno sui banchi di scuola: ricomincia il tempo delle lezioni, di compiti in classe e a casa, di test scritti e interrogazioni. Tutte attività che ruotano intorno ad un materiale tanto comune quanto prezioso: la ‘carta’. Proprio per questo motivo, Comieco, il Consorzio per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, propone a studenti e insegnanti alcuni semplici suggerimenti per trattare al meglio questo materiale anche quando, apparentemente, cessa di essere utile.
Se ognuno degli studenti del primo e secondo ciclo della scuola primaria e delle superiori riciclasse ogni anno anche solo un quaderno e una confezione di pennarelli si raccoglierebbero quasi 1.000 tonnellate di carta e cartoncino: una montagna di macero utile per produrre nuovi articoli.

Ecomovel, i mobili ecologici portano l’eco-design in Europa

 Un marchio di eco-design tra paesi del sud Europa e strumenti utili per sostenere la crescita di eco-design nel settore del mobile e dell’arredamento. E’ Ecomovel, il progetto Med, che ha ricevuto il contributo della Commissione Europea e che vede insieme Italia, Portogallo, Croazia, Grecia, Spagna. E’ partner per l’Italia il Centro Sperimentale del Mobile. ”Ecomovel – dice Luigi Borri, presidente del CSM – prende infatti il via dall’esperienza del Green Home, il mobile ecologico, esperienza maturata da CSM, Casa Toscana e da Regione Toscana già da circa 10 anni. Ora si tratta di far crescere ulteriori strumenti per le imprese dei diversi paesi partner che saranno coinvolte anche in atelier di sperimentazione. Un settore importante di sviluppo. La sostenibilità e le sinergie che in questo ambito possono nascere sono una vera scommessa per la ripresa”.

Cellulari sempre più green: le nuove sfide sul mercato si giocano sulla sostenibilità

Realizzati con materiali ecocompatibili, alimentati da energia solare o, secondo una visione più futuristica, da soluzioni zuccherine. In campo ‘green’ ha inizio la sfida per i nuovi telefonini che non si risparmiano di battersi a suon di ‘sostenibilità’. Così le aziende produttrici si impegnano a garantire prodotti sempre più eco-friendly.
E tra quelle più virtuose la eco guida di Greenpeace promuove a pieni voti Nokia che ormai ha un primato che dura da anni, grazie soprattutto all’eliminazione sempre maggiore delle sostanze tossiche dai suoi prodotti.

A Londra si costruisce Yellyfish, il primo teatro di rifiuti

 Un teatro ricavato dai rifiuti. Accade a Londra, dove è in fase di realizzazione “Yellyfish“, che si basa su una logica semplicissima: il riutilizzo dei materiali riciclati. A progettare l’opera due artisti Folke Köbberling e Martin Kaltwasser che non si stanno basando su un progetto preciso ma sui materiali che giorno dopo giorno sono disponibili per l’assemblaggio. Sull’onda della junkitechture (l’arte di costruire con i rifiuti) sarà realizzato utilizzando rifiuti di ogni genere: vecchie scenografie teatrali, cassette del mercato, vecchie cucine, scarti di cantieri edili, un intero muro realizzato di bottiglie, insomma tutto il necessario per mantenersi in piedi per almeno due mesi. Infatti dopo la metà di ottobre e dopo aver ospitato due spettacoli sui mutamenti climatici il teatro verrà demolito.

Pellicole ecosostenibili per le valige negli aeroporti: i bagagli viaggiano green

 Bagaglio a tutta sicurezza in abito ‘verde’ quando si parte per destinazioni lontane. Si sa che per evitare alle valigie ‘brutti scontri’ in volo non resta che avvolgerle in pellicole protettive pronte all’uso in ogni aeroporto. Da oggi anche in veste ecosostenibile. L’iniziativa è di TrueStar, l’azienda che offre servizi di avvolgimento, protezione e assicurazione dei bagagli e dei documenti personali del passeggero, all’interno degli aeroporti, attraverso una macchina specifica avvolge ogni singolo bagaglio con una pellicola protettiva in resina plastica (TrueStar SecureBag Film) certificata Iso 9001:2000, completamente riciclabile, non tossica e non inquinante.

Bottiglie di plastica in PET riciclato, un passo avanti per ridurre l’inquinamento

 E’ entrato in vigore il 5 agosto il provvedimento con cui il Ministero della Salute autorizza l’impiego per la produzione delle bottiglie di plastica di acqua minerale del PET riciclato (R-PET). Ed il Gruppo Sanpellegrino, prima azienda in Italia nel settore delle acqua minerali, plaude a tale decisione ”che allinea l’Italia ad altri Paesi europei, come Germania e UK, e d’Oltreoceano come gli Usa e che non solo inciderà positivamente sull’impatto ambientale dei contenitori in plastica, ma darà nuovo impulso all’economia nazionale. Un passo importante per il quale sento il dovere di ringraziare il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità che ha avuto il compito di verificare i requisiti di idoneità dei nuovi contenitori in termini di igiene e sicurezza” ha dichiarato Stefano Agostini, AD del Gruppo Sanpellegrino.

Scarpe ecologiche: tutto quello che dovete sapere

 Dai modelli 100% riciclabili a quelli ottenuti da buste di plastica o da materiali naturali come canapa, steli di myōga (una varietà di zenzero), fibre di palma, cotone e paglia di riso. Ma di cosa parliamo? Dell’elemento base del nostro abbigliamento: le scarpe. Ebbene si anche i nostri piedi sentono l’esigenza di rispettare l’ambiente. Tante le novità e tra le proposte più curiose, c’è anche la scarpa che si allunga per crescere assieme al piede del bambino che la indossa, diminuendo così anche la produzione di rifiuti. Ma le eco scarpe fanno bene anche alle tasche dei consumatori proponendo prezzi equo e ‘pacchetti famiglia’. Aiutare l’ambiente non costa poi così tanto.