Siemens presenta la nuova turbina eolica senza moltiplicatore di giri per velocità di vento moderato-basse

 In occasione della Fiera Internazionale sull’energia eolica EWEA 2011 di Bruxelles, il Settore Energy di Siemens ha presentato la nuova turbina eolica Direct Drive senza moltiplicatore di giri per velocità di vento moderato-basse. La nuova turbina SWT-2.3-113 è caratterizzata da un innovativo concept a presa diretta che utilizza un generatore compatto con tecnologia a magneti permanenti, i cui maggiori vantaggi sono rappresentati da un design semplice ed estremamente efficiente facendo a meno del moltiplicatore di giri e avendo il 50% in meno di componenti rotanti. Il risultato è un’elevata efficienza anche a carichi ridotti, per una sempre maggiore ed efficiente produzione di energia pulita per uno sviluppo sostenibile. Con una capacità di 2.3 megawatt (MW) e un diametro del rotore di 113 metri, la nuova turbina eolica è progettata per massimizzare la produzione di energia nei siti in cui la velocità di vento è moderato-bassa.

L’energia eolica è la prima vittima del decreto sulle rinnovabili

 Il numero degli impianti eolici realizzati in Italia nel 2010 è notevolmente diminuito , lo si constata dai dati presentati da Anev, l’Associazione nazionale dell’Energia del Vento, e accade a causa dei tagli attuati dal decreto sulle energie rinnovabili. C’è stata una riduzione del 20% della potenza annua installata rispetto al 2009.
Nel corso dell’ultimo anno abbiamo assistito a un’assurda campagna nazionale volta a screditare l’energia eolica definita, in una escalation senza precedenti, come nemica del paesaggio, foriera di capitali di dubbia provenienza, inutile e dannosa. In realtà l’energia eolica ha generato ricchezza, creato migliaia di nuovi posti di lavoro con una prospettiva di raggiungerne oltre 67.000 al 2020, aumentato la sicurezza energetica del nostro Paese, riducendo la bolletta e l’inquinamento atmosferico.

Consumi di energie rinnovabili al 30 per cento nel 2020: lo studio Eurispes

 I consumi relativi all’elettricità da fonti di energia rinnovabile dovrebbero raddoppiare nel 2020 (rispetto al 2005) passando da 16,29% a 28,97%, quelli per il calore passerebbero dal 2,8% al 15,83% mentre per i trasporti dallo 0,42% al 6,38%. Lo sostiene il ‘Rapporto Italia 2011’ dell’Eurispes che riporta le proiezioni del Piano di azione nazionale 2010. In particolare, prosegue l’Eurispes, per la produzione elettrica, tra le fonti rinnovabili un ampio incremento è previsto l’eolico (oltre 24.000 Gigawatt al 2020) e per la biomassa (a 21.000 Gw al 2020), il solare registra 71.288 impianti fotovoltaici (nel 2009) per 1.144 megawatt. Per i trasporti il maggior consumo dovrebbe essere quello del biodiesel.

Mondo libero dal petrolio già dal 2030: è possibile

In un Pianeta che dipende all’80% dai combustibili fossili e in cui l’apporto delle rinnovabili non va oltre il 13% la visione di un mondo mandato avanti solo grazie a vento, acqua e sole puo’ sembrare un’utopia, ma non secondo lo scenario disegnato da due ricercatori californiani: con ‘appena’ qualche milione di turbine eoliche, 90mila centrali solari e pochi altri ingredienti sarebbe possibile abbandonare petrolio e simili gia’ dal 2030. Secondo i calcoli pubblicati sulla rivista Energy Policy da Mark Delucchi dell’universita’ della California e Mark Jacobson di Stanford la ‘lista della spesa’ per un mondo con solo energia verde comprende 4 milioni di turbine eoliche da 5 megawatt, 90mila grandi centrali solari da 300 megawatt, sia del tipo fotovoltaico che a concentrazione, e 1,7 miliardi di piccoli pannelli fotovoltaici da 3 chilowatt da installare sui tetti di praticamente tutte le case del pianeta.

