Guida al giardinaggio: Impatients walleriana

 Facile da conservare in casa, questa pianta può fiorire in continuazione per dei mesi e resistere per degli anni. I suoi fusti carnosi, ramificati, possono esterndersi per oltre un metro se non li si taglia. Sono caratterizzati da foglie ovali appuntite, di colore verde chiaro, e da numerosi fiori piatti dai petali leggermente ondulati, disponibili secondo la varietà in numerosi colori. Esistono anche varietà bicolore, a fiori doppi, nane o dal fogliame screziato.

LA POSIZIONE
L’ impatients fiorisce tutto l’ anno quasi senza interruzione. E’ una delle piante fiorite più facili da coltivare e richiede solo una buona illuminazione, ma senza sole diretto, per esempio dietro una finestra esposta a nord. Tollera anche un’ ombra leggera, ma in questo caso fiorisce meno. La temperatura ambiente ideale è quella tipica degli appartamenti, ma va rilevato che in inverno preferisce godere di un clima più fresco (15-18° C).

Coltivare a settembre: cosa fare nei campi, orto, cortile e giardino

 Settembre è un mese importante per la natura e l’ agricoltura. Ecco cosa si fa in settembre nei campi, negli orti, nei cortili e nei giardini secondo il calendario lunare.

PROVERBI CONTADINI
* Nè caldo né gelo restò mai in cielo
* Di settembre, la notte e il dì contende
* Quando la cicala canta in settembre, non comprare grano da vendere (perché la raccolta sarà abbondante)
* Alla luna settembrina, sette lune se le inchina
* Chi il suo campo ara innanzi la vernata, avanza di raccolta la brigata
* Chi semina nella polvere, faccia granai di rovere
* Faccia chi può prima che il tempo muti, che tutte le lasciate son perdute
* Per San Michele, la castagna nel paniere

TEMPO PROBABILE

Il segno zodiacale dominante è la bilancia (mutevole).
Le prime due decadi sono temperate mentre l’ ultima è umida. la zona boreale è ventosa, l’ australe umida e pestilente. Settembre è il mese più bello dell’ anno, sebbene qualche giorno possa essere turbato dalla pioggia. Iniziano le burrasche in mare e le nebbie possono essere frequenti. Con questa lunazione si pronostica il tempo per tre mesi.

Missione possibile: fare il bagno a micio? Ecco come…

 Sebbene il gatto sia l’ animale più pulito per antonomasia, talvolta il bagno può diventare una tappa obbligatoria e ci si ritrovi nella scomoda posizione… di dovergli dare una mano. Di acqua e sapone. Naturalmente non dovrete aspettarvi molta collaborazione dal vostro amico a quattro zampe, che appena potrà tenterà di filarsela alla velocità della luce. Tuttavia la missione è tutt’ altro che impossibile.

FARE IL BAGNO A MICIO: LE REGOLE FONDAMENTALI

1) La prima regola da seguire è quella di non usare prodotti aggressivi: esistono shampoo e soluzioni pensate appositamente per loro.
2) Si deve poi procedere a seconda del tipo di pelo che dobbiamo affrontare. Per i gatti a pelo lungo è meglio effettuare un paio di applicazioni di shampoo: la prima eliminerà le impurità maggiori e preparerà il pelo ad assorbire meglio la seconda.
3) Importantissimo è il risciacquo, che deve essere fatto con cura per non lasciare residui di sapone.
4) E’ essenziale tenere anche shampoo e attrezzi vari a portata di mano: se mollate il gatto anche per un solo istante, potrete perdere ogni occasione di recuperarlo e terminare il lavoro.
5) Infine, bisogna ricordare che il bagno non è solo acqua e sapone, ma un’ occasione per curare anche quelle parti delicate dell’ animale che meritano una bella pulitina. Parliamo degli occhi, che, soprattutto nel Persiano, possono essere ineteressati da secrezioni che a lungo andare potrebbero macchiare il pelo del muso, soprattutto nei gatti bianchi. Anche le orecchie vanno pulite con cura, magari con un batuffolo di cotone inumidito con un po’ d’ acqua distillata: meglio non usare i bastoncini, che potrebbero spingere in fondo i depositi di cerume. Da non dimenticare anche le unghie: una spuntatina, soprattutto se il gatto non esce, può essere utile.

