Gli shopper di plastica ‘tradizionale’ con l’aggiunta dell’additivo chimico ECM non posso essere pubblicizzati e venduti come biodegradabili e compostabili perché non rispettano le condizioni e i tempi previsti dalla normativa comunitaria e nazionale di settore. E’ quanto afferma l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dando ragione a Legambiente. Il 4 febbraio 2010 Legambiente aveva segnalato all’Autorità che si stavano diffondendo sacchetti in plastica che, grazie all’aggiunta dell’ECM Masterbatch Pellet, venivano presentati dall’azienda Italcom come biodegradabili e compostabili in modo del tutto ingannevole, inducendo in errore i Comuni italiani, gli esercizi commerciali e le catene della Grande distribuzione che si stavano adeguando all’entrata in vigore, il 1 gennaio 2011, del bando delle buste.
riduzione sprechi
Le università australiane bandiscono l’acqua nelle bottiglie di plastica
L’università di Canberra, nella capitale federale, è il primo campus in Australia a mettere al bando la vendita di acqua in bottiglia, creando un precedente che gli ambientalisti sperano faccia da modello per il resto del Paese. Nei caffé e nei negozi del campus l’acqua in bottiglia sarà sostituita da distributori automatici che riempiono contenitori, acquistabili separatamente, di acqua refrigerata liscia o gassata, a prezzi inferiori di quella in bottiglia. Il sistema è stato organizzato dal gruppo ambientalista Do Something! (Facciamo qualcosa!) dopo una campagna lanciata dagli studenti.
Riciklo, il sito web per chi vuole consumare meno e aiutare l’ambiente
Capita a tutti di avere cose che non si utilizziamo o che, semplicemente, non vi piacciono più e di cui non sappiamo cosa fare. Per ridare una nuova vita a questi oggetti, si fa largo, già da diverso tempo la vendita online. E così, anche i regali di natale non graditi, possono tornare in circolo e contribuire ad aiutare l’ambiente e la società in cui viviamo a consumare meno. Con questo obiettivo nasce approda sul web Riciklo (www.riciklo.com), il nuovo sito che offre ai propri utenti la possibilità di scambiare, vendere, compensare e regalare oggetti. Riciklo offre anche la possibilità di proporre i propri oggetti a più utenti contemporaneamente, in modo da aumentare le probabilità di raggiungere un accordo. Riciklo, inoltre, permette di compensare, cioè di scambiare un oggetto con un altro oggetto con l’aggiunta di denaro.
Efficienza energetica: i paesi UE non stanno facendo abbastanza
I Paesi dell’Unione Europea non stanno facendo abbastanza per migliorare la loro efficienza energetica. Lo ha denunciato il presidente della Commissione europea, José Manuel Durao Barroso, avvertendo che potrebbe essere
Re-gift to start: come riciclare i regali di Natale non graditi
Come ogni anno Babbo Natale ha fatto il possibile per accontentare tutti ma qualche volta può sbagliare. E aspettando fiduciosi la befana, c’è chi, in tempi record ha rimesso in vendita su Internet i regali non graditi. Che si tratti di cappellini o sciarpe, di piccoli complementi d’arredo o oggetti di design, quest’anno sono circa 6000 i regali di Natale rivenduti su eBay, dando vita ad una campagna del riciclo che potrebbe non solo far sorridere e guadagnare qualcuno ma anche deludere amaramente qualcun altro. Un vero e proprio business che, come rivela un’indagine condotta dal sito eBay Annunci, quest’anno aiuterà gli italiani a mettere da parte qualche euro da reinvestire in attività da svolgere nell’anno nuovo, all’insegna della non rinuncia, anche in epoca di crisi. Un fenomeno che eBay Annunci identifica con il termine di Re-Gift to start. Per un frizzante e propositivo inizio 2011.
