Uno dei misteri della moria degli uccelli avvenuta in varie parti del mondo in questi ultimi tempi è stato risolto. A Yankton in Sud Dakota i circa cinquemila uccelli morti tutti insieme improvvisamente non sono state vittima di una maledizione o di un complotto, ma sono stati uccisi dal governo degli Stati Uniti d’America per punirli per aver inquinato il cibo destinato al bestiame.
Un provvedimento che potrebbe anche far sorridere se fosse frutto di uno spettacolo comico, invece si tratta di realtà, di un’assurda realtà.
Gli abitanti di Yankton, Sud Dakota, spaventati dalla improvvisa moria degli uccelli nel loro territorio, si sono informati e le autorità gli hanno risposto che ad uccidere gli uccelli era stato il Governo Federale, secondo quanto scrive il The Huffington Post.
Mese: Gennaio 2011
VeganFestEXPO’ 2011
Nel comune di Camaiore, a pochi chilometri dalle rinomate spiagge della Versilia, il 22-23-24-25 aprile 2011, si terrà il VeganFestEXPO’ 2011, la grande fiera expò internazionale del mondo ecologico e vegan.
Sarà un programma di eventi interessanti ed esclusivi: incontri con personalità del mondo vegan, workshop tematici, corsi di cucina, presentazioni, conferenze, musica e artisti vegan e molto, molto altro.
Durante il VeganFest EXPO’ 2011 si svolgerà anche il 5° Raduno Ufficiale degli Chef di Veganblog.it ed alcuni degli chef che interverranno al raduno, terranno incontri e corsi gratuiti di cucina Vegan. Se volete conoscere i segreti della cucina vegan, imparando a preparare deliziosi ed originali manicaretti.
Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia -parte quinta-
La vegetazione del Parco Archeologico di Baratti e Populonia è caratterizzata da quattro ambienti principali: la costa rocciosa, che risulta colonizzata sino a pochi metri dal mare dal finocchio, dalla carota selvatica, dall’elicriso e dagli argentei arbusti della barba di Giove, mentre più nell’interno crescono i ginepri ed infine i sempreverdi arbusti della macchia; la macchia mediterranea (la cui pianta dominante è il leccio) che è la formazione vegetale più rappresentativa del Promontorio. Nel Parco Archeologico di Baratti e Populonia il bosco misto è costituito da specie vegetali relegate in valli fresche ed umide, dove sono presenti anche il castagno, la ginestra dei carbonai, l’agrifoglio e l’alloro, tipici di ambienti montani ed atlantici; gli incolti e le radure, colonizzati da numerose specie di piante erbacee come la spina bianca, l’erba viperina, il verbasco nero, il cardo scolino, la cicoria, il fior d’oro che, in primavera, con le loro copiose fioriture, adornano i fianchi scoperti delle colline con pennellate di colore che variano dal rosa, al celeste, al giallo.
Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia -parte quarta-
La morte della città di Populonia è ricordata da versi struggenti che il poeta Rutilio Namaziano le dedica in occasione di un suo viaggio lungo costa all’inizio del V secolo d.C.
Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia ospita anche dei resti di epoca medievale. L’archeologia sta ancora indagando la dissoluzione dell’antica città nel paesaggio medievale, ma nella collina posta di fronte all’acropoli sono proprio gli scavi a restituire i resti di un monastero benedettino per secoli rimasto nascosto fra i boschi.
La sua fondazione risale all’XI secolo, quando la fondazione di monasteri e castelli costituiva un passaggio chiave per l’affermazione delle signorie locali.
Erutta il vulcano di Shinmoedake in Giappone: la più forte eruzione degli ultimi 50 anni
Una spettacolare eruzione sta interessando il vulcano di Shinmoedake, sull’isola di Kyushu, nel Giappone meridionale. L’attività eruttiva del vulcano, di oltre 1.420 metri, è iniziata in sordina il 26 gennaio, ma si sta configurando come la più forte degli ultimi 50 anni. Nessun ferito è stato segnalato dalle autorità locali.
Secondo gli esperti del Comitato di coordinamento per la previsione delle eruzioni vulcaniche, che fa capo alla Japan Metereological Agency (Jma), l’attivita’ potrebbe aumentare, anche se al momento e’ difficile azzardare una tempistica.
