Pastore del Caucaso

 Il cane pastore del caucaso, cane le cui lontane origini sono da ricercare tra i più antichi pastori-custodi, quei cani dell’Asia centrale che hanno dato probabilmente origine a quasi tutti i Molossoidi, ed in particolare al gruppo dei Cani da montagna, deriva direttamente da diversi ceppi di cani che, in una vasta zona circostante la Catena del Caucaso, compresa oggi nelle repubbliche dell’Armenia, dell’Azerbaijan, della Georgia e della Russia, erano tradizionalmente adibiti alla difesa del bestiame da ladri e predatori. Da qui la denominazione russa Kavkazskaja Ovtčarka (Cane da Ovile) per la razza riconosciuta ufficialmente, che è in realtà il frutto di un lavoro di selezione e ripetuti incroci effettuati fin dai primi anni cinquanta presso i celebri canili “Stella Rossa” dell’Esercito Sovietico, nel tentativo di ottenere validi ausiliari nella guardia alle frontiere e alle installazioni militari.

Pastore maremmano-abruzzese

 Il pastore maremmano-abruzzese è una razza canina del gruppo pastori e bovari. Appartiene al ceppo dei grandi cani bianchi del Centro-Europa, stirpe antichissima di guardiani di armenti e del gregge dal carattere diffidente e bellicoso, arrivato in Italia dal Medio Oriente. L’area di maggiore diffusione di questa razza è piuttosto vasta: va infatti dalla Provincia di Grosseto all’alto Lazio, passando per l’Umbria del sud, l’Abruzzo, il litorale molisano e la Puglia del nord. In questa zona dell’Italia Centrale questo animale si è evoluto come razza a sé e viene descritto già da Columella (I secolo d.C.) come strenuo difensore del gregge nei confronti del Lupo. Il colore del mantello di questo cane pastore è stato a lungo apprezzato dai pastori in quanto impediva che, in caso di assalto dei lupi al crepuscolo, venisse ucciso invece che il predatore.

Cane salvato dalla Guardia Costiera giapponese ritrova la sua compagna umana

 Il cane salvato venerdì scorso dalla Guardia Costiera al largo delle coste Giapponesi che galleggiava sul tetto di una casa distrutta dal terremoto, ha ritrovato la sua compagna umana che lo ha riconosciuto vedendo le riprese del salvataggio in televisione, su NHK News.
Il cane è una femmina di nome Ban, un meticcio marrone, l’animale è stato trovato al largo di Kesennuma, nella Prefettura di Miyagi, ancora vivo che galleggiava sul tetto di una casa alla deriva si dal primo giorno del terremoto che ha colpito il Giappone, l’11 marzo 2011.
Il cane femmina Ban scodinzolava frelice quando ha rincontrato la sua compagna umana, una donna di Kesennuma, l’animale era felice e in buone condizioni di salute nonostante la sua brutta avventura.

Tre giorni su un tetto

 Morde”, sono state le prime parole che Isabella ha sentito su questo piccolo corgi. Il cane era traumatizzato dopo essere rimasto alla deriva per tre giorni su un tetto di una casa, distrutta dopo l’evacuazione di Nigata in seguito al terremoto e allo tsunami che hanno colpito il Giappone. “Non ho mai visto un’espressione come quella sul muso di un cane,” ha detto Isabella.
Il cane è stato ritrovato e salvato dopo tre giorni passati sul tetto di una casa in mare. L’animale era stressato e sulla difensiva, profondamente spaventato, e per questo risultava diffidente ed aggressivo.

Giappone: Cane salvato dopo tre settimane

 Dopo il terremoto e lo tsunami che ha colpito il Giappone si trovano ancora superstiti non solo umani ma anche animali.
Un cane è stato salvato dopo tre settimane di deriva in una casa che galleggiava in mare. E’ una notizia troppo bella per essere vera, ma lo è. Il cane è stato trovato da alcuni membri della Guardia Costiera in pattugliamento aereo dell’area. Il cane è stato trovato vivo, sopravvissuto al terremoto e allo tsunami in una casa che era stata trascinata in mare e semisommersa dalle acque.
Le immagini riprese da alcune TV locali hanno mostrato il cane prima sul tetto della casa che galleggiava semisommersa che è poi entrato da un buco sul tetto nella casa. I soccorritori speravano di trovare altri superstiti nella casa semisommersa dalle acque ma, una volta sollevato il tetto hanno trovato solo il cane, di taglia media e di colore marrone.

