Conto energia: lo scambio sul posto

 Dedichiamo ancora un po’ d’ attenzione al Conto Energia, cercando di sviscerare gli aspetti più importanti (e spesso più ignoti) di questa forma di contratto.

LO SCAMBIO SUL POSTO
Con il termine scambio sul posto si intende il servizio erogato dall’ impresa distributrice competente nell’ ambito territoriale, in cui è ubicato l’ impianto, che consiste nell’ operare un saldo annuo tra l’ energia elettrica immessa in rete dall’ impianto medesimo e l’ energia elettrica prelevata dalla rete. In poche parole consente, in generale, di immettere in rete l’ energia elettrica prodotta ma non immediatamente autoconsumata, per poi prelevarla in un momento successivo per soddisfare i propri consumi.
È possibile avvalersi dello scambio sul posto solo se il punto di immissione e di prelievo dell’ energia elettrica scambiata con la rete coincidono. Il servizio di scambio sul posto sarà regolato su base economica dal GSE in forma di contributo associato alla valorizzazione a prezzi di mercato dell’ energia scambiata con la rete. La disciplina si applica dal 1° gennaio 2009 ai soggetti richiedenti che abbiano la disponibilità o la titolarità di:
* Impianti di produzione da cogenerazione ad alto rendimento con potenza fino a 200 kW;
* Impianti di produzione da fonti rinnovabili fino a 20 kW (tra i quali rientrano gli impianti di produzione fotovoltaici). La Finanziaria 2008 ha esteso a 200 kW la potenza massima fino a cui gli impianti alimentati a fonti rinnovabili potranno accedere allo scambio sul posto. Gli impianti entrati in esercizio a partire dal 1° gennaio 2008 possono accedere al servizio di scambio sul posto nel limite massimo di 200 kW.

Seminario Energia da fonti rinnovabili il 17 settembre a Milano

 Vi segnaliamo un seminario tecnico, intitolato “La nuova direttiva europea sull’ uso dell’ energia da fonti rinnovabili” che si terrà giovedì 17 settembre 2009 alla sede di Fast, in piazzale R. Morandi 2 a Milano.

PERCHE’ QUESTO SEMINARIO?
La Gazzetta ufficiale dell’ Unione europea del 5 giugno 2009 (L 140) ha pubblicato la Direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 sulla promozione dell’ uso dell’ energia da fonti rinnovabili, recanti modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE.
Il documento, nella sostanza:
– stabilisce un quadro comune per la promozione dell’ energia da fonti rinnovabili;
– fissa obiettivi nazionali obbligatori per la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e per la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti;
– detta norme relative ai trasferimenti statistici tra gli Stati membri, ai progetti comuni tra gli Stati membri e con i paesi terzi, alle garanzie di origine, alle procedure amministrative, all’ informazione e alla formazione, nonché, all’ accesso alla rete elettrica per l’ energia da fonti rinnovabili;
– fissa criteri di sostenibilità per i biocarburanti e i bioliquidi.

Gli Stati membri devono recepire tali orientamenti entro il 5 dicembre 2010.

Conto energia: regole e tariffe

 Proseguiamo la nostra rassegna sul Conto Energia, addentrandoci nelle regole e nelle tariffe, per capirci qualcosa di più.

IL PERIODO DI MORATORIA

L’ eliminazione della fase istruttoria è stata resa possibile dalla contestuale eliminazione dei limiti annuali alla potenza incentivata, sostituiti dal limite massimo di potenza cumulata fissato in 1200 MW. Ad ulteriore garanzia degli operatori, è previsto un periodo di moratoria di 14 mesi (24 mesi per i soggetti pubblici titolari degli impianti), con inizio dalla data di raggiungimento del suddetto limite.
Gli impianti che entreranno in esercizio in tale “periodo di moratoria” potranno comunque beneficiare delle tariffe incentivanti.

MENO BUROCRAZIA
In aggiunta alla fase istruttoria, il DM ha eliminato alcuni adempimenti intermedi di competenza dei soggetti responsabili degli impianti, connessi alla fase di post-ammissione, quali le comunicazioni di inizio, di fine lavori e di entrata in esercizio da inviare al GSE. A impianto realizzato ed entrato in esercizio, il rischio di non vedersi riconoscere le tariffe incentivanti dipende esclusivamente dall’ eventuale non conformità dell’ impianto ai requisiti previsti, rilevata dal GSE durante la fase di valutazione.

