“Ispirandoci al principio della solidarietà sociale e al valore del risparmio, abbiamo pensato a una legge per incentivare il riutilizzo e la redistribuzione di farmaci inutilizzati e non scaduti, che normalmente vengono buttati”. E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali della Lega Nord Matteo Toscani e Federico Caner, firmatari assieme all’intero Gruppo del progetto di legge ”Iniziative regionali per il recupero, la sostituzione, la donazione ai fini del riutilizzo di medicinali in corso di validità” presentato oggi a palazzo Ferro Fini assieme all’assessore alla Sanità Luca Coletto, al presidente di Federfarma Veneto Marco Bacchin e al presidente dell’Ordine dei farmacisti di Verona Paolo Pomari.
Parco Nazionale del Gargano -6-
Nelle zone umide dell’area protetta del Parco Nazionale del Gargano nidificano circa 46 specie di uccelli legati all’ambiente acquatico, tra cui la garzetta, l’airone rosso e cinerino, il basettino, il tarabuso, sgarza ciuffetto e la nitticora, il germano reale, l’alzavola, la marzaiola, la moretta tabaccata, il mestolone, il corriere piccolo, il fratino, il cavaliere d’Italia, la gallinella d’acqua, la folaga, lo svasso maggiore ecc. La consistenza di queste specie aumenta considerevolmente raggiungendo consistenze numeriche di 15000-30000 unità con specie come le oche selvatiche, granaiole, lombardelle, cigni, fenicotteri, mignattai, avocette, volpoche, canapiglie e morette, cormorani, varie specie di gabbiani e di mignattini, gruccioni e ghiandaie marine, ecc.
Parco Nazionale del Gargano -5-
Sulla costa dell’area protetta del Parco Nazionale del Gargano dominano invece le pinete di pino d’Aleppo, circa 7.000 ettari che si alternano alla macchia mediterranea, ricca di formazioni a lentisco, fillirea, erica multiflora e corbezzolo, con tutta la biodiversità tipica della pineta e della macchia mediterranea. Il Parco Nazionale del Gargano può essere considerato un’isola biologica. La parte più alta del promontorio, infatti, è stata isolata per un lunghissimo periodo preistorico, causa, questa, di fenomeni come: endemismi, tra cui: la rarissima vedovina di Dalla porta (Scabiosa dallaportae), la campanula del Gargano (Campanula garganica), la santoreggia (Satureja fruticosa italica), il citiso (Cytisus decumbens), l’enula (Inula candida), il cisto di Clusio (Cistus clusii),rara specie osservabile sulle dune di Lesina, il fiordaliso delle Tremiti (Centaurea diomedea) e l’erba ghiacciola (Mesembryanthemum nodiflorum); e il macrosomatismo, crescita abnorme delle specie vegetali, come il carrubo di 13 metri di circonferenza, nel parco di Pugnochiuso a Vieste, e il leccio, alto 17 metri, con 5 metri di diametro, presso il convento dei Cappuccini a Vico del Gargano.
Parco Nazionale del Gargano -4-
Il sottobosco delle foreste dell’area protetta del Parco Nazionale del Gargano è popolato da numerose specie botaniche che ne caratterizzano la biodiversità, tra le quali ricordiamo felci, rovi, rose canine, ciclamini, funghi eduli e velenosi. Sui pendii esposti al sole crescono i perastri, i melastri, i biancospini attorniati da cespugli di lentisco, ginepro, timo, rovi, fichi d’India ed il particolare “albero dei diavolo”, il carrubo.
Nella zona pedemontana dell’area protetta del Parco Nazionale del Gargano la vegetazione cambia radicalmente e così la sua biodiversità, predomina la steppa, ricca di fichi d’India, asfodeli, ferule, euforbie, iris; qui cresce un fungo molto particolare il Pleurotus eryngii. Il tutto è interrotto qua e là da oliveti, mandorleti, vigneti e campi di grano.
Parco Nazionale del Gargano -3-
Le zone umide dell’area protetta del Parco Nazionale del GarganoGargano e della Capitanata da sempre hanno suscitato un notevole interesse negli studiosi e negli appassionati, ponendosi fra le più importanti d’Italia oltre che per la biodiversità, per la varietà di ambienti anche per la posizione strategica sulle rotte migratorie degli uccelli acquatici tra l’Africa e l’Europa centro-orientale. Già nel Tredicesimo secolo l’Imperatore Federico II di Svevia rimase affascinato da questi ambienti palustri che gli ispirarono il famoso trattato “De arte venandi cum avibus”. L’area protetta del Parco Nazionale del Gargano ricopre un’estensione di circa 121.118 ettari, al cui interno ritroviamo una serie di habitat unici nel loro genere che conservano la loro specifica biodiversità.
Animali in vacanza: non solo Fido in spiagge ed hotel
Dai conigli ai furetti, dai criceti agli ermellini, dai coloratissimi pappagalli alle scimmie, dagli struzzi alle iguane, fino a tartarughe, porcellini d’India, salamandre e serpenti. Sono solo alcuni tra gli animali più inconsueti ospitati nelle strutture alberghiere italiane. E’ quanto emerge dal sondaggio condotto da ‘lastminute.com’, leader online nella prenotazione di viaggi e idee per il tempo libero, che ha intervistato oltre 1.000 albergatori italiani sulle abitudini e le stranezze dei clienti che soggiornano in compagnia di piccoli amici.
