I musei della natura: il Fjoerland, museo dei ghiacciai

di Redazione 549 views0

 I fiordi della costa occidentale della Norvegia rappresentano una delle meraviglie della natura; chiusi da alte pareti rocciose, che possono arrivare fino a 1600 metri, penetrano per lunghi tratti all’ interno del Paese serpeggiando tra le profonde valli che caratterizzano questa parte del territorio.
Il più grande dei fiordi è il Sognefjord che, con una estensione pari a 200 chilometri, si sviluppa dalla linea costiera verso l’ interno fino a raggiungere le parti centrali del Paese, in una delle zone montuose della norvegia. Quasi a metà del lungo percorso, il fiordo compie uno dei suoi improvvisi cambi di direzione. Proprio da quest’ area, Fjoerland, i vichinghi con le loro lunghe imbarcazioni sin dall’ Ottocento cominciarono le loro incursioni nei territori dell’ Europa continentale. Ed è proprio lì, dove finisce il Fjoerland, che si trova il Museo dei Ghiacciai, realizzato su progetto di Sverre Fehn tra il 1989 e il 1991. Si tratta del gigantesco ghiacciaio Josterdal, il più grande di tutta la Norvegia, che da allora è diventato un vero museo “naturale”.

UN MUSEO DEI GHIACCIAI
Per capire realmente come si possa giungere a concepire un museo dei ghiacciai, ovvero un museo senza nulla da esporre se non il segreto della vita delle nevi perenni, bisogna parlare con il suo ideatore, Sverre Fehn. L’ architettura di Fehn nasce per narrare in sé la vita del ghiacciaio di fronte al quale è situata, oltre che per essere un accogliente rifugio per chiunque decida di visitare quei luoghi incantevoli: una sorta di ultima fermata prima di avventurarsi, rigorosamente a piedi, a scalare la parete di ghiaccio.

COME NASCE IL MUSEO DEI GHIACCIAI
La costruzione punta verso le vette, quasi a indicare la strada da seguire, ma nel contempo taglia in due lo spazio chiuso dalle montagne, ridefinendo in modo sapiente il rapporto tra uomo e natura.
Lo scopo principale del museo è quello di raccogliere, promuovere e diffondere informazioni e conoscenza sulla neve, sul ghiaccio e sui ghiacciai. Ciò presuppone la comprensione sia dell’ ambiente naturale sia dell’ interazione dell’ uomo con la natura. Il museo ha pertanto il compito di stimolare la curiosità e l’ interesse di coloro che sanno ancora poco su questo tema, ma si propone anche come strumento di approfondimento per quanti ne hanno già una certa conoscenza.

LA STRUTTURA DEL MUSEO DEI GHIACCIAI
La copertura del museo, da cui si gode una bellissima vista delle immense masse di ghiaccio che circondano la valle, offre ai visitatori la prospettiva migliore per comprendere il notevolissimo impatto che il ghiacciaio ha sull’ ambiente circostante, forgiato dalla sua lenta ma millenaria attività. Dal centro studi del museo ogni giorno vengo effettuate riprese fotografiche dell’ attività del ghiacciaio e si offre ai visitatori l’ opportunità di unire la teoria alla pratica: nelle sale espositive si apprende la storia dei ghiacciai, si impara a conoscerne la vita; all’ esterno, a contatto con la natura selvaggia del posto, la conoscenza e lo studio avvengono in modo diretto.

Il museo, insomma, si trasforma: da raccoglitore di oggetti a un luogo che raccoglie informazioni, in cui i visitatori sono chiamati a interagire attivamente con le strutture di allestimento. Un museo tradizionale ha lo scopo di dare visibilità agli oggetti perduti del passato, oggi invece il Fjoerland apre la strada verso i musei che vogliono rendere visibile e raccontare ciò che non si vede. E, per dirla con le parole di Sverre Fehn, “Quando la mente incontra la natura, il duello comincia e la bellezza prende forma”.

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