OGM, la rice art in una risaia biologica nel parco del Ticino

 Dopo la Thailandia, Greenpeace porta la “rice art” anche nel nostro paese. Un enorme disegno di circa 800 metri quadri è stato realizzato in una risaia biologica nella provincia di Milano.
Gli attivisti hanno lavorato diverse ore per tracciare la sagoma dello stivale italiano che calcia via gli OGM. L’obiettivo è proteggere il riso e l’agricoltura italiana dalla minaccia dell’ingegneria genetica nel settore agro-alimentare.

20 ANNI DI BIOLOGICO
Il disegno è stato realizzato in un campo di riso della varietà “volano” in un’azienda convertita al biologico da ormai 20 anni, e compresa nel territorio del Parco del Ticino. L’attività di Greenpeace si è svolta con l’appoggio del Parco.

Bruxelles da due di picche all’Italia: i tetti delle quote di Co2 non sono rinegoziabili.

 I tetti sulla assegnazione di quote di Co2 all’Italia “non sono rinegoziabili”: lo ha detto la portavoce della commissione Ue, Barbara Hellfrich, interpellata sulle notizie stampa a proposito di una lettera del premier Silvio Berlusconi al presidente dell’esecutivo europeo Barroso, per chiedere di rivedere i tetti di Co2.
I tetti sono stati definiti e adottati dalla commissione attraverso un processo basato sulla legislazione europea”, ha detto la portavoce “e non sono rinegoziabili“. Il piano nazionale italiano sulle emissioni di Co2 è stato approvato nel 2007. La legislazione europea fissa in un periodo di due mesi i tempi per un eventuale ricorso.

LE QUOTE DI CO2 NON SI TOCCANO
La portavoce ha detto di essere a conoscenza – attraverso la stampa – della lettera del premier con la quale l’Italia segnala l’intenzione di modificare i vincoli impostagli dalla Ue. Il piano nazionale di assegnazione delle emissioni dianidride carbonica dell’Italia per il periodo 2008-2012 è stato approvato da Bruxelles il 15 maggio del 2007.

Puliamo il mondo, dal 25 al 27 settembre volontari in prima linea

 Alla sua sedicesima edizione, dal 25 al 27 settembre, torna “Puliamo il Mondo”, versione italiana del più grande evento di volontariato ambientale globale. Tre giorni in cui un esercito di volontari, con guanti, rastrelli e ramazze, si ritroveranno in ogni parte d’Italia per ripulire dai rifiuti abbandonati strade, piazze, parchi, spiagge e fiumi.

CLEAN UP THE WORLD
“Clean Up the World” nacque in Australia, a Sidney, nel 1989. E’ divenuta la più importante campagna di volontariato ambientale del mondo cui partecipano centinaia di paesi e più di 35 milioni di persone che vogliono dimostrare così, con un gesto concreto, come sia forte la consapevolezza che la salute dell’ambiente riguarda tutti.
L’iniziativa è stata portata in Italia nel 1993 da Legambiente e, da allora, si svolge su tutto il territorio nazionale attraverso il lavoro di oltre 1.500 gruppi di ‘volontari dell’ambiente’, che organizzano gli interventi in collaborazione con associazioni, scuole, comitati e amministrazioni cittadine.

Assemblea generale dell’Onu: tutto e il contrario di tutto. Ma il pianeta chi lo salva?

 Il presidente americano Barack Obama ha chiesto “una nuova era di pace e di cooperazione”. Il leader libico Muammar Gheddafi ha proposto, in un discorso fiume durato oltre un’ora e mezzo, di cacciare l’Onu da New York e di convocare la prossima Assemblea Generale a Nuova Delhi o a Pechino. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha sollecitato una riforma provvisoria del Consiglio di Sicurezza “entro il 2009”. Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha accusato Israele di “politiche inumane contro i palestinesi” e se l’é presa con le forze straniere che spargono “guerra, sangue, aggressione, terrore e intimidazione in Iraq e in Afghanistan”. Numerose delegazioni hanno abbandonato l’aula. L’iraniano ha concluso il suo intervento in un’aula quasi deserta. I potenti del mondo, riuniti a New York per i lavori della 64/a Assemblea Generale delle Nazioni Unite, hanno offerto mercoledì le rispettive ricette per affrontare le sfide sempre più globali e complicate che tormentano la comunità internazionale. Ma tra tutto e il contrario di tutto… chi salverà il pianeta?

