Energia eolica: l’Italia uno dei paesi più promettenti, ma la riforma rischia di bloccare le rinnovabili

L’Italia appare uno dei paesi più promettenti per lo sviluppo dell’energia eolica. I dati pubblicati dall’Ewea (European Wind Energy Association) posizionano infatti il nostro paese al terzo posto per nuova capacità installata nel 2009. In Italia la potenzialità èaumentata l’anno scorso di 1114 MW, un 11% di quella europea. Anche se ben lontano dai due mercati leader, quello spagnolo – che da solo l’anno scorso ha promosso l’installazione di 2459 MW – e quello tedesco con 1917 MW, il nostro mercato viene considerato tra quelli maturi e in forte crescita.

La Svizzera punta sull’energia eolica: 500 i progetti in cantiere

 In Svizzera l’interesse per l’energia eolica è grande: sono oltre 100 i progetti che si trovano in uno stadio avanzato e 400 sono invece in linea d’attesa. La Confederazione elvetica ha promulgato raccomandazioni per aiutare cantoni e comuni, come pure gli investitori, a trovare punti di riferimento. Obiettivo: evitare conflitti tra necessità energetiche e protezione dell’ambiente. Le zone nelle quali l’energia eolica sarebbe redditizia (velocità del vento: almeno 5,5 metri al secondo) coincidono spesso con siti protetti, ha sottolineato il direttore dell’Ufficio federale dell’energia Michael Kaufmann, presentando queste direttive alla stampa. La lista dei 110 luoghi idonei allestita nel 2004 non va più considerata come esaustiva.

Energie rinnovabili: dall’Autorità nuove regole per la diffusione del risparmio energetico

Promuovere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non programmabili (tra cui eolico e solare fotovoltaico) attraverso una piu’ efficiente gestione della rete riducendo i costi per i clienti finali. E’ questo l’obiettivo dei nuovi provvedimenti dell’Autorità per favorire lo sviluppo degli impianti di generazione da fonti rinnovabili non programmabili e una maggiore integrazione della loro produzione nel mercato; un obiettivo da perseguire, oltre che con interventi dell’Autorità, anche proseguendo nello sviluppo della rete elettrica esistente. Fra le principali novità dei provvedimenti adottati, vi è la possibilità per il Gestore dei Servizi Energetici (Gse) di acquisire via satellite, in tempo reale, i dati sulla produzione da fonti rinnovabili non programmabili, in modo da poter meglio prevedere le immissioni di energia elettrica in rete, da impianti di potenza inferiore a 10 Mva.

Usa, a New York un bando per impianti eolici off-shore

 L’Autorità per l’Energia dello Stato di New York (Nypa) ha annunciato il bando di gara per la realizzazione di impianti eolici off-shore nelle acque dei Grandi Laghi (Eire e Ontario) dove, sulla base di stime effettuate dall’Autorità, potrebbero essere realizzati impianti per una potenza complessiva compresa tra 120 e 500 MW. I cantieri potrebbero aprire già nell’estate 2011. Le imprese interessate a partecipare al programma, che rappresenta il primo progetto eolico in acque dolci degli States, sono invitate a presentare le proposte entro il 1 giugno 2010.

IL BANDO PER GLI IMPIANTI EOLICI OFF-SHORE
Entro la fine del 2010 lo Stato di New York annuncerà i vincitori del bando ed entro maggio 2011 saranno completati gli accordi per lo sviluppo dei progetti. La realizzazione di questi impianti eolici off-shore rappresenta un tassello fondamentale della strategia che lo Stato di New York sta adottando per elevare il contributo di energia elettrica da fonti rinnovabili e per creare nuovi posti di lavoro nella green economy.

Kitenergy, l’ aquilone che trasforma il vento in energia pulita

 Kitenergy è un progetto tanto semplice quanto innovativo a livello mondiale nel settore energie rinnovabili: un kite sfrutta il vento di alta quota per generare energia pulita.

COME NASCE KITENERGY
Già alla fine degli anni Settanta, John Loyd, ricercatore ai Berkeley Lawrence Livermore Labaratories, pubblicò uno studio molto interessante dimostrando la possibilità di generare sorprendenti quantità di energia catturando il vento di alta quota mediante aquiloni. A quei tempi però non esistevano ancora delle tecnologie sofisticate per effettuare realmente il sistema di controllo di suddetti aquiloni e passarono alcuni anni prima che si sviluppasse l’ idea.
I ricercatori del Politecnico di Torino cominciarono a lavorarci circa 5 anni fa quando Massimo Ippolito, titolare di una azienda elettronica del torinese, propose loro di lavorare su questo problema. Il passo successivo fu l’ ottenimento di finanziamenti dalla Regione Piemonte e, grazie anche all’ uso di tecnologie avanzate e modelli matematici sofisticati, i ricercatori hanno realizzato un complesso sistema di simulazione e di controllo in grado di valutare le reali potenzialità di generazione di energia. Allo scopo di verificare i risultati di laboratorio, è stato realizzato anche un primo prototipo. Kitenergy è così diventato nel settembre 2006 il primo prototipo nel mondo di generatore eolica di alta quota.

