Conto energia: regole e tariffe

 Proseguiamo la nostra rassegna sul Conto Energia, addentrandoci nelle regole e nelle tariffe, per capirci qualcosa di più.

IL PERIODO DI MORATORIA

L’ eliminazione della fase istruttoria è stata resa possibile dalla contestuale eliminazione dei limiti annuali alla potenza incentivata, sostituiti dal limite massimo di potenza cumulata fissato in 1200 MW. Ad ulteriore garanzia degli operatori, è previsto un periodo di moratoria di 14 mesi (24 mesi per i soggetti pubblici titolari degli impianti), con inizio dalla data di raggiungimento del suddetto limite.
Gli impianti che entreranno in esercizio in tale “periodo di moratoria” potranno comunque beneficiare delle tariffe incentivanti.

MENO BUROCRAZIA
In aggiunta alla fase istruttoria, il DM ha eliminato alcuni adempimenti intermedi di competenza dei soggetti responsabili degli impianti, connessi alla fase di post-ammissione, quali le comunicazioni di inizio, di fine lavori e di entrata in esercizio da inviare al GSE. A impianto realizzato ed entrato in esercizio, il rischio di non vedersi riconoscere le tariffe incentivanti dipende esclusivamente dall’ eventuale non conformità dell’ impianto ai requisiti previsti, rilevata dal GSE durante la fase di valutazione.

CAUSE DI ESCLUSIONE DAGLI INCENTIVI
Le principali cause procedurali o tecniche che comportano l’esclusione dagli incentivi dopo l’entrata in esercizio dell’impianto, sono:
– il rilascio di false dichiarazioni inerenti le disposizioni del DM 19/02/07;
– l’utilizzo di moduli fotovoltaici non certificati come indicato dettagliatamente al seguente punto 3;
– il mancato rispetto del termine di 60 giorni, dalla data di entrata in esercizio dell’impianto, per far pervenire al GSE la richiesta di concessione della tariffa incentivante;
– il mancato rispetto del termine di 90 giorni, dalla data di ricezione dell’eventuale richiesta d’integrazione del GSE, per far pervenire ulteriori documenti necessari alla valutazione;
– entrata in esercizio dell’impianto dopo 14 mesi (24 mesi per i soggetti pubblici) dalla data di raggiungimento del limite dei 1200 MW di impianti fotovoltaici installati.

Ecofest energia dall’ 11 al 13 settembre a Villa Torlonia, Frascati

 In questo inizio autunno ecco un altro appuntamento da non mancare dedicato all’ ambiente, alle famiglie e alla casa ecologica: Ecofest propone numerosi spazi di informazione, dibattito e svago, tutti articolati intorno al tema centrale dell’ ambiente, con l’ obiettivo di coinvolgere il maggior numero e tipo di persone, associazioni e società interessati alle tematiche ambientali della regione Lazio.

LE ENERGIE RINNOVABILI
In evidenza, nell’ edizione di quest’ anno, le energie rinnovabili, un tema cruciale per il presente e per l’ immediato futuro. Ma Ecofest è anche una occasione di confronto e riflessione tra istituzioni, imprese, organizzazioni, ricercatori e cittadini intorno a questioni ecologiche e sociali, dalla tutela ambientale allo sviluppo sostenibile, dalla solidarietà ai lavori “verdi”.

CAMBIARE LA COSCIENZA COLLETTIVA
Ognuno di noi è chiamato, oggi, alla conoscenza delle modalità di produzione e consumo di energia, perché dal comportamento di ognuno dipende il futuro della nostra società. Tale consapevolezza impone la diffusione di ogni informazione utile sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico, e vogliamo fare la nostra parte cercando di rendere comprensibile ed efficace ogni nostra iniziativa, a partire da quelle previste in questa edizione di Ecofest“.

Biomasse: in Germania spopola il riscaldamento a pellet, anche negli uffici pubblici

 In Germania il riscaldamento a pellet, cilindretti di residui di legno pressati, si sta facendo strada soprattutto nel riscaldamento di edifici di grandi dimensioni, pubblici e commerciali. Secondo quanto riporta la Depv, l’Associazione tedesca dell’ energia prodotta da pellet, sono soprattutto le amministrazioni comunali che tendono a sostituire i vecchi sistemi di riscaldamento tradizionali negli edifici non residenziali, come scuole, asili, piscine.

GLI INCENTIVI ECONOMICI PER IL RISCALDAMENTO A BIOMASSA
Le ragioni di questa tendenza si possono trovare nel secondo pacchetto di incentivi economici previsti dal governo tedesco, che mettono a disposizione delle municipalità fondi addizionali da spendere. In Germania il sistema di riscaldamento con la biomassa con una produzione di oltre 100 KW riceve automaticamente dei sussidi sulla base del programma di incentivi di mercato dell’ Ufficio Federale dell’ Economia e del Controllo alle Esportazioni. Inoltre esistono numerosi programmi di incentivi regionali.