Contrabbando di animali esotici e animali feroci per far pagare il pizzo

 L’ignoranza umana non ha limiti e l’ultima giornata lo ha ampiamente dimostrato: ieri sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza 1.702 animali esotici: camaleonti, tartarughe marine, scoiattoli giapponesi, stipati all’inverosimile in una Fiat Multipla, bloccata mentre era in transito lungo l’autostrada A16, all’altezza del comune di Montemiletto (Avellino). L’uomo che era alla guida dell’automobile – che è titolare di un negozio di animali esotici, a Bari – è stato denunciato. Secondo quanto riferito dall’uomo alla Guardia di Finanza, gli animali erano stati acquistati nel Napoletano ed erano diretti all’esercizio commerciale pugliese. Al dettaglio, la vendita di animali avrebbe comportato un guadagno di circa 20mila euro.

Altra storia ben più orribile nel casertano, dove un camorrista, per convincere gli imprenditori a pagare il pizzo o ad assecondare le sue richieste, li intimoriva con un coccodrillo che aveva in bella mostra sul terrazzo di casa, all’ultimo piano di un normale condominio di Orta di Atella. A scoprirlo è stata la Direzione investigativa antimafia.

Assemblea generale dell’Onu: il vertice sul clima entra nel vivo

 E’ iniziata ieri a New York la prima settimana della 64/ma Assemblea Generale dell’Onu con il vertice sul clima convocato dal segretario Ban Ki-moon, un appuntamento chiave che apre la sette giorni densa di riunioni sui dossier più sensibili dell’intero pianeta.
Oggi invece l’apertura dei lavori dell’Assemblea: parlano, oltre a Ban Ki-moon, il presidente del Brasile Luis Ignacio Lula, Obama, il leader libico Muammar Gheddafi, il presidente francese Nicolas Sarkozy, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Nel pomeriggio, tra gli altri, il presidente cinese Hu Jintao, il russo Dmitri Medvedev, l’iraniano Mahmud Ahmadinejad e il primo ministro britannico Gordon Brown. Non ci sarà invece il deposto presidente dell’Honduras Manuel Zelaya, del quale era previsto un intervento, che è tornato a sorpresa nel suo Paese, rifugiandosi nell’ambasciata brasiliana.

PAROLA ALL’ITALIA
Poco prima delle 13 ora locale, il Premier Silvio Berlusconi prenderà la parola all’assemblea generale dell’Onu in veste di presidente di turno del G8. Un discorso che, a quanto si apprende, partirà dai risultati del G8 dell’Aquila per affrontare i nodi che i grandi della Terra si trovano d’avanti: tra questi la lotta alla povertà nei paesi in via di sviluppo, le tematiche ambianetali in vista del vertice di Copenaghen, gli aiuti diretti all’agricoltura per i paesi più poveri. E, sul fronte della crisi, la necessità di lottare contro la speculazione. Domani il presidente del Consiglio volerà invece a Pittsburgh per partecipare al G20 sotto la presidenza di Obama.

