Copenhagen 2009: gli ospiti del summit sul treno Climate Express

 Oltre 400 fra esperti dell’ ambiente, rappresentanti del mondo economico e delegati delle Ferrovie internazionali viaggeranno, sabato 5 dicembre, a bordo del Climate Express fino a Copenhagen, dove è in programma il summit Onu sui cambiamenti climatici. A bordo del treno saranno presenti anche le Ferrovie dello Stato, che parteciperanno così alla campagna di sensibilizzazione internazionale per la lotta al riscaldamento globale.

IL CLIMATE EXPRESS
Il Climate Express, riferiscono le Fs, partirà da Bruxelles e sarà il tassello conclusivo del progetto “Train to Copenaghen”, organizzato dall’ Union Internationale des Chemins de fer (Uic), dall’ Unep (il programma ambientale delle Nazioni Unite) e dal Wwf. Obiettivo: chiedere ai leader mondiali di aderire ad un patto leale, ambizioso e vincolante in materia di cambiamento climatico. Inoltre, la conferenza viaggiante sul Climate Express ha lo scopo di incrementare la consapevolezza dell’ impatto che i trasporti hanno sull’ ambiente e sarà occasione per discutere di clima e mobilità sostenibile, attraverso workshop e tavole rotonde.

Mobilità sostenibile: Nissan e Renault insieme per auto a emissioni zero in Cina

 L’ Alleanza Renault-Nissan e la Commissione Riforma e Sviluppo (Drc) di GuangDong, in Cina, hanno annunciato la scorsa settimana la partnership per promuovere la mobilità a zero emissioni all’ interno della provincia cinese.
Il memorandum d’intesa (Memorandum of Understanding – Mou) ha riunito i rappresentanti di ciascuna delle organizzazioni per identificare le opportunità nel promuovere l’ uso di veicoli a emissioni zero nella provincia di GuangDong. La Commissione Riforma e Sviluppo di GuangDong è il secondo governo in Cina a firmare il Memorandum d’ intesa con L’ Alleanza Renault-Nissan, dopo quello della città di Wuhan.

Mobilità sostenibile: a Firenze i mezzi pubblici Ataf finanziati dai fondi europei per l’ ambiente

 Mobilità sostenibile, un miraggio? Sembra proprio di no. La Banca Europea degli Investimenti (Bei) finanzierà con 20 milioni di euro il rinnovo della flotta Ataf, consentendo l’ acquisto di nuovi mezzi ibridi per una mobilità ecologica e sostenibile nella città di Firenze. Il finanziamento sarà concesso a tassi molto più favorevoli di quelli reperibili sul mercato, come previsto dagli obiettivi istituzionali della Bei. In questo modo i capitali europei permetteranno ad Ataf di sfruttare al 100% i finanziamenti a fondo perduto del Ministero dell’ Ambiente, della Regione Toscana e di altre istituzioni ed enti locali.

Climate solutions -2: il Wwf appronta un piano per raggiungere la green economy in 5 anni

 Le premesse sono allarmanti: il mondo “ha solo 5 anni per dare il via alla nuova rivoluzione industriale a basse emissioni di carbonio” ed “evitare la catastrofe ambientale“. E la new economy “è possibile” con “benefici sul lungo termine enormi“. Per approdarvi servono “industrie che dovranno guidare la trasformazione sono nella produzione di energia rinnovabile” ma anche nella “cattura e lo stoccaggio del carbonio, efficienza energetica, agricoltura a basse emissioni e gestione forestale sostenibile“. “Se invece si andrà oltre il 2014, il limite dei tassi di crescita industriale comporterà l’ impossibilità per le economie di mercato di rientrare negli obiettivi di riduzione del carbonio necessari per mantenere il riscaldamento globale entro i 2°C e di arginare un cambiamento climatico dilagante“.

LA GREEN REVOLUTION
A tracciare lo scenario della nuova rivoluzione industriale e di come arrivarvi è il rapporto “Climate Solutions 2 – Soluzioni per il Clima“, presentato a livello mondiale dal Wwf e commissionato alla società Climate Risk, che da tempo lavora sul cambiamento climatico e la programmazione economica. “Il rapporto Climate Solutions – afferma la responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia, Mariagrazia Midulla – spiega molto chiaramente che dobbiamo iniziare subito a cambiare rotta verso una nuova economia a basso contenuto di carbonio, perche’ possa avviarsi la piu’ rapida trasformazione economica e industriale mai registrata“.