Regali di Natale senza soldi: in tempi di crisi torna di moda il baratto
C’è chi lo chiama baratto o chi lo traduce con il termine inglese ‘swap’ che sembra più glamour, ma il risultato è lo stesso: torna di moda il caro vecchio scambio per i vestiti. E spopolano le boutique e i party dedicati. Niente capi lisi o pellicce fuori moda, si trovano soprattutto capi d’abbigliamento firmati o del passato sì, ma che hanno fatto un’epoca. Nati sulla scia di quelli di New York, che hanno avuto successo con star del calibro di Gwyneth Paltrow e Victoria Beckham, stanno prendendo sempre più piede nel nostro Paese. Un’idea che è piaciuta all’ex presidente della Camera, oggi giornalista e conduttrice televisiva, Irene Pivetti. “E’ bello pensare – spiega a Ign, testata online dell’Adnkronos – che un oggetto può vivere a lungo. Che venga riutilizzato e abbia una seconda vita“. “Non sono la classica malata di shopping – continua –, ma mi lascio tentare qualche volta dall’acquisto per mia figlia Ludovica. Anche lei ha preso dalla mamma. Ama poco andare per negozi“.
Regali di Natale: la tecnologia a basso impatto è amica dell’ambiente
Il Natale è alle porte e come ogni anno inizia la sfrenata corsa ai regali. Tutti si affannano per mettere sotto l’albero un bel pacchetto ma non sempre questa fatica viene premiata. Secondo una ricerca di Subito.it, infatti, un italiano su due dichiara di rimanere deluso all’apertura dei pacchetti natalizi. Nella lista ‘nera’, ossia dei regali sconsigliati per non deludere amici e parenti, secondo una ricerca Nextplora per Samsung Electronics Italia, compaiono: fiori e piante (42%), cancelleria (38%) e strumenti da bricolage (30%). Facile intuire che gli uomini sembrano essere poco attratti da fiori (il 55% non vorrebbe mai gli venissero regalati per natale) e cancelleria (disdegnata dal 39% degli uomini) mentre le donne dal bricolage (38%).
Hotel valdostani sempre più green: il decalogo degli albergatori per aiutare la natura
Gli albergatori valdostani diventano più sensibili all’ambiente. Nel corso dell’assemblea dell’Adava (associazione degli albergatori valdostani) sono state presentate alcune iniziative nate in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Ambiente. Innanzitutto è stato redatto un decalogo. ”Lo invieremo via mail ai nostri associati – ha sottolineato la Presidente Adava Silvana Perucca –, non mandiamo lettere per risparmiare carta”. Altra iniziativa riguarda la creazione di una brocca con i loghi di Adava e Regione, che può ospitare anche i simboli dei vari alberghi, ”lo scopo è ridurre l’uso dell’acqua in bottiglia”. Il decalogo vuole anche incentivare l’uso dei mezzi collettivi, quello di carta igienica fatta con carta riciclata, una oculata scelta dei detergenti e dei detersivi e così via.
Guida anti-spreco per il Natale: Riciclo, Riuso, Riparo
Le feste natalizie sono sicuramente le ricorrenze più attese dell’anno. Oltre al significato religioso sono anche un’occasione per stare insieme a parenti e amici e così ha inizio il tour de force di cenoni pranzi. Ma attenzione: i giorni di festa sono anche quelli più inquinanti. La Confederazione italiana agricoltori avverte: tra pranzi di Natale e cenoni di Capodanno, fino alle tavole imbandite per l’Epifania, finiranno nella spazzatura più di 500 mila tonnellate di cibo, circa il 25 per cento della spesa totale alimentare per le festività. Andranno così in fumo 1,5 miliardi di euro. Quasi 80 euro a famiglia. Un danno di non poco conto. Il primo consiglio quindi è: acquistare con parsimonia, senza strafare. Ma in caso contrario, si possono sottrarre gli alimenti allo spreco per destinarli ai bisognosi.
Riduzione degli sprechi: a Natale il 25 per cento del cibo finisce nella spazzatura
Ogni anno si gettano nei rifiuti 25 milioni di tonnellate di alimenti consumabili per un costo complessivo di 37 mld di euro (il 3 per cento del Pil). Tra pranzi di Natale e cenoni di Capodanno, fino alle tavole imbandite per l’Epifania, finiranno nella spazzatura più di 500 mila tonnellate di cibo, circa il 25 per cento della spesa totale alimentare per le festività. Andranno così in fumo 1,5 miliardi di euro. Quasi 80 euro a famiglia. E’ quanto stima la Cia -Confederazione italiana agricoltori. Il tutto frutto di cattive abitudini che, nonostante la crisi economica, continuano, purtroppo, a sussistere. E’ quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori che ha compiuto un’indagine dalla quale si rileva che tra i prodotti più sprecati troviamo il pane, l’ortofrutta (circa il 40 per cento dello spreco), il latte e i formaggi, la carne.