Il presidente americano Barack Obama ha chiesto “una nuova era di pace e di cooperazione”. Il leader libico Muammar Gheddafi ha proposto, in un discorso fiume durato oltre un’ora e mezzo, di cacciare l’Onu da New York e di convocare la prossima Assemblea Generale a Nuova Delhi o a Pechino. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha sollecitato una riforma provvisoria del Consiglio di Sicurezza “entro il 2009”. Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha accusato Israele di “politiche inumane contro i palestinesi” e se l’é presa con le forze straniere che spargono “guerra, sangue, aggressione, terrore e intimidazione in Iraq e in Afghanistan”. Numerose delegazioni hanno abbandonato l’aula. L’iraniano ha concluso il suo intervento in un’aula quasi deserta. I potenti del mondo, riuniti a New York per i lavori della 64/a Assemblea Generale delle Nazioni Unite, hanno offerto mercoledì le rispettive ricette per affrontare le sfide sempre più globali e complicate che tormentano la comunità internazionale. Ma tra tutto e il contrario di tutto… chi salverà il pianeta?
Sviluppo Sostenibile
Assemblea generale dell’Onu: il vertice sul clima entra nel vivo
E’ iniziata ieri a New York la prima settimana della 64/ma Assemblea Generale dell’Onu con il vertice sul clima convocato dal segretario Ban Ki-moon, un appuntamento chiave che apre la sette giorni densa di riunioni sui dossier più sensibili dell’intero pianeta.
Oggi invece l’apertura dei lavori dell’Assemblea: parlano, oltre a Ban Ki-moon, il presidente del Brasile Luis Ignacio Lula, Obama, il leader libico Muammar Gheddafi, il presidente francese Nicolas Sarkozy, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Nel pomeriggio, tra gli altri, il presidente cinese Hu Jintao, il russo Dmitri Medvedev, l’iraniano Mahmud Ahmadinejad e il primo ministro britannico Gordon Brown. Non ci sarà invece il deposto presidente dell’Honduras Manuel Zelaya, del quale era previsto un intervento, che è tornato a sorpresa nel suo Paese, rifugiandosi nell’ambasciata brasiliana.
PAROLA ALL’ITALIA
Poco prima delle 13 ora locale, il Premier Silvio Berlusconi prenderà la parola all’assemblea generale dell’Onu in veste di presidente di turno del G8. Un discorso che, a quanto si apprende, partirà dai risultati del G8 dell’Aquila per affrontare i nodi che i grandi della Terra si trovano d’avanti: tra questi la lotta alla povertà nei paesi in via di sviluppo, le tematiche ambianetali in vista del vertice di Copenaghen, gli aiuti diretti all’agricoltura per i paesi più poveri. E, sul fronte della crisi, la necessità di lottare contro la speculazione. Domani il presidente del Consiglio volerà invece a Pittsburgh per partecipare al G20 sotto la presidenza di Obama.
Arriva il primo ospedale eco-sostenibile d’Italia: è il Meyer di Firenze
Celle fotovoltaiche, giardini verdi sui terrazzi e sul tetto, piccoli e grandi accorgimenti, tutto all’insegna della bioedilizia, che rendono il Meyer il primo Ospedale bio-sostenibile d’Italia. L’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze è, infatti, la prima struttura ospedaliera italiana progettata e realizzata per ridurre le emissioni inquinanti nell’aria, che fa della sostenibilità ambientale il suo obiettivo principale.
A tutto questo si affianca, inoltre, la scelta già adottata dalla Fondazione Meyer di avviare da subito il percorso di certificazione Bio-Habitat per tutto il verde che circonda l’Ospedale. Un percorso che si traduce in impegni precisi quali, ad esempio, il non utilizzo di concimi di sintesi (fitofarmaci) nella cura del verde e il compostaggio degli scarti di manutenzione del parco.
Obama: minaccia urgente sul clima. Uniti su energie pulite e riduzione Co2
Il presidente americano Barack Obama ha detto a New York al vertice Onu sul clima che la minaccia è “grave, urgente e crescente: se non agiremo rischiamo di consegnare alle future generazioni una catastrofe irreversibile“. Obama ha detto che gli Stati Uniti hanno “fatto più negli ultimi otto mesi per promuovere la energia pulita e ridurre l’inquinamento da anidride carbonica che in qualsiasi altro periodo della nostra storia“.
NON C’E’ PIU’ TEMPO
Il presidente Obama è giunto alla Casa Bianca otto mesi fa cambiando subito la politica del suo predecessore George W. Bush in materia di lotta al riscaldamento del pianeta. “Il tempo rimasto per correre ai ripari sta per scadere“, ha messo in guardia il presidente americano Barack Obama intervenendo oggi a New York al vertice Onu sul clima. “La sicurezza e la stabilità di tutte le nazioni e di tutti i popoli – la nostra prosperità, la nostra salute e la nostra sicurezza – sono a rischio” a causa della minaccia climatica, ha aggiunto il presidente americano. Obama ha poi invitato Paesi emergenti coma la Cina e l’India “a fare la loro parte” per affrontare il riscaldamento del pianeta adottando “misure vigorose“.
Bergamo: auto comunali a metano per abbattere lo smog
I mezzi del Comune di Bergamo inquineranno sempre meno. L’amministrazione comunale cittadina ha comunicato questa mattina la sua volonta’ di dotarsi di veicoli alimentati a metano, sostituendo, via via quelli che ancora viaggiano a benzina e a diesel, a partire da quelli piu’ vecchi ed inquinanti. Il processo di svecchiamento delle auto pubbliche durerà dei mesi: sui 224 veicoli in circolazione di proprietà del Comune, al momento sono infatti soltanto il 30% quelli che viaggiano a gpl o a metano.