Green day: dalla Toscana a Copenhagen per combattere i cambiamenti climatici

 Porteremo a Copenaghen le nostre proposte per uno sviluppo sostenibile e organizzeremo un Green Day per presentare anche ai toscani i nostri progetti. E’ necessario che i Governi coinvolgano le Regioni, che si apra una nuova fase di dialogo, perchè è dai territori che può venire una risposta ai problemi che abbiamo di fronte. Le Regioni possono svolgere un ruolo fondamentale nel combattere i cambiamenti climatici“. E’ stato questo uno dei passaggi chiave del discorso che il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha tenuto oggi a Bruxelles durante la riunione plenaria del Comitato delle Regioni d’ Europa, nella sessione dedicata a alle Risposte regionali e locali e ai cambiamenti climatici.

IL GREEN DAY IN TOSCANA
Il Green Day della Toscana si terrà a fine novembre, a pochi giorni dal vertice mondiale sul clima di Copenaghen, in programma dal 7 al 18 dicembre prossimi. La giornata verde sarà l’ occasione per illustrare la via toscana verso il vertice ambientale, con l’ illustrazione del contributo che la Regione sta dando all’ abbattimento dei gas serra, all’ adattamento ai cambiamenti in atto e per lo sviluppo della green economy.

Posta Pronta: le raccomandate A/R ora si mandano per e-mail

 Semplificare la vita dei cittadini e il lavoro delle aziende. Ma anche risparmiare tempo, carta, toner delle stampanti, petrolio e anidride carbonica eliminando la necessità di spostarsi, fare file, perdere ore per risolvere pratiche burocratiche alle poste. Sono queste le parole d’ ordine della partnership tra Legambiente e Posta Pronta, un nuovo servizio che permette di inviare la posta prioritaria, le raccomandate e le raccomandate A-R direttamente dal computer, razionalizzando così i trasporti ma garantendo, contemporaneamente, la consegna della corrispondenza al destinatario da parte di Poste Italiane, con le sue caratteristiche di sicurezza e affidabilità.

IL SERVIZIO POSTA PRONTA
L’ innovazione tecnologica è stata presentata ieri a Roma, nella sede di Legambiente, da Luigi Caruso, amministratore di Service One, la capogruppo della holding che ha creato il servizio Posta Pronta, Raffaele Bernardinello, amministratore di Posta Jet, Rossella Muroni, direttrice generale Legambiente, Mario Tozzi, giornalista ecologista e divulgatore televisivo, Mario Di Carlo, assessore Politiche per la casa della Regione Lazio e Andrea Seminara, direttore marketing Azzero CO2. Nel corso dell’ incontro è stata anche presentata l’ indagine condotta da AzzeroCO2 sull’ impatto della gestione tradizionale della corrispondenza postale e il risparmio, in termini di emissioni inquinanti, determinato dal progetto Posta Pronta.

Una nuova centrale fotovoltaica da 15MW a Fiumicino

 E’ nata una nuova partnership fra Fotowatio e Solesa Green Power per attività comuni nel settore fotovoltaico da sviluppare in Italia. Tra le linee dell’ accordo vi è anche una centrale fotovoltaica, di circa 15 MW, che sorgerà a Fiumicino, alle porte di Roma. Fotowatio Italia, succursale italiana del gruppo Fotowatio, e Solesa Green Power, societa’ 100% italiana nata dalla joint venture tra Fly Energy Group e Solesa, hanno infatti reso noto di aver siglato un accordo di partnership per sviluppare insieme iniziative nel settore fotovoltaico in Italia.

UNA CENTRALE FOTOVOLTAICA A FIUMICINO
Il primo importante frutto della partnership tra le due societa’ e’ lo sviluppo di una centrale fotovoltaica di circa 15 MW a Fiumicino, alle porte di Roma, un progetto in fase di strutturazione finanziaria e di negoziazione del contratto di appalto per la costruzione e messa in esercizio.
L’impianto, che si avvarrà delle migliori tecnologie e componentistiche disponibili sul mercato, una volta completato – spiega Fotowatio – potrà soddisfare il fabbisogno energetico di circa 5.500 famiglie, con una produzione di energia elettrica pari a 21.899 MWh/anno, con significativi benefici ambientali“.

