Inaugurato l’ Anno Internazionale delle fibre naturali, più valore alla convenzione di Kyoto

 Il 2009 è l’ Anno Internazionale delle fibre naturali. Inaugurato il 22 gennaio nella sede Fao di Roma, questo 2009 celebrerà l’ importanza delle materie prime naturali come il cotone, il lino, la canapa, la juta, la lana, l’ alpaca, l’ angora, il cachemir e tutte le altre fibre naturali che aiutano a vestire l’ uomo.

Dopo il 2008, anno della patata, l’ Assemblea generale dell’ ONU ha deciso di cercare di sensibilizzare l’ opinione pubblica sul ruolo delle risorse pù familiari, ma anche le più importanti, che ci offre la natura. Risorse che troppo spesso vengono date per scontate.

Il ruolo nell’ economia
La produzione di fibre naturali e vegetali rappresenta uno dei settori più rilevanti per gli agricoltori di tutto il mondo: Hafez Ghanem, vice direttore del Dipartimento Economico e Sociale della FAO, ha stimato che il volume d’ affari di questo settore sia nell’ ordine dei 40 miliardi di dollari l’ anno. Anzi, in alcuni casi le fibre rappresentano il 50% delle esportazioni in alcuni Paesi in via di sviluppo.

Primavera 2009, l’ eco-chic è in

 E’ la tendenza del momento: chiamatela eco chic, ecofashion o bioeco… il risultato non cambia. Dopo l’ iniziativa britannica che ha lanciato l’ ecoshopping natalizio a Londra, tutte le maggiori case di moda si stanno preparando al lancio della linea eco.
Ferragamo ha già presentato la sua collezione: usciranno a primavera 2009 le nuove borse della collezione “Eco Ferragamo”, fatte utilizzando sistemi non invasivi sull’ ambiente, come certificato dall´ istituto SG-Mark.
Cinque i modelli, tra cui una pochette, borse in taglia XXL o con manico da portare a mano. La palette di tinte disponibili comprende colori neutri, che vanno dal rosa al marrone, oltre all’ immancabile nero. La linea di borse arriverà nelle boutique di tutto il mondo in contemporanea, ed andrà ad aggiungersi alla vasta gamma di magliette, jeans, e shopping bag ecologiche che risquotono sempre maggior successo.

Nasce la pasticceria equosolidale con il cacao da fair trade di Icam

 Il cioccolato si fa buono, non solo per chi lo mangia, ma anche per chi lo fa. Promotrice di quest’ iniziativa su grande scala nel mondo della pasticceria è l’ azienda italiana Icam che, dal 17 al 21 gennaio ha partecipato al Sigep (Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria e Panificazioni Artigianali) di Rimini.
Icam è infatti una delle principali aziende italiane produttrici di cioccolato, licenziataria del marchio Fairtrade rilasciato da Fair-trade Italia, l’ ente di certificazione dei prodotti equosolidali aderente al FLO (Fairtrade Labelling Organizations), che coordina a livello internazionale i marchi di garanzia.
Impegnata da tempo nel promuovere il commercio equosolidale, L’ azienda da anni utilizza il cacao proveniente da piantagioni dell’ Africa, del Centro America e del Sud America, ed, in particolare, della Repubblica Dominicana. Il cioccolato certificato Fairtrade viene prodotto con le stesse ricette e gli stessi metodi del cioccolato convenzionale: ciò che cambia è il progetto di gestione del commercio.