Contrabbando di animali esotici e animali feroci per far pagare il pizzo

di Redazione 484 views0

 L’ignoranza umana non ha limiti e l’ultima giornata lo ha ampiamente dimostrato: ieri sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza 1.702 animali esotici: camaleonti, tartarughe marine, scoiattoli giapponesi, stipati all’inverosimile in una Fiat Multipla, bloccata mentre era in transito lungo l’autostrada A16, all’altezza del comune di Montemiletto (Avellino). L’uomo che era alla guida dell’automobile – che è titolare di un negozio di animali esotici, a Bari – è stato denunciato. Secondo quanto riferito dall’uomo alla Guardia di Finanza, gli animali erano stati acquistati nel Napoletano ed erano diretti all’esercizio commerciale pugliese. Al dettaglio, la vendita di animali avrebbe comportato un guadagno di circa 20mila euro.

Altra storia ben più orribile nel casertano, dove un camorrista, per convincere gli imprenditori a pagare il pizzo o ad assecondare le sue richieste, li intimoriva con un coccodrillo che aveva in bella mostra sul terrazzo di casa, all’ultimo piano di un normale condominio di Orta di Atella. A scoprirlo è stata la Direzione investigativa antimafia.

La Dia, lo scorso 18 settembre – ma lo ha reso noto solo ieri – mise in atto delle perquisizioni nell’immobile utilizzato da Cristofaro: l’obiettivo era quello di trovare armi a casa di un uomo ritenuto dagli inquirenti boss emergente e già noto alla giustizia per porto abusivo e detenzione d’armi, tra l’altro. Ed invece, dal personale della Dia, insieme agli agenti del commissariato di polizia di Frattamaggiore e della squadra mobile di Caserta è stato trovato, oltre ad un accurato impianto di videosorveglianza, anche un coccodrillo.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, il coccodrillo – che veniva alimentato con topi e conigli – era utilizzato da Cristofaro per intimorire le vittime, soprattutto imprenditori. Ritrovato nell’abitazione anche un giubbotto antiproiettile solitamente indossato da Cristofaro, nipote di un boss ucciso un anno e mezzo fa, a Cesa, Caserta, nella faida tra i clan Caterino e Mazzara. Per l’uomo è scattata una denuncia per possesso illegale di animali.

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