Greenpeace, la classifica dei peggiori inquinatori della Terra

 Silvio Berlusconi ha cercato di trattare con l’Unione Europea per ottenere maggiori quote di Co2“. E questo “per difendere gli interessi di gruppi industriali che non hanno alcuna intenzione ad avviare una rivoluzione energetica pulita“. All’indomani della presa di posizione di Bruxelles sui tetti nazionali alle emissioni di CO2 ”non più negoziabili”, Greepeace “fa i nomi di chi c’è dietro questa mossa” e pubblica in esclusiva la classifica 2009 delle emissioni di gas serra dei maggiori gruppi industriali in Italia soggetti alla direttiva europea sull’Emission Trading, il sistema europeo di scambio della CO2. La classifica dell’associazione ambientalista “mostra chiaramente chi rispetta le regole e chi no. Per il terzo anno consecutivo, l’Enel guadagna il primo posto tra i ‘grandi inquinatori“.

INDUTRIE ITALIANE E INQUINAMENTO
Complessivamente le industrie italiane hanno superato i permessi di emissione per nove milioni di tonnellate di CO2, ma bisogna fare dei distinguo – spiega Francesco Tedesco, responsabile campagna energia e clima di Greenpeace – Lo sforamento si deve solamente ai settori del termoelettrico e della raffinazione. Altri settori, invece, hanno rispettato i tetti”. Enel, rimarca l’organizzazione, “si conferma il primo ‘grande inquinatore’ con oltre 44 milioni di tonnellate di CO2. Circa un terzo delle emissioni del gruppo – entra nel dettaglio – si deve all’impianto di Brindisi, la più grande centrale a carbone in Italia nonché primo impianto per emissioni di gas serra, con 14,9 milioni di tonnellate“.

Vertice di Copenhagen: due gradi centigradi per salvare il pianeta

 “I riflettori dell’opinione pubblica mondiale sono puntati su Copenaghen. Il prossimo dicembre si svolgera’ la conferenza che dovrebbe delineare l’impegno dei singoli paesi per delimitare il surriscaldamento del pianeta entro il limite di 2 gradi centigradi, considerato dalla maggioranza degli studiosi la soglia per evitare drammatici mutamenti“. Così ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, intervenuta ieri in Campidoglio, nell’ambito del Festival Internazionale dell’Ambiente, al convegno Verso Copenaghen: come cambia il clima. Presenti all’incontro, tra gli altri, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, l’assessore capitolino all’ambiente Fabio De Lillo, il presidente della World Federation of Scientists Antonio Zichichi.

I TRE TEMI PER L’AMBIENTE
Il ministro per l’Ambiente ha ricordato ancora che ”le differenze tra le posizioni di partenza, tra paesi industrializzati e le economie emergenti, pur essendosi attenuate, rimangono. Rimangono in particolare – ha precisato- su tre temi cruciali. L’individuazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni, la disseminazione delle tecnologie a bassa emissione di carbonio, i finanziamenti che i paesi industrializzati devono mettere in campo per consentire ai paesi emergenti di poterle utilizzare. Sarebbe impensabile oggi siglare un accordo post -Kyoto – ha proseguito la Prestigiacomo – senza la Cina e gli Stati Uniti, paesi che da soli emettono circa il 40% della CO2 del pianeta”.

Bruxelles da due di picche all’Italia: i tetti delle quote di Co2 non sono rinegoziabili.

 I tetti sulla assegnazione di quote di Co2 all’Italia “non sono rinegoziabili”: lo ha detto la portavoce della commissione Ue, Barbara Hellfrich, interpellata sulle notizie stampa a proposito di una lettera del premier Silvio Berlusconi al presidente dell’esecutivo europeo Barroso, per chiedere di rivedere i tetti di Co2.
I tetti sono stati definiti e adottati dalla commissione attraverso un processo basato sulla legislazione europea”, ha detto la portavoce “e non sono rinegoziabili“. Il piano nazionale italiano sulle emissioni di Co2 è stato approvato nel 2007. La legislazione europea fissa in un periodo di due mesi i tempi per un eventuale ricorso.

LE QUOTE DI CO2 NON SI TOCCANO
La portavoce ha detto di essere a conoscenza – attraverso la stampa – della lettera del premier con la quale l’Italia segnala l’intenzione di modificare i vincoli impostagli dalla Ue. Il piano nazionale di assegnazione delle emissioni dianidride carbonica dell’Italia per il periodo 2008-2012 è stato approvato da Bruxelles il 15 maggio del 2007.