Ora vi spieghiamo come…

Il kit del cucciolo: cosa comprare prima di portare a casa un cane

 Quando si parla di acquisti per il cucciolo, l’ alimentazione è la voce più importante perché un valido apporto nutrizionale assicura salute e benessere all’ organismo. Sotto questo profilo le diete “casalinghe”, preparate con gli avanzi della tavola, sono decisamente inadeguate in quanto complete e sbilanciate. Gli alimenti indistriali, invece, forti di formulazioni sempre più all’ avanguardia, garantiscono l’ apporto equilibrato di tutti gli elementi nutritivi necessari al cane.

LA PAPPA: SECCA O UMIDA?
Oltre alle differenti formulazioni, l’ offerta del mercato si divide in “secchi” e “umidi”, a seconda della consistenza degli alimenti. Il cibo secco ha il vantaggio di conservarsi meglio e più a lungo, anche se può risultare meno appetitoso rispetto a quello umido. Il mangime secco è inoltre più calorico dell’ umido e quindi il suo dosaggio dovrà essere valutato con attenzione.

La protezione dell’ ambiente in Australia dopo 200 anni di sfruttamento indiscriminato

 L’ Australia… il continente nuovo, evoca da sempre nell’ immaginario collettivo scenari di natura incontaminata, dalle foreste di eucalipto alle barriere coralline, dal deserto alle riserve aborigene. Eppure in pochi sanno che l’ Australia in soli 200 anni ha rovinato il suo ambiente più che l’ Europa in 2000 anni di storia. Un dato significativo di questo è che la maggior parte degli istituti di geografia australiani siano ora divenuti Istituti di geografia e sicurezza dell’ ambiente.

PROTEZIONE DELL’ AMBIENTE E POLITICA
Il problema basilare è dove cominciare la protezione. Certi pericoli ambientali sono lenti ed insidiosi: bisogna prevederli e agire con anni di anticipo. L’ esempio classico è quello della produzione di energia. L’ Australia dispone di una quantità enorme di energia solare, ma la sua cattura ed il suo uso sono ancora relativamente cari. E pensare che l’ Università di Murdoch aveva istituito un Centro per le applicazioni dell’ energia solare, riconosciuto dalle Nazioni Unite, ma il Governo federale ha ridotto la sua sovvenzione perché si aspetta al più presto risultati pratici, invece delle ricerche per soluzioni teoriche che gli scienziati vedono invece come il primo passo da effettuare.

Guida al giardinaggio: la fatsedera

 La fatsedera (Fatshedera lizei) è un arbusto che può raggiungere 1-2 metri di altezza e i cui fusti eretti richiedono normalmente il sostegno di un tutore. Sono decorati da grandi foglie di colore verde acceso, divise in tre o cinque lobi.
Esiste anche una varietà variegata dal fogliame screziato di bianco crema, un poco più esigente in fatto di luce.

LA POSIZIONE
La fatsedera sta bene in qualsiasi posizione, sia essa in piena luce oppure in ombra. La situazione ideale è dietro a una finestra disposta a nord, mentre bisogna invece evitare una posizione in pieno sole. Per quanto riguarda il clima, non ha particolari esigenze e tollera bene anche una temperatura minima di 5-6°C in inverno.
Se si trova in ombra in inverno preferisce un clima fresco, altrimenti rischia di deperire.

Guida al giardinaggio: la dracena marginata

 La dracena è apprezzata soprattutto per la sua forma, dovuta al suo fusto diritto che supera facilmente e velocemente il metro di altezza, coronato da un ciuffo di foglie lineari, arcuate, di un bel verde scuro bordate di rosso. La varietà “tricolor”, caratterizzata da foglie segnate nella lunghezza da raggi rosa e beige, è molto diffusa. Le piante più giovani sono costituite da un semplice ciuffo di foglie da cui si allunga un fusto; successivamente le foglie inferiori cadono e la pianta assume il suo aspetto normale.

LA POSIZIONE
La dracena ama stare in piena luce, ma non in pieno sole perché quest’ ultimo la fa scolorire. Sopporta molto bene la mezz’ ombra, mentre una buona illuminazione è necessaria in tutte le stagioni per garantire alle varietà screziate la colorazione della specie.
Non teme il clima caldo e asciutto tipico degli appartamenti riscaldati ma può superare facilmente l’ inverno in un ambiente fresco a circa 15°C.