E infine il cantiere è stato aperto. Il bilancio degli scontri è da guerriglia: 28 agenti feriti, 4 manifestanti contusi, molti intossicati a causa dei fumogeni. Le forze dell’ordine si sono schierate all’alba per aprire i cordini dei protestanti, smantellando il presidio degli attivisti che si erano accampati nei boschi della Maddalena di Chiomonte per bloccare l’inizio dei lavori.
E, dopo gli scontri, i No Tav fanno sapere che hanno perso solo quella che considerano una prima battaglia, perché la guerra sarà ancora lunga. Roberto Cota, Presidente del Piemonte, non ha perso tempo a chiamarli “facinorosi”, ma loro non ci stanno: hanno reagito alle cariche di Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri lanciando pietre e rami d’albero, e sono stati fatti arretrare a suon di lacrimogeni.