Stop alle scorte delle buste di plastica: a che punto sono i supermercati italiani
Missione quasi compiuta per l’addio definitivo ai sacchetti di plastica. A circa un mese dall’entrata in vigore della loro messa al bando, le principali catene della grande distribuzione organizzata prevedono che le scorte saranno esaurite entro febbraio. Anzi: per alcune l’obiettivo potra’ essere raggiunto gia’ alla fine di gennaio. E c’e’ addirittura la francese Auchan che la scelta ecologista l’ha gia’ fatta due anni fa con un accordo con il Wwf e quindi ora non ha piu’ nemmeno le scorte da smaltire. Pioniere dello stop ai vecchi shopper anche la Coop che conta di eliminarle dappertutto entro meta’ febbraio.
Balenottera morta sulla spiaggia del Parco di San Rossore: la carcassa verrà affondata in mare
Sara’ affondata in mare la carcassa della balena che ieri si e’ spiaggiata sull’arenile del Comune di San Giuliano Terme (Pisa), nell’area del Parco di San Rossore. La decisione, ipotizzata gia’ ieri da Arpat, e’ stata presa dopo un vertice tenuto proprio davanti alla carcassa dell’animale al quale hanno partecipato esperti dell’Osservatorio toscano cetacei, ministero dell’Ambiente, Universita’ di Siena, Firenze e Padova insieme a Parco di San Rossore, guardia costiera, vigili del fuoco, nucleo subacqueo di Livorno e corpo forestale.
Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia -parte seconda-
Il Parco di Baratti e Populonia, nella sua dimensione attuale è il frutto degli scavi archeologici condotti negli anni passati dalla Soprintendenza Archeologica e, tra il 1996 ed il 1998, dalla Società Parchi Val di Cornia.
Tra le più note città Etrusche, Populonia si affermò, a partire dall’età del ferro (IX secolo a.C.), come punto di approdo e luogo strategico di incontro tra le rotte tirreniche che collegavano la Sardegna con la Corsica e l’Etruria, esercitando allo stesso tempo un controllo sui giacimenti minerari del campigliese, attualmente visitabili nel Parco Archeominerario di San Silvestro.Tra il VI ed il IV secolo a.C., Populonia divenne il principale centro siderurgico del Mediterraneo nella lavorazione dell’ematite, minerale di cui l’Isola d’Elba, situata proprio di fronte a Populonia, era ricca. Populonia si articolava in una una città bassa e una città alta, cioè in una zona incentrata sul porto sulle attività metallurgiche (situata al di fuori del circuito murario), e in un’Acropoli, con le abitazioni e i templi, sulla sommità del promontorio.
Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia -parte terza-
Gli scavi del Parco Archeologico di Baratti e Populonia non hanno ancora oggi portato in luce l’abitato dei secoli V-III a.C. fatta eccezione per i due circuiti murari: il più antico, del V secolo a.C., cioncava la sommità del promontorio con una possente muraglia in opera poligonale, mentre, quello del IV-III secolo a.C. è di dimensioni assai maggiori e arriva a comprendere l’intera acropoli e buona parte dell’abitato che, in questo periodo, si doveva essere esteso anche lungo le pendici del rilievo principale. Sembra che questa importate muratura andasse a segnare i limiti della città abitata lasciando fuori i quartieri industriali e le necropoli.
Della conquista romana di Populonia si conosce assai poco dalle fonti, ma è certo che orami nel II secolo a.C. l’antica città etrusca fosse ormai nell’orbita politica di Roma.
Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia -parte prima-
Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia si trova nel comune di Piombino in provincia di Livorno e si estende per circa 80 ettari tra le pendici del promontorio di Piombino e la costa sul golfo di Baratti, dove sorgeva la città etrusca e romana di Populonia, nota fin dall’antichità per l’intensa attività metallurgica legata alla produzione del ferro. Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia comprende una parte significativa dell’abitato etrusco e romano di Populonia, con le sue vaste necropoli, le cave di calcarenite ed i quartieri industriali in cui si lavorava il minerale di ematite, proveniente dai giacimenti dell’isola d’Elba, per ricavare lingotti di ferro. Il parco è articolato in diverse aree di visita che permettono di cogliere la trasformazione del paesaggio nel corso dei secoli.