Parco Nazionale del Circeo, le zone umide

di Redazione 78 views0

 A ridosso e parallelamente alla Duna Litoranea dell’area protetta del Parco Nazionale del Circeo, si sviluppa un ambiente umido e lagunare costituito da quattro laghi costieri in successione, il Lago di Sabaudia o di Paola, il lago di Caprolace, il Lago dei Monaci e il Lago di Fogliano, e da Zone Umide, stagionalmente allagate ricche di una caratteristica biodiversità.
I laghi e le Zone Umide circostanti costituiscono il più importante ecosistema palustre d ‘Italia e formano un complesso territoriale dichiarato “Zona Umida di Interesse Internazionale” ai sensi della Convenzione di Ramsar (Iran 1971).
La localizzazione del Parco Nazionale del Circeo in un area geografica che coincide con le principali rotte migratorie, infatti, rende quest’area protetta particolarmente adatta alla sosta di molte specie di uccelli.

Le aree stagionalmente impaludate
Le lagune salmastre e le aree stagionalmente impaludate da acqua dolce del Parco Nazionale del Circeo offrono, infatti un ambiente particolarmente idoneo per le varie esigenze di sosta, svernamento o nidificazione di numerosissime specie dell’avifauna migratoria, grazia anche alla sua particolare biodiversità. Sono oltre 260 le specie di uccelli acquatici, che popolano i laghi e gli specchi d’acqua dell’area protetta del Parco Nazionale del Circeo in primavera e in autunno. Le rive dei laghi e dei canali sono coperte da una tipica vegetazione palustre, dominata dalla cannuccia di palude e dal giuncheto. I terreni acquitrinosi vicino alle sponde sono colonizzati dal salicornieto, un’associazione di piante pioniere ben adattate agli ambienti salmastri.

Una ricchissima avifauna
Laghi e acquitrini dell’area protetta del Parco Nazionale del Circeo ospitano una ricchissima avifauna acquatica con oltre 260 specie, tra nidificanti e migratrici-svernanti e la tipica biodiversità lacustre. I laghi costieri del Parco, rappresentano per il Lazio il principale sito di svernamento degli uccelli acquatici, con un picco massimo di 23.400 uccelli (dato registrato nel 2006).

Le principali rotte migratorie
La localizzazione del Parco in un area geografica coincidente con le principali rotte migratorie, infatti, lo rende particolarmente adatto alla sosta di molte specie di uccelli, che utilizzano soprattutto le risorse trofiche presenti negli ambienti umidi situati nella fascia costiera. Nel Parco, in particolare, sostano specie di uccelli che seguono sia la direttrice migratoria diffusa su vasto fronte, che spinge i migratori ad attraversare diagonalmente la penisola in direzione NE-SO (fenomeno caratteristico dell’Italia Centrale) sia la direttrice migratoria tendente a seguire le coste della nostra penisola.

Gli uccelli presenti nelle zone umide
Tra gli uccelli presenti nelle zone umide dell’area protetta del Parco Nazionale del Circeo troviamo gli Anatidi come il germano reale, la canapiglia, il fischione, il codone, il mestolone, il moriglione e la moretta tabaccata. Anche le Folaghe, con oltre 10.0000 individui, sono particolarmente presenti in queste aree.
La colonia svernante dei cormorani che trova rifugio nei laghi del Parco è la più numerosa dell’Italia peninsulare. Tra le specie nidificanti troviamo, invece, il tuffetto, il tarabusino, il germano reale, la gallinella d’acqua. Oltre ai laghi costieri (Laghi di Paola, Caprolace, Monaci e Fogliano) e ai i terreni incolti umidi (Pantani dell’Inferno), gli altri ambienti di particolare importanza per l’avifauna migratoria sono il Promontorio del Circeo e l’isola di Zannone.
Per maggiori informazioni visitate il sito web del Parco Nazionale del Circeo.

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