Energia eolica e solare: la Lipu scrive alle regioni per chiedere le linee guida sugli insediamenti

 Con una lettera inviata nei giorni ai presidenti delle regioni, agli assessori competenti e alle commissioni consiliari regionali interessate, la Lipu-BirdLife Italia chiede che vengano adottate con urgenza, entro il prossimo primo gennaio 2011, le linee guida regionali per l’insediamento di impianti da fonti energetiche rinnovabili, in gran parte eolico e fotovoltaico. “Un’occasione -sottolinea la Lipu- per salvaguardare ambiente, paesaggio, biodiversità“.
Dopo l’approvazione del decreto del ministero dello Sviluppo Economico dello scorso 10 settembre, che fissava le Linee guida nazionali, la Lipu chiede dunque alle regioni di intervenire, come previsto dallo stesso decreto, con un provvedimento che metta ordine a uno sviluppo incontrollato del settore.

L’Algeria punta sulle rinnovabili: ecco il piano post-petrolio

 Il governo algerino pensa al post-petrolio e lancia un maxi-piano all’insegna delle risorse rinnovabili. Il ministero dell’Energia ha annunciato “un programma estremamente ambizioso in materia di energia solare, eolica e geotermica” in vista dell’esaurimento delle riserve di idrocarburi, che secondo le previsioni comincerà a farsi sentire verso il 2030, come ha spiegato il ministro Youcef Yousfi. “Tra qualche settimana presenteremo al governo un piano di sviluppo delle energie innovative e rinnovabili“, ha annunciato Yousfi, secondo quanto riferisce il quotidiano algerino ‘Ennahar’.
Secondo il ministro, questo piano permetterà da qui ai prossimi 20 anni di produrre, a partire dalle energie rinnovabili, la stessa quantità di elettricità prodotta attualmente col gas naturale, di cui il sottosuolo algerino è particolarmente ricco. “Si tratta di un programma enorme e di una enorme sfida e il governo ci sarà per accompagnare ed aiutare gli operatori del settore alla sua messa in opera“, ha aggiunto il ministro, ricordando che tra i progetti vi è quello di una centrale per la produzione di energia solare nel Sahara con una capacità di 150 megawatt.

Energia eolica: un accordo tra i Paesi nordici per una rete offshore

 L’importanza di creare una nuova struttura energetica nel Mare del Nord, che permetta di sfruttare appieno l’energia prodotta dai parchi eolici offshore, e’ data ormai per scontata. La reclamano l’industria dell’eolico, ma anche i ministri dell’energia dei paesi interessati e gli operatori del sistema di trasmissione dell’elettricita’. Riuniti a Ostenda dalla Presidenza Belga dell’Unione europea e dall’Ewea (european Wind Energy Association), industria e governi hanno annunciato che in tempi brevissimi (il 2 dicembre prossimo) si continuera’ a dare forma al progetto con la firma di un ”memorandum of understanding” sull’iniziativa della rete offshore dei paesi del Mare del Nord.

Legambiente: via le cosche mafiose dall’eolico

 Alla Dia di Palermo e Trapani va il nostro plauso per l’eccellente lavoro che ha portato al maxi sequestro di Alcamo. Questa operazione ha una doppia valenza perché oltre a sferrare un duro colpo alla criminalità organizzata, ripulisce un settore che deve rimanere lontano dagli interessi della mafia. Le rinnovabili sono un comparto in crescita, l’unico che non ha subito gli effetti della crisi, su cui si può basare il rilancio del paese e del Sud in particolare”. Ad affermarlo in una nota è il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, commentando il blitz antimafia che ha portato al sequestro di beni per 1,5 miliardi di euro a un imprenditore in odor di mafia di Alcamo, in provincia di Trapani.

Google e le green policies: 39milioni di dollari investiti in energia eolica

 Google sempre più ‘verde’: il colosso di Mountain View ha annunciato che per i prossimi vent’anni comprerà energia eolica da NextEra Energy per alimentare alcuni dei suoi centri dati. L’accordo arriva a tre mesi dall’investimento di quasi 39 milioni di dollari in due impianti di energia eolica del Nord Dakota, sviluppati sempre da NextEra Energy, in grado di produrre abbastanza energia per soddisfare il fabbisogno di oltre 55 mila abitazioni. Google Energy, creata a dicembre scorso proprio per consentire alla compagnia di acquistare grossi volumi di rinnovabili, comincerà a comprare energia eolica a partire dal 30 luglio da uno stabilimento di NextEra situato nell’Iowa.