L’Università di Yale promuove la “Dog Therapy” anti-stress

 La facoltà di legge di Yale dà libero accesso anche ai cani. Tutto questo sembra davvero bizzarro,ma in realtà si tratta del nuovo programma, ancora in fase di sperimentazione, dell’illustre università americana per aiutare i suoi studenti a combattere lo stress. “E’ documentato che la terapia con i cani abbia efficacia nell’aumentare la felicità, la calma e il benessere emotivo”, così scrive il bibliotecario Blair Kauffman in una mail indirizzata a tutti gli iscritti, come riportato dal New York Times.
Per una prima prova, dal 28 marzo, il cane Monty sarà a disposizione degli studenti per 30 minuti ciascuno nella biblioteca universitaria. Non sono stati ancora rivelati i dettagli del progetto, come la razza di Monty. L’università ha però assicurato che si tratta di un esemplare ipoallergenico che sarà ospitato in una zona privata della biblioteca per rispettare chi non ama i cani.

Torino diventa una città “a misura di animale”

 A Torino si potrà entrare nei negozi con il cane, gli anziani potranno portare il cucciolo in casa di riposo e i circhi non potranno avere animali esotici. Sono le principali novità introdotte dal nuovo regolamento sugli animali approvato dal Cosiglio comunale. Soddisfatto il presidente della consulta delle associazioni animaliste, Marco Francone: “E’ l’espressione della volontà di un sempre maggior numero di cittadini che credono nei diritti degli animali e nel loro rispetto”.
Da oggi in poi i torinesi potranno andare a provare un vestito o in farmacia col proprio cane ma anche in metropolitana o alle poste. Vietato l’ingresso agli animali solo dove le norme igienico-sanitarie lo impongono. Notizie per gli anziani: cani, gatti, tartarughe e uccellini potranno entrare in casa di riposo, riconoscendo così il principio per cui un animale da compagnia spesso è di aiuto per superare solitudine o depressione.

Un uovo per un gatto seconda edizione

 Anche quest’anno “La Casetta dei Gatti” di Roma organizza due weekend di raccolta fondi per sostenere l’associazione che si occupa dei gatti randagi e abbandonati. Si possono sostenere i gatti ospitati dall’associazione acquistando le uova di Pasqua de “La Casetta dei Gatti“.
I due weekend dedicati ai gatti saranno sabato 9 e domenica 10 aprile 2011 e sabato 16 e domenica 17 aprile 2011. L’orario è continuato e per ambedue i weekend sarà dalle ore 11:00 alle ore 17:00, presso i locali de la “Casetta dei Gatti” in via dei Rocciatori, fronte civico 64, a Roma EUR. L’associazione “La Casetta dei Gatti” nasce nel 2004, con l’intento di creare e portare avanti una struttura dignitosa e organizzata in grado di ospitare e curare i gatti abbandonati malati e bisognosi. E’ un’Associazione senza fini di lucro che sopravvive grazie alle donazioni, all’operato dei volontari e alla collaborazione con strutture e autorità presenti sul territorio.

I danni di spinelli e sigarette agli animali: boom di emergenze al pronto soccorso

 Se nuoce gravemente alla salute umana, può danneggiare ancora di più quella animale. Il fumo di sigaretta e ancor più di spinelli espone cani e gatti a rischi pesantissimi: “innanzitutto respirare quello passivo è più nocivo per i quattrozampe che per gli uomini. Ma spesso capitano incidenti molto pericolosi con i cannabinoidi: in pronto soccorso riceviamo in media due o tre casi al mese di cani che hanno letteralmente inghiottito pezzi di hashish. E il problema è che spesso i proprietari non ce lo dicono“, perché temono di essere giudicati. Parola di Daniela Mignacca, direttore della Clinica veterinaria Romasud.

Cane meticcio salva la compagna

 Un’altra storia di animali che commuove il mondo, dopo la storia del cane che in Sardegna ha vegliato un cane femmina e ha guidato i soccorsi a trovarli con i suoi ululati e il suo abbaiare, in un bosco di Prignano, sull’Appenino modenese, un cane meticcio di tre anni ha vegliato per tre giorni un cane femmina, la sua compagna rimasta impigliata con una catena al collo. Il cane meticcio, con il suo abbaiare ha dato l’allarme ai residenti della zona che sono riusciti a trovarli e a salvare il cane femmina.
Sentendo il cane abbaiare e latrare nei pressi di un pendio nella frazione di Morano, lungo la Val Rosenna, un abitante della zona di Prignano lo ha avvistato con un cannocchiale e ha visto anche un altro cane intrappolato tra gli alberi. L’abitante della zona ha subito dato l’allarme e sono iniziate le ricerche per soccorrere i due animali.