Conto energia: cos’ è e come funziona. Le differenze rispetto al vecchio Conto Energia

 Il “Conto Energia” è il decreto che stabilisce un incentivo per 20 anni per privati, imprese ed enti pubblici che installano un impianto solare fotovoltaico connesso alla rete elettrica. L’ incentivo è proporzionale all’ energia elettrica prodotta.

GLI INCENTIVI DI CONTO ENERGIA
Il meccanismo di incentivazione degli impianti fotovoltaici è stato introdotto in Italia dal decreto interministeriale del 28 Luglio 2005 ed è attualmente regolato dal decreto interministeriale del 19 Febbraio 2007. Esso remunera, con apposite tariffe incentivanti, l’ energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici per un periodo di 20 anni e prevede:
– la richiesta di concessione delle tariffe incentivanti dopo l’entrata in esercizio dell’impianto;
– un massimo di potenza incentivabile pari a 1200 MW più un periodo di moratoria di 14 mesi (24 mesi per i soggetti pubblici);
– la possibilità di realizzare impianti di qualsiasi taglia superiore ad 1 kWp;
– tariffe che premiano maggiormente il grado di integrazione architettonica e l’uso efficiente dell’energia.

Il soggetto attuatore che qualifica gli impianti fotovoltaici, eroga gli incentivi ed effettua attività di verifica è il GSE (Gestore Servizi Elettrici).

Coop adriatica dice addio ai sacchetti di plastica. Da ieri solo borse ecologiche

 Sacchetti di plastica, addio. Da ieri, in anticipo sulla norma che le mette al bando dal gennaio 2011, Coop Adriatica ha eliminato da tutti i propri negozi le buste di plastica usa e getta, sostituite da alternative a basso impatto ambientale. D’ ora in poi, quindi, anche negli 83 punti vendita Coop delle province di Bologna, Ravenna, Rimini, Forlì, Cesena e a Cento (Ferrara) si potrà scegliere solo tra le sacche resistenti e riutilizzabili in stoffa o polipropilene, o i sacchetti biodegradabili al 100% a base di amido di mais.

L’ introduzione delle sportine verdi ha preso il via in marzo e ha dato fin da subito risultati di diffusione molto positivi: nei primi cinque mesi, nei circa cento negozi inizialmente coinvolti in tutta la rete (in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo), ne sono state vendute circa 150.000.

Fornitura di energie: più informazioni per gli utenti sull’ impatto ambientale

 Lo prevede anche la normativa europea e la sua attuazione nel nostro ordinamento: le imprese esercenti attività di vendita di energia elettrica sono tenute a fornire informazioni ai clienti finali sulla composizione del mix di fonti energetiche primarie utilizzate per la produzione dell’ energia elettrica fornita dalle imprese di vendita oltre che sull’ impatto ambientale della produzione di energia elettrica, utili al fine di risparmiare energia.

L’ IMPATTO AMBIENTALE PER L’ ENERGIA
Un decreto del Ministro dello Sviluppo economico regola modalità e contenuti delle informazioni. Il Ministero dello sviluppo economico, anche avvalendosi del GSE e di Terna, ed il Ministero dell’ ambiente e della tutela del territorio e del mare, anche avvalendosi di Ispra, sono tenuti ad individuare e indicare sui propri siti internet i principali riferimenti, compresi documenti, siti internet o numeri verdi di istituzioni qualificate, recanti informazioni sull’ impatto ambientale della produzione di energia elettrica, nonché le informazioni utili per la promozione, da parte dei clienti finali, di azioni finalizzate al risparmio energetico.

L’ arrivo a casa del cucciolo: come introdurre il cane in famiglia

 Il periodo sensibile quando adottiamo un cane e lo portiamo a casa va dalle 3 alle 9-12 settimane. E’ questa la fase determinante nello sviluppo della futura personalità del cane.
Dobbiamo assicurarci che il cucciolo, ormai scelto definitivamente, possa usufruire del maggior numero di esperienze positive possibili: sempre in accordo con l’ allevatore, cominciamo a presentarlo a tutte le persone che possiamo coinvolgere (familiari e amici, adulti, bambini e anziani), facendo sì che viva sempre questi contatti come fonte di gioco, coccole e attenzioni, sviluppando una forte e duratura attrazione verso la nostra famiglia.

IL VIAGGIO VERSO CASA
Poiché quando andremo a prendere il piccolo per portarlo definitivamente con noi dovrà probabilmente viaggiare in auto, evitiamo che il trauma della separazione dalla madre e dai fratelli coincida anche con la prima esperienza di viaggio.
In occasione delle nostre due o tre visite durante questa fase, iniziamo a farlo salire sulla nostra vettura, coccoliamolo sui sedili (o meglio ancora in un kennel piazzato dentro l’ auto, e poi facciamo un breve tragitto, meglio con qualcuno che si occupa di lui mentre guidiamo.
In occasione dell’ ultima visita prima di portarlo definitivamente a casa, lasciamo un nostro indumento usato al cucciolo, come personale ricordo “olfattivo” (un vecchio maglione va benissimo).