CAUSE DI ESCLUSIONE DAGLI INCENTIVI
Le principali cause procedurali o tecniche che comportano l’esclusione dagli incentivi dopo l’entrata in esercizio dell’impianto, sono:
– il rilascio di false dichiarazioni inerenti le disposizioni del DM 19/02/07;
– l’utilizzo di moduli fotovoltaici non certificati come indicato dettagliatamente al seguente punto 3;
– il mancato rispetto del termine di 60 giorni, dalla data di entrata in esercizio dell’impianto, per far pervenire al GSE la richiesta di concessione della tariffa incentivante;
– il mancato rispetto del termine di 90 giorni, dalla data di ricezione dell’eventuale richiesta d’integrazione del GSE, per far pervenire ulteriori documenti necessari alla valutazione;
– entrata in esercizio dell’impianto dopo 14 mesi (24 mesi per i soggetti pubblici) dalla data di raggiungimento del limite dei 1200 MW di impianti fotovoltaici installati.

Ecofest energia dall’ 11 al 13 settembre a Villa Torlonia, Frascati

 In questo inizio autunno ecco un altro appuntamento da non mancare dedicato all’ ambiente, alle famiglie e alla casa ecologica: Ecofest propone numerosi spazi di informazione, dibattito e svago, tutti articolati intorno al tema centrale dell’ ambiente, con l’ obiettivo di coinvolgere il maggior numero e tipo di persone, associazioni e società interessati alle tematiche ambientali della regione Lazio.

LE ENERGIE RINNOVABILI
In evidenza, nell’ edizione di quest’ anno, le energie rinnovabili, un tema cruciale per il presente e per l’ immediato futuro. Ma Ecofest è anche una occasione di confronto e riflessione tra istituzioni, imprese, organizzazioni, ricercatori e cittadini intorno a questioni ecologiche e sociali, dalla tutela ambientale allo sviluppo sostenibile, dalla solidarietà ai lavori “verdi”.

CAMBIARE LA COSCIENZA COLLETTIVA
Ognuno di noi è chiamato, oggi, alla conoscenza delle modalità di produzione e consumo di energia, perché dal comportamento di ognuno dipende il futuro della nostra società. Tale consapevolezza impone la diffusione di ogni informazione utile sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico, e vogliamo fare la nostra parte cercando di rendere comprensibile ed efficace ogni nostra iniziativa, a partire da quelle previste in questa edizione di Ecofest“.

Biomasse: in Germania spopola il riscaldamento a pellet, anche negli uffici pubblici

 In Germania il riscaldamento a pellet, cilindretti di residui di legno pressati, si sta facendo strada soprattutto nel riscaldamento di edifici di grandi dimensioni, pubblici e commerciali. Secondo quanto riporta la Depv, l’Associazione tedesca dell’ energia prodotta da pellet, sono soprattutto le amministrazioni comunali che tendono a sostituire i vecchi sistemi di riscaldamento tradizionali negli edifici non residenziali, come scuole, asili, piscine.

GLI INCENTIVI ECONOMICI PER IL RISCALDAMENTO A BIOMASSA
Le ragioni di questa tendenza si possono trovare nel secondo pacchetto di incentivi economici previsti dal governo tedesco, che mettono a disposizione delle municipalità fondi addizionali da spendere. In Germania il sistema di riscaldamento con la biomassa con una produzione di oltre 100 KW riceve automaticamente dei sussidi sulla base del programma di incentivi di mercato dell’ Ufficio Federale dell’ Economia e del Controllo alle Esportazioni. Inoltre esistono numerosi programmi di incentivi regionali.

Conto energia: cos’ è e come funziona. Le differenze rispetto al vecchio Conto Energia

 Il “Conto Energia” è il decreto che stabilisce un incentivo per 20 anni per privati, imprese ed enti pubblici che installano un impianto solare fotovoltaico connesso alla rete elettrica. L’ incentivo è proporzionale all’ energia elettrica prodotta.

GLI INCENTIVI DI CONTO ENERGIA
Il meccanismo di incentivazione degli impianti fotovoltaici è stato introdotto in Italia dal decreto interministeriale del 28 Luglio 2005 ed è attualmente regolato dal decreto interministeriale del 19 Febbraio 2007. Esso remunera, con apposite tariffe incentivanti, l’ energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici per un periodo di 20 anni e prevede:
– la richiesta di concessione delle tariffe incentivanti dopo l’entrata in esercizio dell’impianto;
– un massimo di potenza incentivabile pari a 1200 MW più un periodo di moratoria di 14 mesi (24 mesi per i soggetti pubblici);
– la possibilità di realizzare impianti di qualsiasi taglia superiore ad 1 kWp;
– tariffe che premiano maggiormente il grado di integrazione architettonica e l’uso efficiente dell’energia.

Il soggetto attuatore che qualifica gli impianti fotovoltaici, eroga gli incentivi ed effettua attività di verifica è il GSE (Gestore Servizi Elettrici).

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