Energia eolica: quella degli Usa basterebbe per il fabbisogno mondiale

 Tutto il mondo potrebbe essere ‘mosso’ dal vento, basterebbe anche solo quello che spira su suolo americano: infatti l’ energia eolica prodotta con un sistema di turbine sparse sul territorio dei soli Stati Uniti potrebbe essere sufficiente a coprire il fabbisogno del mondo intero. E’ quanto stimato in uno studio pubblicato sulla rivista dell’ Accademia Americana delle Scienze ‘Pnas’ da Michael McElroy della School of Engineering and Applied Sciences, Harvard University di Boston.

UNA RETE DI TURBINE
Secondo il calcolo eseguito dagli esperti basterebbe una rete di turbine da 2,5 megawatt di potenza (posizionate in modo da non danneggiare l’ambiente, ovvero nei territori non forestali, dove non ci sono ghiacciai e in aree non urbane), che operino ad appena il 20% della loro capacità, per produrre un quantitativo di energia pari a oltre 40 volte il consumo globale corrente di elettricità, oltre cinque volte il consume globale di energia in tutte le sue forme.

Francia, mulini a vento sotto i ponti della Senna e sui tetti di Parigi

 Mulini a vento sotto i ponti della Senna e sopra i tetti di Parigi: così parte nella capitale francese la rivoluzione eolica. Dopo Londra anche la Ville Lumiere – la Francia è il secondo paese dopo l’ Inghilterra a disporre del più grande potenziale di vento – si doterà di impianti eolici per la produzione di energia elettrica. Uno studio dell’ Agenzia regionale dell’ energia e dell’ ambiente ha rilevato forti correnti di vento in quattro luoghi della città: Montmartre, le Buttes-Chaumont e Belleville nel nord e l’ avenue de France nel XIII arrondissement nel sud.

IDROEOLICHE LUNGO LA SENNA
Inoltre è in cantiere il progetto di installare idroeoliche ai piedi di certi ponti per utilizzare le correnti della Senna. I primi test saranno fatti nel 2011 o nel 2012.

Svezia, in progetto il mega parco eolico di Markbydgen

 Le comunità locali svedesi hanno approvato un mega progetto eolico da realizzarsi sul sito di Markbygden, nella contea di Norrbotten, nell’ estremo nord del Paese. Al termine dei lavori, che potrebbero iniziare entro due anni e terminare entro i prossimi 12 anni, la centrale sarà la più grande d’ Europa e molto probabilmente anche del mondo.
Con un investimento di 50-55 miliardi di corone svedesi (oltre 5 miliardi di euro) il progetto prospettato dall’ ente locale prevede 1.101 aerogeneratori di grande taglia da installare su un’ area di oltre 450 kmq (10 km di larghezza per quasi 50 km di lunghezza) a ovest della città di Piteea.

Guida energetica: energia solare ed energia eolica

 Tra le fonti di energia rinnovabili, le due più importanti (e le più conosciute) sono l’ energia solare e l’ energia eolica. Da queste due fonti energetiche si possono trarre grandi quantità di energia, con applicazioni e tecnologie che sfruttano la forza di irraggiamento della prima e la forza delle correnti aeree per la seconda. Vediamo meglio di che si tratta…

ENERGIA SOLARE
L’ energia solare è l’ energia raggiante sprigionata dal Sole per effetto di reazioni nucleari (fusione dell’ idrogeno) e trasmessa alla Terra (ed in tutto lo spazio circostante) sotto forma di radiazione elettromagnetica. Essa è rinnovabile in quanto la sua fonte (il sole) è inesauribile e ha un impatto ambientale molto limitato rispetto ai combustibili fossili. Può essere termica o fotovoltaica.

Guida energetica: quali sono le fonti rinnovabili della Terra?

 Tutti ne parlano, ma sapete veramente cosa sono e quali sono? Vi proponiamo una piccola guida energetica per scoprire, di giorno in giorno, qualcosa di più sull’ energia pulita a nostra disposizione.
Una fonte di energia è rinnovabile quando il suo sfruttamento avviene in un tempo confrontabile con quello necessario per la sua rigenerazione. A differenza dei combustibili fossili e nucleari, destinati a esaurirsi in un tempo finito, le fonti rinnovabili possono essere considerate virtualmente inesauribili.