Un reato ogni 500 metri di costa: in totale 14.544 spalmati sui 7.400 km di litorali nazionali. A far soffrire il mare italiano ci pensa soprattutto il cemento. Questa è la fotografia scattata dal dossier di Legambiente “Mare Monstrum 2009” che racconta le storie dell’ assalto alla linea di costa della penisola italiana, presentato a Roma per salutare la partenza della 24/a edizione di Goletta Verde, in Friuli Venezia Giulia, da Grado.
MARE NOSTRUM 2009
I reati segnalati in “Mare Nostrum 2009” sono in aumento dell’ 1,6% rispetto al 2007 quando erano 14.315. Cresce anche il numero delle persone denunciate che da 15.756 passa a 16.012 mentre diminuiscono i sequestri che da 4.101 scendono a quota 4.049.
LA CLASSIFICA DELL’ ILLEGALITA’
In cima alla classifica dell’ illegalità costiera ci sono le regioni del sud: con 2.776 infrazioni accertate dalle Forze dell’ ordine e dalle Capitanerie di porto la Campania guida la classifica, seguono la Sicilia (2.286) e la Puglia (1.577). Si registrano illeciti negli scarichi e nella depurazione: in calo del 5,5%, rimangono ancora molto elevati, con 1.810 infrazioni, 2.141 denunce e arresti (più 8,2%). La Sardegna guida la classifica con 362 infrazioni. In aumento del 10,6% anche la pesca di frodo e quella illegale (da 5.189 a 5.741 reati) con “preoccupanti segnali di infiltrazioni mafiose” (199.896 chili di pesce sequestrato in Sicilia).