INCENTIVI STATALI E RISPARMIO
“Vogliamo dare un segnale forte, anche si sensibilizzazione ai cittadini, proseguendo su una strada già tracciata in passato – ha detto l’assessore comunale all’ambiente Massimo Bandera -. Oggi, grazie agli incentivi statali e ai distributori di metano, sempre più numerosi anche in città, ci sono le condizioni ideali per sostenere questo investimento. Il nostro obiettivo – ha aggiunto Bandera – è di arrivare presto ad avere il 50% dei veicoli del comune a basso inquinamento”.
Copenhagen 2009: verso un vertice sull’ambiente allrgato?
Il vertice sull’ambiente e il clima di Copenhagen è troppo importante per essere discusso solo dai ministri dell’Ambiente dei paesi delle Nazioni Unite e rischia di fallire se non si accelerano i processi negoziali. Lo dice il premier britannico Gordon Brown, in un articolo che uscirà sul prossimo numero della rivista Newsweek. Il premier britannico si dice preoccupato per la riuscita del meeting fissato per dicembre; se necessario, per evitare un fallimento, dice, si impegna a partecipare in prima persona e chiede agli altri leader mondiali di fare lo stesso.
UNITI PER LE SFIDE AMBIENTALI
“Le trattative stanno procedendo troppo lentamente – scrive Brown – l’accordo finale è in grave pericolo. I leader mondiali dovranno superare le singole differenze. Ma io credo che ci si possa riuscire. Se sarà necessario, andrò alla riunione per facilitare un accordo”.
Britney Spears, 2500 dollari in carta igienica. L’ecologia tra le popstar non è di casa
Sembra proprio che in casa Spears l’ecologia non sia uno dei valori principali… Secondo il Rheinische Post, la star hollywoodiana più chiacchierata della storia avrebbe speso oltre 2.500 dollari per la fornitura di carta igienica griffata Louis Vuitton. A cui si devono aggiungere le spese in un solo mese di cellulare (2.400 dollari), ristoranti (4.758), abiti (16.000), divertimenti, regali e vacanze (102.000), oltre ai 14.000 dollari spesi tra nutrizionisti, integratori alimentari, personal trainers e coreografi.
Ma niente paura, ci ha pensato il papà Jamie Spears: ormai stufo di veder sperperare il patrimonio milionario, taglia le spese folli della figlia e sequestra le carte di credito alla reginetta del pop. A cominciare da una super attrezzata palestra con spa costata circa 2,5 milioni di dollari sostituita con un molto più economico videogioco dal titolo ‘Tutti in forma’ (noto come ‘Nutrition game’ negli USA) che la Spears potrà utilizzare per fare esercizi anche nel lussuosissimo salotto di casa evitando così di dover pagare i 9 personal trainer che la seguono nelle sue attività fisiche.
Ricette vegetariane: farinata di ceci
Il caldo estivo è ormai dietro l’ uscio e, con i primi freddi e le prime piogge, si possono preparare quei piatti a base di legumi dalla sostanza un po’
Rifiuti: dal 26 settembre nuove regole per il riciclo delle batterie usate di auto e vetture
Scatteranno il 26 settembre le nuove norme per la raccolta delle batterie, quelle portatili montate sui veicoli e vetture industriali, che dovranno seguire un percorso di raccolta e smaltimento dedicato. E, in vista della scadenza post estiva, il consorzio Ecolight, impegnato nella gestione di tutti i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), ha dato il via libera alla nuova divisione “Pile ed Accumulatori”. Si tratta di una nuova sezione dedicata alla raccolta e allo smaltimento delle pile e degli accumulatori e nasce -spiega il Consorzio – per dare una risposta efficace ed efficiente agli obblighi che la nuova normativa prevede per i produttori, gli importatori e i distributori.
IL RECUPERO DI PILE, BATTERIE E ACCUMULATORI
Obiettivo dichiarato delle nuove norme per i prossimi tre anni è recuperare una pila ogni quattro, traguardo destinato a raddoppiare tra sette anni. “Già dallo scorso dicembre è vietata l’immissione sul mercato di tutte le pile e gli accumulatori altamente inquinanti” spiega Fabio Pedrazzi, consigliere di amministrazione di Ecolight e delegato per la nuova divisione Pile ed Accumulatori.
Solar skin, la pelle fotovoltaica per i vecchi edifici e le case di città
Costruire nuovi edifici con pannelli fotovoltaici è la nuova tendenza della bio architettura ma rendere sostenibili quelli già esistenti è stato, finora, più complicato. Lo Studio Formwork di San Francisco ha così cercato di trovare una soluzione realizzando una struttura modulare dal nome Solar Skin costituito da pannelli fotovoltaici gonfiabili che possono produrre e utilizzare energia solare per qualsiasi edificio senza l’applicazione di costose installazioni e ristrutturazioni.
Infatti ogni unità di Solar Skin è strutturata in modo tale che con una sottostante rete metallica possa soddisfare ogni esigenza architettonica.
UN MODO PER TRASFORMARE ANCHE I VECCHI EDIFICI
Il concetto del Solar Skin nasce dalla constatazione che ogni studio di architettura facilmente immagina nuovi edifici in grado di produrre energia per se stessi, con un tetto o magari una facciata dove sono applicate celle solari per produrre energia. Ma per la maggior parte delle metropoli già trasformate in una giungla di cemento era necessario trovare un modo per rendere i grattacieli esistenti più sostenibili.