Il Parco Archeologico di Baratti e Populonia -parte quinta-

di Redazione 109 views0

 La vegetazione del Parco Archeologico di Baratti e Populonia è caratterizzata da quattro ambienti principali: la costa rocciosa, che risulta colonizzata sino a pochi metri dal mare dal finocchio, dalla carota selvatica, dall’elicriso e dagli argentei arbusti della barba di Giove, mentre più nell’interno crescono i ginepri ed infine i sempreverdi arbusti della macchia; la macchia mediterranea (la cui pianta dominante è il leccio) che è la formazione vegetale più rappresentativa del Promontorio. Nel Parco Archeologico di Baratti e Populonia il bosco misto è costituito da specie vegetali relegate in valli fresche ed umide, dove sono presenti anche il castagno, la ginestra dei carbonai, l’agrifoglio e l’alloro, tipici di ambienti montani ed atlantici; gli incolti e le radure, colonizzati da numerose specie di piante erbacee come la spina bianca, l’erba viperina, il verbasco nero, il cardo scolino, la cicoria, il fior d’oro che, in primavera, con le loro copiose fioriture, adornano i fianchi scoperti delle colline con pennellate di colore che variano dal rosa, al celeste, al giallo.

La fauna
L’aspetto faunistico del Parco Archeologico di Baratti e Populonia rispecchia la grande varietà degli ambienti vegetali. Tra i mammiferi troviamo il cinghiale, l’istrice, il tasso e la volpe. Gli uccelli tipici del Parco Archeologico di Baratti e Populonia sono rappresentati dalla capinera, il cardellino, le cince, la gazza e la poiana. Infine, tra i rettili, la vipera, il biacco e la testuggine.

Per maggiori informazioni visitate il sito web del Parco Archeologico di Baratti e Populonia.

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