Gli hotel pet friendly
Il 70% degli hotel intervistati si è dichiarato pet friendly: le strutture ricettive – di ogni categoria, comprese quelle a quatto e cinque stelle – che accettano gli amici a quattro zampe sono dunque in forte aumento rispetto agli anni passati. Gli albergatori sono sempre più sensibili nei confronti dei turisti che viaggiano in compagnia di piccoli amici domestici, e per questo si stanno attrezzando per offrire servizi dedicati proprio a loro.
Città intelligenti e sostenibili: il decalogo di iniziazione alla rivoluzione verde
Sono 10 le azioni per vivere in città più intelligenti. Un vero e proprio decalogo, che le amministrazioni locali devono seguire per completare la rivoluzione ecologica e digitale. A presentarlo è l’Associazione Clorofilla che, a Roma, ha organizzato un convegno che ha messo a confronto alcune delle più interessanti esperienze, nel settore pubblico come nel privato, con l’obiettivo di evidenziare come la tanto auspicata rivoluzione digitale offre un contributo sostanziale alle politiche per la sostenibilità ambientale nelle città.
Reti veloci e informazione
Per prima cosa: ‘reti più veloci’. La banda larga è la grande opera di cui ha bisogno l’Italia. Idee, dati e notizie devono correre veloci verso chi ne ha bisogno Una rete lenta equivale ad una crescita lenta. Seguono, ‘reti più libere’. Nei luoghi pubblichi il wi-fi deve essere libero e gratuito: le amministrazioni locali devono capire che l’accesso alla rete è una precondizione della crescita.
Il terzo punto riguarda ‘viaggiare (davvero) informati’. Fornendo ai cittadini notizie in tempo reale circa le condizioni di traffico, orari e tempi di percorrenza dei trasporti pubblici, eventi critici, deviazioni etc. è possibile ottimizzare i flussi di traffico, consigliando i percorsi migliori. La geo-localizzazione permette all’utente d’essere destinatario e fonte dell’informazione.
Energie rinnovabili: la Puglia adotta il modello tedesco dal 2012
Nessun limite di potenza per il solare sui tetti, salvaguardia degli investimenti avviati, adozione del modello tedesco già dal 2012. Sono questi i tre temi portanti degli emendamenti che la Regione Puglia presenterà nei prossimi giorni al governo per correggere lo schema di decreto sull’energia rinnovabile. Gli emendamenti sono stati definiti dalla vicepresidente della giunta e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone in collaborazione con le associazioni del settore e il parternariato, nel corso di una lunga riunione convocata dalla stessa vicepresidente in seguito alla Conferenza delle Regioni.
Incentivi senza limiti per il fotovoltaico
La prima richiesta riguarda il solare sui tetti, detto anche solare strutturale. La Regione Puglia che sta promuovendo questo tipo di produzione anche per l’autoconsumo di aziende e famiglie, chiederà che l’incentivo per il solare sui tetti non abbia limiti legati alla potenza elettrica installata. Nel secondo emendamento si chiede che, per gli impianti già terminati, la scadenza degli incentivi secondo l’attuale ‘conto energia’ sia prorogata di 6 mesi, cioè dal 31 maggio 2011 (limite temporale previsto dal decreto), al 31 dicembre 2011.
Parco Nazionale del Gargano -2-
La Foresta Umbra costituisce l’ambiente più rappresentativo delle aree interne dell’area protetta del Parco Nazionale del Gargano, è un residuo della primigenia e millenaria selva del promontorio.
A dispetto delle devastazioni e dei dissennati disboscamenti degli ultimi tre secoli che hanno reso spoglie del manto forestale le pendici collinari e montane del Gargano, la Foresta ha conservato quasi intatto il suo maestoso e imponente rigoglio vegetativo con ricca varietà di specie e forme alborie e arbustive e la sua biodiversità. Le attribuzioni del nome alla Foresta Umbra si perdono nella notte dei tempi e tutte, se pur accettabili, sono insufficientemente comprovabili e non forniscono una chiara lettura della denominazione.
Camaleonte -3-
Alcune specie di camaleonti, ma non tutte, possono mutare il colore della pelle. A differenza delle credenze popolari, però, il fine del mutamento di tonalità non è la mimetizzazione, ma la manifestazione di determinate condizioni fisiche o fisiologiche, o di stati emozionali come la paura. Ad esempio durante i combattimenti questi animali assumono, in genere, tonalità più vivaci, come forma di minaccia nei confronti dell’avversario. Infine, influiscono sulla colorazione anche la temperatura e le condizioni di luce.
Il cambiamento di colore di questi rettili è dovuto da alcuni strati di cellule specializzate che si trovano sotto la pelle trasparente dell’animale. Le cellule poste nello strato superiore contengono pigmenti gialli e verdi.