
Quanta carta produciamo ogni anno? Un quantitativo immenso: si parla di circa 400 milioni di tonnellate di carta o cartone di produzione annua. Una massa enorme di prodotti che rischia di cancellare le poche foreste che ci sono rimaste.
Ancora una volta è l’Africa a subire le conseguenze delle pessime abitudini dell’Occidente. E non solo, questa volta l’Albania ha qualcosa in comune con l’Africa, visto che gran parte dei
Anche la moda può essere dannosa: da anni ci sono molte associazioni ambientaliste che protestano per il terribile impatto ambientale che si riscontra nella produzione di molti capi. Nell‘industria tessile,

Quanta carta produciamo ogni anno? Un quantitativo immenso: si parla di circa 400 milioni di tonnellate di carta o cartone di produzione annua. Una massa enorme di prodotti che rischia di cancellare le poche foreste che ci sono rimaste.
Venerdì scorso la Francia ha deciso di reintrodurre sul suo territorio una moratoria per la cultura del mais geneticamente modificato MON810 – viene commercializzato dal gruppo USA Monsanto .
Interessante video che racconta gli effetti nefasti del riscaldamento climatico sulla vita degli uccellini. Il servizio inizia dicendo che è bello vedere uccellini che sfamano i loro piccoli.

Interessante articolo apparso ieri sul Il Fatto Quotidiano a firma di Luca Mercalli sulla TAV Torino Lione a commento di quanto pubblicato dal governo italiano sul sito istituzionale sulla decisione del primo ministro Mario Monti.

Il gigante petrolifero britannico BP verserà quasi 8 miliardi di dollari a seguito di un accordo che ha regolato una parte del contenzioso dovuto all’esplosione nel golfo del Messico della piattaforma Deepwater Horizon nel 2010. Il compromesso annunciato venerdì scorso permette di indennizzare delle imprese private della zona colpite dalla marea nera che ha seguito la catastrofe, come i pescatori. Questo accordo però non copre la maggior parte del contenzioso.
La costa Toscana ultimamente non vive un periodo parecchio fortunato: dopo il disastro della Costa Concordia, c’è anche quello dell‘Isola di Gorgona. In realtà il disastro è avvenuto prima, ma

Si avvicina il primo anniversario dell’incidente di Fukushima e Greenpeace sta cercando di mantenere desta l’attenzione sull’evento con una mappa delle centrali nucleari.