Arriva il primo ospedale eco-sostenibile d’Italia: è il Meyer di Firenze

 Celle fotovoltaiche, giardini verdi sui terrazzi e sul tetto, piccoli e grandi accorgimenti, tutto all’insegna della bioedilizia, che rendono il Meyer il primo Ospedale bio-sostenibile d’Italia. L’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze è, infatti, la prima struttura ospedaliera italiana progettata e realizzata per ridurre le emissioni inquinanti nell’aria, che fa della sostenibilità ambientale il suo obiettivo principale.
A tutto questo si affianca, inoltre, la scelta già adottata dalla Fondazione Meyer di avviare da subito il percorso di certificazione Bio-Habitat per tutto il verde che circonda l’Ospedale. Un percorso che si traduce in impegni precisi quali, ad esempio, il non utilizzo di concimi di sintesi (fitofarmaci) nella cura del verde e il compostaggio degli scarti di manutenzione del parco.

Obama: minaccia urgente sul clima. Uniti su energie pulite e riduzione Co2

 Il presidente americano Barack Obama ha detto a New York al vertice Onu sul clima che la minaccia è “grave, urgente e crescente: se non agiremo rischiamo di consegnare alle future generazioni una catastrofe irreversibile“. Obama ha detto che gli Stati Uniti hanno “fatto più negli ultimi otto mesi per promuovere la energia pulita e ridurre l’inquinamento da anidride carbonica che in qualsiasi altro periodo della nostra storia“.

NON C’E’ PIU’ TEMPO
Il presidente Obama è giunto alla Casa Bianca otto mesi fa cambiando subito la politica del suo predecessore George W. Bush in materia di lotta al riscaldamento del pianeta. “Il tempo rimasto per correre ai ripari sta per scadere“, ha messo in guardia il presidente americano Barack Obama intervenendo oggi a New York al vertice Onu sul clima. “La sicurezza e la stabilità di tutte le nazioni e di tutti i popoli – la nostra prosperità, la nostra salute e la nostra sicurezza – sono a rischio” a causa della minaccia climatica, ha aggiunto il presidente americano. Obama ha poi invitato Paesi emergenti coma la Cina e l’India “a fare la loro parte” per affrontare il riscaldamento del pianeta adottando “misure vigorose“.

Bergamo: auto comunali a metano per abbattere lo smog

 I mezzi del Comune di Bergamo inquineranno sempre meno. L’amministrazione comunale cittadina ha comunicato questa mattina la sua volonta’ di dotarsi di veicoli alimentati a metano, sostituendo, via via quelli che ancora viaggiano a benzina e a diesel, a partire da quelli piu’ vecchi ed inquinanti. Il processo di svecchiamento delle auto pubbliche durerà dei mesi: sui 224 veicoli in circolazione di proprietà del Comune, al momento sono infatti soltanto il 30% quelli che viaggiano a gpl o a metano.

INCENTIVI STATALI E RISPARMIO
Vogliamo dare un segnale forte, anche si sensibilizzazione ai cittadini, proseguendo su una strada già tracciata in passato – ha detto l’assessore comunale all’ambiente Massimo Bandera -. Oggi, grazie agli incentivi statali e ai distributori di metano, sempre più numerosi anche in città, ci sono le condizioni ideali per sostenere questo investimento. Il nostro obiettivo – ha aggiunto Bandera – è di arrivare presto ad avere il 50% dei veicoli del comune a basso inquinamento”.

Copenhagen 2009: verso un vertice sull’ambiente allrgato?

 Il vertice sull’ambiente e il clima di Copenhagen è troppo importante per essere discusso solo dai ministri dell’Ambiente dei paesi delle Nazioni Unite e rischia di fallire se non si accelerano i processi negoziali. Lo dice il premier britannico Gordon Brown, in un articolo che uscirà sul prossimo numero della rivista Newsweek. Il premier britannico si dice preoccupato per la riuscita del meeting fissato per dicembre; se necessario, per evitare un fallimento, dice, si impegna a partecipare in prima persona e chiede agli altri leader mondiali di fare lo stesso.

UNITI PER LE SFIDE AMBIENTALI
Le trattative stanno procedendo troppo lentamente – scrive Brown – l’accordo finale è in grave pericolo. I leader mondiali dovranno superare le singole differenze. Ma io credo che ci si possa riuscire. Se sarà necessario, andrò alla riunione per facilitare un accordo”.

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